EuroJunior, Stella quinta con record 44:43.78

16 Luglio 2015

La pugliese migliora di 1:24 il crono di Antonella Palmisano nei 10.000 di marcia, Eleonora Dominici nona in 46:21.49 (terza alltime). Bianchetti e Mangione in finale. La cronaca gara per gara da Eskilstuna.

di Anna Chiara Spigarolo  

Inizio con record per i colori azzurri ai Campionati Europei Juniores 2015, in scena da oggi e fino a domenica 19 luglio a Eskilstuna (Svezia). Nella fresca mattinata svedese Noemi Stella è quinta nella finale dei 10.000 metri di marcia con il nuovo record italiano under20 di 44:43.78, crono che abbatte di quasi un minuto e mezzo (1:24) il precedente 46:08.57 dell’azzurra Antonella Palmisano ai Mondiali Juniores di Moncton 2010. La pugliese, al primo anno di categoria e bronzo ai Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino 2014, si migliora, nella distanza su pista, di più di tre minuti. Brilla anche Eleonora Dominici, nona con il limite personale riscritto di un minuto fino a 46:21.49, a 13 secondi dal precedente limite nazionale per siglare la terza prestazione italiana alltime under20. La gara è stellare e il podio tutto russo: vince Klavdiya Afanasyeva in 43:36.88 (miglior tempo junior del 2015), seguono Olga Sharginain 44:01.08 (PB) e Mariya Losinova in 44:07.44. Le prime ore della XXIII edizione della rassegna continentale under20 vedono però altri due azzurrini agguantare la finale: nel peso a Sebastiano Bianchetti basta un lancio (19,66) per ottenere la quarta misura delle qualificazioni e guadagnarsi un posto nella finale di oggi alle 17.00. A segno anche Alice Mangione, che con 54.42 nei 400 agguanta l’ultimo pass utile al passaggio in finale. Si continua nel pomeriggio a partire dalle 15.00 con 20 azzurrini in gara.  

 
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IL RACCONTO DELLA PRIMA GIORNATA (mattina)
 
400 uomini (batterie) - Niente passaggio del turno per i tre italiani, che corrono in batterie diverse e restano lontani dai propri migliori risultati.

Simone Serafini in seconda corsia parte grintoso ma nel finale si spegne un po’, chiudendo in 48.28 (6°), mentre Bryan Lopez fa segnare 48.78 (5°). Il più atteso, il veronese Leonardo Vanzo, appare un po’ imballato già nel primo rettilineo, quello con il vento contrario. Finisce quarto in 48.56, con il rammarico di vedere nella corsia a fianco l’irlandese Scott Gibson accedere direttamente alla semifinale in 48.41. I tre proveranno a rifarsi nella staffetta 4x400, intanto i migliori dell’intero lotto sono il danese Vedel (46.87) e i polacchi Suwara (46.94) e Kowaluk (47.37).

 
400 donne (batterie) - Con la cancellazione di un turno (quello delle semifinali) le tre batterie dei 400 femminili mettono in palio direttamente la finale (domani alle 18.00, passano le prime due più i due migliori tempi). Virginia, una delle tre gemelle Troiani - a Eskilstuna c’è anche Serena, convocata nella 4x400 - è la prima delle tre azzurre del giro di pista a mettersi sui blocchi, ma il suo 55.87 (sesta) non può bastare, così come il 56.26 di Federica Putti nella seconda batteria (sesta). Missione compiuta invece per Alice Mangione. La siciliana (è originaria di Niscemi ma ha scelto Palermo per allenarsi) stampa un bel 54.42 che le permette di agguantare l’ultimo pass utile al passaggio del turno. Sull’anello svedese si corre già veloce, con due britanniche sotto i 54 secondi: Laviai Nielsen stampa un 53.52 e Cherlece Hylton un 53.99. 

alto eptahlon - Non è arrivato dagli ostacoli, arriva sulla pedana del salto in alto. Lucia Quaglieri riscatta la parziale delusione per il PB mancato (di poco) nei 100 con barriere valicando l’asticella posta a 1,59. Due centimetri più su della misura ottenuta a Lana (BZ) a maggio, in occasione del titolo Tricolore Junior, e 724 punti in saccoccia. 

100 donne (batterie) - Sono tre le sprinter italiane sui blocchi delle qualificazioni. La temperatura fresca non aiuta la velocità, e infatti oggi nei 100 si vedono pochi PB, ad eccezione di quando il vento - che nel rettilineo dell'Ekängens Friidrottsarena soffia a favore, con frequenti folate oltre il consentito - non ci mette lo zampino. Superano il turno le prime quattro, più i migliori quattro tempi. La prima a scendere in pista è Julia Victoria Calliari, sesta nella prima batteria in 12.03 (+2.0): la bolzanina di Settequerce rimane a 15 un decimo e mezzo dal personale, troppo per ambire alla semifinale. Meglio fa, ma con un tornado di 3.6 di vento alle spalle, l'emiliana di origine brasiliana Leonice Germini che con 11.94 nella seconda batteria agguanta l'ultimo crono utile al ripescaggio.

C'è una 'Q' maiuscola invece di fianco al nome di Chiara Torrisi. Il tempo di 11.71 (+1.9) vale alla catanese, ex ginnasta, il primato personale migliorato di 8 centesimi e la qualificazione diretta per le semifinali di oggi pomeriggio. 

 
100hs eptathlon - Gli ostacoli sono la specialità prediletta di Lucia Quaglieri, che due anni fa a Donetsk avrebbe potuto gareggiare ai Mondiali allievi sia nei 100hs che nei 400hs. La bolognese oggi debutta nell'eptathlon in 14.25 (+1.5), un crono in linea con le sue migliori prestazioni di sempre. L'unico rammarico è per il vento, generoso ma regolare, che se sfruttato meglio avrebbe potuto portare al PB. Nella sua batteria, vinta dalla tedesca Grauvogel (13.71, Quaglieri è quinta), lo siglano tutte le prime quattro.
 
10.000 marcia donne (FINALE) - A Eskilstuna ci sono 13° ed il cielo è coperto quando Noemi Stella ed Eleonora Dominici, alle 9.30, si mettono sulla linea di partenza della prima finale di questi EuroJunior. Stella, lo scorso anno bronzo ai Giochi Olimpici Giovanili di Nanchino, naviga nel gruppetto di testa insieme alle tre russe (Klavdiya Afanasyeva, Olga Shargina e Mariya Losinova) e alla spagnola Maria Pérez, mentre Dominici marcia più indietro, intorno alla decima posizione. La pugliese si dimostra combattiva fin da subito, sebbene alle prese con avversarie dal PB molto più veloce. Al passaggio dei 5.000 è ancora dentro alla lotta per le medaglie, quarta (22:25.8) a una decina di metri da Losinova, Afanasyeva e Pérez. La spagnola aggancia le russe, che ben presto però cambiano passo e, con il rientro di Shargina, si avviano alla tripletta. Stella le lascia andare ma continua nella sua azione pulita, con una grinta che la premia con un record italiano nuovo di zecca: il suo 44:43.78 (quinta) disintegra il precedente 46:08.57 di Antonella Palmisano ai Mondiali Juniores di Moncton 2010, migliorandolo di quasi un minuto e mezzo. Il podio è solo russo, in quella che si rivela una gara stellare: vince Afanasyeva in 43:36.88 (miglior tempo junior del 2015), seguono Shargina in 44:01.08 (PB) e Losinova in 44:07.44, con la compatta spagnola Pérez ai piedi del podio in 44:19.05 (PB). Dominici è nona con il limite personale riscritto di un minuto fino a 46:21.49, a 13 secondi dal precedente limite nazionale: l'azzurrina si installa addirittura al terzo posto delle liste italiane di sempre della categoria.
 
peso uomini (qualificazione) - Sebastiano Bianchetti è un cecchino. Il colosso di Contigliano (Rieti) è il primo italiano ad indossare il pettorale di gara in questa XXXII edizione della rassegna continentale under20, e dimostra una buona dose di sangue freddo. Alle 9.25 scende in pedana, nel primo gruppo di qualificazione del peso, ed è subito pass per la finale: 19,66 al primo lancio, qualificazione diretta. L'allievo di Paolo Dal Soglio - trasferitosi a Schio (Vicenza) per amor di atletica - può rimettersi la tuta. Alla fine, in attesa del secondo gruppo, la sua misura è la seconda del lotto, dietro al 20,39 del polacco Konrad Bukowiecki. Ci si rivede oggi pomeriggio alle 17.00, quando ci saranno in palio le medaglie. 


Noemi Stella ed Eleonora Dominici (foto Colombo/FIDAL)


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