Pietro Riva oro europeo junior dei 10.000

16 Luglio 2015

A Eskilstuna il piemontese conquista l'oro in volata in 30:20.45. Sebastiano Bianchetti è bronzo nel peso con il record italiano under20 di 20,71. La cronaca del pomeriggio svedese gara per gara. 

di Anna Chiara Spigarolo  

Pietro Riva ha vinto i Campionati Europei Juniores dei 10.000 metri a Eskilstuna(Svezia). Il piemontese si è messo al collo l’oro in chiusura della prima giornata grazie a un incisivo ultimo giro e al termine di una combattutissima progressione finale. Riva, già parte del team azzurro oro continentale junior di cross il 14 dicembre scorso a Borovets, ha vinto in 30:20.45 battendo in volata il tedesco Fabian Gering (30:20.69) e il belga Dieter Kersten (30:21.85). Sesto è il compagno di squadra agli Europei di cross Alessandro Giacobazzi, in testa alla gara per i primi 7 chilometri e al traguardo in 30:29.55. E’ la terza volta che l’Italia vince la rassegna nella distanza, dopo i primi posti di Christian Leuprecht nel 1989 e di Danilo Goffi nel 1991. L'oro dell'azzurrino si aggiunge così al bronzo conquistato da Sebastiano Bianchetti nel peso con il record italiano di categoria di 20,71. La vittoria è blindata dal polacco iridato under20 Konrad Bukowiecki, che esplode un 22,62 (record degli EuroJunior), mentre l'argento va al rumeno Andrei Toader con 20,78. Il colosso azzurro, che da un anno si è trasferito da Contigliano (Rieti) al Centro di Preparazione di Schio per allenarsi con l'ex azzurro Paolo Dal Soglio, oggi è a lungo al quarto posto virtuale alle spalle del tedesco iridato allievi 2013 Patrick Muller. La svolta arriva al quinto lancio, con la spallata che migliora il precedente limite nazionale del compagno di allenamento Daniele Secci. E’ il secondo limite nazionale ottenuto dagli azzurrini nella prima giornata della rassegna continentale, dopo il 44:43.78 (quinto posto) di questa mattina di Noemi Stella nella finale dei 10.000 metri di marcia, seguita da Eleonora Dominici che con 46:21.49 (nona) è diventata la terza junior italiana alltime sulla distanza su pista. Oggi ottengono il pass per la finale Benedetta Cuneo nel triplo (12,72/-1.4), Nicole Reina (10:33.67) e Federica Zenoni (10:41.72) nei 3.000 siepi, Irene Vian negli 800 (2:07.55), Filippo Randazzo nel lungo (7,34/-0.2, quinta misura delle qualificazioni), Francesca Semeraro nell'asta (4,00) e Yassin Bouih nei 1500 (3:50.15), oltre ad Alice Mangione qualificatasi questa mattina per quella dei 400. A questo LINK la cronaca delle gare della MATTINA, QUI le interviste.

 
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IL RACCONTO DELLA PRIMA GIORNATA (pomeriggio)
 
10.000 metri uomini (FINALE) - Sulla linea di partenza dei 10.000 metri ci sono Alessandro Giacobazzi e Pietro Riva, due azzurrini parte della squadra che, lo scorso 14 dicembre a Borovets, vinse l'oro under20 ai Campionati Europei di cross. Riva, a onore del vero, in Bulgaria fu costretto a un amaro ritiro a causa di una storta alla caviglia rimediata lungo il percorso. Oggi a fare la gara è il compagno di squadra, che si fa carico dell'andatura per 6.800 metri, quando si lascia sfilare pur restando nel gruppetto di testa composto da nove atleti, fra cui anche i turchi Ramazan Karagoz e Onur Aras, i gemelli del Belgio Dieter e Maarten Kersten e il tedesco Fabian Gering. Le medaglie si decidono tutte in un incredibile ultimo giro. Al suono della campana Riva si presenta in prima posizione, incalzato dalla coppia turca e da quella belga, con Giacobazzi e Gering nelle posizioni di rincalzo. E' il tedesco a risalire prepotentemente e a scavalcare l'azzurrino quando mancano 200 metri al traguardo, poco prima dell'entrata nelll'ultima curva. Ma se il piemontese ha una caratteristica, è quella di non mollare mai: così si incolla alla figura in maglia rossa, nera e oro e cambia di nuovo marcia, spingendo come un dannato, non appena imboccato il rettilineo. Non c'è scampo, l'oro è italiano (per la terza volta nella storia della rassegna) e Pietro Riva si laurea campione europeo dei 10.000 in 30:20.45. Sul podio salgono anche Fabian Gering (30:20.69) e Dieter Kersten, che in 30:21.85 supera di circa tre secondi il gemello. Sesto è Alessandro Giacobazzi, premiato al termine di una gara coraggiosa con un primato personale nuovo di zecca, limato di oltre venti secondi (30:29.55). La festa, dopo il traguardo, è per due.
 
 
triplo donne (qualificazione) - Benedetta Cuneo fatica nelle qualificazioni del triplo. La primatista italiana - 13,73 ai Tricolore di Rieti - da un po' convive con alcuni dolori alle caviglie e questo le toglie un po' di sicurezza in pedana. Oggi fa seguire a un primo salto semi-abortito un 12,52 (-1.0) e il 12,72 (-1.4) con cui agguanta la finale. L'undicesima misura di qualificazione, per lei che si presenta con il terzo accredito tra le iscritte, forse non era nei piani, ma l'importante è essere in pedana domani per la finale. Oggi le migliori sono la russa Valentina Kosolapova (13,25/+0.6) e la slovena Eva Mustar (13,10/-0.5). La leader stagionale Kristina Malaya si ferma a 12,97 (+0.1), la seconda del 2015 Florentina Marincu a 12,96 (-0.4).
 
asta donne (qualificazioni) - Si ripropone il duello fra la pugliese Francesca Semeraro e la piemontese Helen Falda. Questa volta la migliore è la pugliese, che al primo tentativo a 4,00 supera l'asticella e lo scoglio qualificazioni (ha 4,05 di PB), mentre Falda si arena a 3,85 e deve rinunciare al sogno della finale. 
 
3.000 siepi donne (batterie) - Federica Zenoni scende in pista più o meno nelle stesse ore in cui la sorella minore Marta gareggia negli 800 ai Mondiali allievi di Cali (dove conquista la semifininale vincendo la batteria in 2:09.67). A Eskilstuna guadagnarsi la finale delle siepi non è facile, ma la bergamasca è brava interpretare una gara difficile, recuperando nel finale molte avversarie partite in modo avventato. E' ottava in 10:41.72, a una decina di secondi dal PB. Nell'altra batteria al contrario, Nicole Reina interpreta i 3.000 siepi da protagonista, facendo da lepre al gruppo fino ai 2km (6:58.75).

La milanese subisce il passaggio delle siepi, dove spesso perde dei metri, ma recupera sempre con determinazione, fino al settimo posto in 10:33.67. Nel computo complessivo Reina è dodicesima e Zenoni quindicesima, e vengono entrambe ripescate per la finale.

 
peso uomini (FINALE) - Sebastiano Bianchetti si presentava in finale con la quarta misura delle qualificazioni - il 19,66 stampato questa mattina al primo lancio - e il quarto accredito fra gli iscritti, ma anche con le zavorre di precedenti ingombranti, come i tre nulli della finale iridata allievi di Donetsk 2013 e gli altrettanti nella qualificazione dei Mondiali junior di Eugene 2014. Oggi invece non sbaglia un colpo: archiviata la qualificazione con il minimo sforzo, nel pomeriggio apre con 20,15, per scrollarsi di dosso la tensione e assicurarsi di essere fra gli otto finalisti, seguito subito da un 20,33. La misura è buona, ma non buonissima: il tedesco Muller, iridato allievi a Donetsk, gioca un brutto scherzo quando piazza una spallata da 20,34, e per un solo centimetro sbatte giù dal podio l'azzurro virtuale. Nel frattempo l'iridato di categoria, il polacco Konrad Bukowiecki, esplode un 22,62 che riscrive il record degli EuroJunior, blindando l'oro. Bianchetti vuole il podio e prova a forzare, ma il risultato sono due nulli, e così la medaglia di legno resta tale a lungo, fino al penultimo turno di lanci. A questo punto il reatino aggiunge al cuore la testa: meno forza, più tecnica, e i giudici misurano 20,71. Una misura che non solo lo sbalza al terzo posto, a soli sette centimetri dalla seconda piazza del rumeno Andrei Toader, ma gli vale il record italiano del peso junior. A essere cancellato dall'albo dei record è Daniele Secci, che con Bianchetti condivide la sede di allenamento - il Centro di Preparazione Olimpica di Schio - e l'allenatore, che è l'ex azzurro Paolo Dal Soglio. L'ultimo turno fa trattenere il respiro al pezzo di tribuna antistante la pedana, tutto colorato d'azzurro, ma il podio è ormai cristallizzato.
 
1500 uomini (qualificazioni) - Simone Bernardi e Danilo Gritti non sono praticamente mai in gara, nono (3:51.34) e decimo (3:52.39) nella batteria che scalda l'impianto di Eskilstuna per la vittoria dello svedese William Levay in 3:44.37. Si comporta meglio Yassin Bouih nella seconda batteria, che è la più lenta: il ragazzo di Reggio Emilia, campione continentale di cross con la squadra azzurra junior sette mesi fa in Bulgaria, gestisce bene i primi tre giri, e pur subendo un po' la concitata progressione conclusiva, agguanta l'ultimo biglietto disponibile per la finale in 3:50.15.
 
200 eptathlon - Lucia Quaglieri conclude la prima giornata delle sue prove multiple a quota 3049 e con il crono di 25.98 nei 200, a circa quattro decimi dal suo mezzo giro più veloce in carriera, quello siglato in occasione del titolo Tricolore dell'eptatlhon di Lana. La svizzera Caroline Agnou sembra avviata alla vittoria (3568), seguono la tedesca Grauvogel (3414) e la belga Vidts (3400).
 
lungo uomini (qualificazioni) - Sulla pedana di fronte alla tribuna centrale al catanese Filippo Randazzo serve un tentativo per sistemare la rincorsa (6,97/-0.6), ed un secondo per qualificarsi: lo fa in 7,34 (-0.2), con due spanne regalate all'asse di battuta, che vale il quinto posto complessivo nei due gruppi. E' una giornata no invece per Andrea Aldeghi. Il lombardo torna a casa con un 6,63 (-0.9) non all'altezza del suo accredito. Il migliore è Anatoliy Ryapolov con 7,49 (+0.1), ma i giochi sembrano apertissimi.
 
100 donne (semifinali) - La finale era in apparenza proibitiva, ma nella realtà i crono delle due ripescate sono tutt'altro che marziani: 11.79 per la belga Van Der Broeck e 11.85 per la bielorussa Tsimanouskaya. Chiara Torrisi però non riesce a ripetersi, e dopo il bel PB della mattinata in 11.71 (+1.9), ora corre in 12.04 (-0.7). Leonice Germini è probabilmente già scarica, e stampa 12.35 (-0.6). La più veloce è una polacca, Ewa Swoboda, che ferma i cronometri a 10.50.
 
disco donne (qualificazioni) - La pedana ancora bagnata mette in difficoltà Daisy Osakue, che mette in fila un lancio da 40,96, un nullo e il 42,29 finale. La torinese di genitori nigeriane resta lontana dal 49,18 del limite personale, misura che avrebbe garantito la qualificazione diretta. In quattro lanciano oltre la fettuccia dei 50 metri: la polacca Grubba con 51,48, la slovena Domjan con 50,72, l'austriaca Tourè con 50,68 e la tedesca Claudine Vita con 50,22. 
 
alto uomini (qualificazioni) - C'è poco da dire sulla gara di Jacopo Zanatta. Il trevigiano ex nuotatore, ed ora buon decathleta (è Tricolore indoor dell'alto ma anche vice campione italiano delle multiple), si scontra con tre nulli a 2,05 e chiude la sua esperienza europea con la misura di 2,00. La finale resta lontana, anche se per la qualificazione diretta (2,15) sarebbe stato necessario il PB.
 
800 donne (batterie) - Con la pista ancora bagnata, le ottocentiste si battono per la finale. Il turno intermedio infatti è stato cancellato, e così le tre batterie designeranno già le otto finaliste (passano le prime due più i due migliori tempi). Elena Bellò, rivelazione dei Mondiali allievi di Donetsk e quarta alle Olimpiadi Giovanili di Nanchino, non sfodera il suo miglior 800. All'Ekängens Friidrottsarena si fa imbottigliare, poi quasi cade al passaggio dei 500 metri, e alla fine è quarta in 2:09.09. Davanti Eykens sigla 2:06.31, Molly Long 2:06.87. Un po' meglio fa la pesarese figlia d'arte Eleonora Vandi, 2:08.25 con la sua ampia falcata, ma è anche lei quarta. Infine Irene Vian, sulla carta quella con l'accredito peggiore, ma oggi capace di una gara intelligente e grintosa: la trevigiana rimonta sino alla terza posizione, e con 2:07.55 entra tra i due crono ripescati. Sabato sarà fra le finaliste. 
 
peso eptathlon - Fra la sessione mattutina e quella pomeridiana a Eskilstuna piove, ma come per magia il solo torna a splendere con la ripresa delle gare. Le prime a tornare in gara sono le multipliste, impegnate nella terza prova della prima giornata, il peso. L'azzurrina Lucia Quaglieri ottiene la misura di 10,81, fermandosi a circa mezzo metro dal limite personale. Dopo 3 gare la bolognese è al 19° posto con 2250 punti. 
 
Campionati Europei Juniores - Eskilstuna 2015
17 luglio, seconda giornata
GLI AZZURRI IN GARA DOMANI
 
10:00 asta uomini (qualificazioni) CAPELLO COLELLA
10:05 400hs donne (batterie) FOLORUNSO MARCHIANDO AGREITER
10:10 martello donne (qualificazioni gruppo A) PRINETTI FANTINI
10:50 alto donne (qualificazioni) FURLANI OMOREGIE
10:50 400hs uomini (batterie) MONTEFALCONE BIONDO
11:50 martello donne (qualificazioni gruppo B) GREMI
12:00 800 uomini (batterie) DAL BEN PILATI AQUARO
12:30 lungo eptathlon QUAGLIERI
12:45 100hs donne (batterie) MULATERO GYEDU
13:20 110hs uomini (batterie) BIZZONI
 
15:00 giavellotto eptathlon QUAGLIERI
16:15 triplo donne (FINALE) ev. CUNEO
16:30 100hs donne (semifinale) ev. MULATERO GYEDU
16:50 110hs uomini (semifinale) ev. BIZZONI
17:15 100 uomini (FINALE)
17:25 100 donne (FINALE) ev. GERMINI, TORRISI
17:30 martello uomini (FINALE) 
17:40 800 eptathlon QUAGLIERI
18:00 3000 siepi uomini (batterie) CHIAPPINELLI ETTAQY COLOMBINI
18:15 lungo uomini (FINALE) ev. RANDAZZO, ALDEGHI
18:40 400 donne (FINALE) MANGIONE
19:05 400 uomini (semifinale)
19:15 disco donne (FINALE) ev. OSAKUE
19:30 200 donne (batterie) NIOTTA SPADOTTO 
20:00 200 uomini (batterie) CORSA


Alessandro Giacobazzi e Pietro Riva (foto Colombo/FIDAL)


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