La Next Gen dell'atletica scalpita a Tampere

09 Luglio 2018

L'imminente edizione dei Mondiali under 20 (10-15 luglio) vedrà in azione giovani fenomeni come l'astista Duplantis determinati a farsi largo tra i grandi

di Alessio Giovannini

Usain Bolt ha appeso le scarpette al chiodo. E adesso chi prenderà il posto dell'uomo più veloce del pianeta, superstar dentro e fuori dalla pista? No problem, perché a Tampere i Campionati del Mondo under 20 (10-15 luglio) saranno molto più che una rassegna giovanile. Sta, infatti, già salendo alla ribalta una generazione di super-talenti pronti prendersi la scena internazionale tra i grandi. Il futuro che scalpita, ma anche tanto presente.

Armand "Mondo" Duplantis ne è la dimostrazione vivente. Deve compiere 19 anni, ma l'astista svedese nato e cresciuto negli USA è già in grado di battagliare con big della specialità come Renaud Lavillenie o Sam Kendricks. Ha riscritto a ripetizione il record del mondo under 20 ed è salito fino a uno stratosferico 5,93. Protagonista in IAAF Diamond League, ha all'attivo il nono posto ai Mondiali di Londra e il settimo a quelli indoor di Birmingham. A Tampere, la Svezia va a caccia dell'oro anche al femminile. Il nome da tenere d'occhio è quello dell'ancora 17enne Lisa Gunnarsson, primatista mondiale U18 (4,50 nel 2016) e ora a quota 4,60.

Arriva, invece, dalla Giamaica di Bolt, il quattrocentista Christopher Taylor. Atleta classe 1999, un titolo mondiale l'ha già vinto da allievo a Cali nel 2015 con un devastante 45.27, il miglior crono di sempre per un 15enne. Ha stabilito i record nazionali junior di 100 (10.11) e 400 metri (44.88), mentre nei 200 (20.35) ha davanti solo il fulmine Usain. Per la cronaca il team Jam può contare anche su Dashawn Morris (45.09) e Chantz Sawyers (45.40), altri due assi di una 4x400 oggettivamente di un altro livello.

Giro di pista, ma con barriere, anche per l'ostacolista sudafricano Sokwakhana Zazini. 17 anni, nel 2017 ha dominato i Mondiali U18 e stabilito il world best di categoria dei 400hs (48.84). Non ci sarà, invece, la statunitense Sydney McLaughlin che, nemmeno 19enne, ha rivoluzionato i 400 con e senza ostacoli, impossessandosi di entrambi i record del mondo junior (52.75 e 50.07). E siamo solo all'inizio.

Capitolo velocità, parlano gli accrediti. Sulla carta USA e Sudafrica si contendono lo scettro dei 100 metri con Anthony Schwartz (10.09, 17 anni!) e Thando Dlodlo (10.11), schierato anche nei 200 (20.41) contro Eric Harrison (20.39). Tra le donne ancora statunitensi in pole position con Twanisha Terry (10.99) e, sul mezzo di giro di pista, Lauren Rain Williams (22.51) e Tamara Clark (22.53).

Il baby-fenomeno del salto triplo si chiama Jordan Diaz, un altro straordinario frutto della scuola cubana che quando va in pedana sembra avere le molle sotto i piedi. Il 17enne è campione e recordman mondiale under 18 con un hop-step-jump che fa sgranare gli occhi, 17,41! Nel lungo la statunitense Tara Davis (PB 6,73) dopo il titolo iridato U18 del 2015 potrebbe portare al suo Paese una medaglia che, al femminile, non ha mai avuto i colori della bandiera a stelle e strisce in questa rassegna.

Il mezzofondo, soprattutto quello prolungato, ha i colori dell'Africa. L'etiope Selemon Barega (anno di nascita 2000 sulla carta d'identità) è il campione in carica dei 5000 metri e punta a diventare il primo atleta della storia a fare doppietta. Sui 5 chilometri in pista si presenta con un impressionante PB di 12:55.58 corso nel 2017, la stagione che l'ha visto quinto ai Mondiali di Londra. Quest'anno la sua prima medaglia a livello assoluto, viceiridato indoor a Birmingham nei 3000. Non è da meno la keniana Celliphine Chespol, oro mondiale delle siepi sia tra le under 18 che tra le under 20. A Londra, un anno fa, si è piazzata sesta, ma il suo 8:57.78 di Eugene ne fa, oltre che la primatista junior, la seconda donna di tutti i tempi.

Negli 800 attenzione a Samantha Watson: ha vinto i titoli globali U18 (nel 2015) e U20 (nel 2016), doppiando l'oro anche con la 4x400 USA. Una grande agonista come il norvegese Jakob Ingebrigtsen. Il fratello d'arte compirà 18 anni a settembre, ma ha già collezionato una serie di primati europei giovanili dal miglio ai 3000 siepi. A Tampere ha scelto di cimentarsi nei 1500 (PB 3:36.06).

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