Donato, Vizzoni e i marciatori: ''Abbassiamo i toni''

06 Maggio 2016

I due capitani azzurri con la squadra nel ritiro pre-Mondiale. Oltre mezz'ora di riunione a porte chiuse, che genera un invito esplicito a tutta l'atletica italiana: ''Concentriamoci sul percorso verso l'Olimpiade''

Un momento di confronto inatteso, alla vigilia del Mondiale di marcia a squadre. Ieri sera la squadra azzurra, riunita a Roma a poche ore dalla rassegna iridata, ha ricevuto la visita di due colleghi “speciali”: Fabrizio Donato e Nicola Vizzoni, il bronzo di Londra del salto triplo e l’argento di Sydney del martello, che hanno voluto condividere l’attesa per l’impegno di sabato e domenica. E soprattutto, dimostrare concretamente la coesione dell’atletica italiana, in una fase contrassegnata da polemiche aspre. Terminata la parte più istituzionale con il presidente, il Direttore tecnico Massimo Magnani, e il capo delegazione (e vice presidente federale) Mauro Nasciuti, gli atleti sono rimasti da soli, per una riunione coordinata anche dai due capitani di questa selezione, Marco De Luca ed Elisa Rigaudo. Oltre mezz’ora a porte chiuse, sintetizzata poi così dai protagonisti.

“Da parte nostra – le parole di Fabrizio Donato – abbiamo sentito il bisogno di agire, e quindi, dopo un paio di telefonate con Nicola, e dopo aver ottenuto il via libera dalla Federazione, abbiamo voluto fare essenzialmente due cose. La prima, dimostrare ai ragazzi che siamo con loro, e che vogliamo condividere il percorso, anche emotivo, verso questa manifestazione. La seconda, farci portatori di un messaggio, rivolto essenzialmente al mondo che ci circonda: abbassiamo i toni, torniamo a parlare solo di atletica leggera”. Concetti ampliati da Nicola Vizzoni: “Mancano ormai pochi mesi ai Giochi Olimpici, anzi, diciamo poche settimane. Queste polemiche portano via energie preziose, si trasformano in tensioni difficili da sopportare per chi deve andare in campo ogni giorno per correre, saltare, lanciare, marciare. Vogliamo che nell’atletica italiana si torni a parlare solo di atletica. E che lo facciano tutti: atleti, tecnici e dirigenti”.

Il ritorno in azzurro di Alex Schwazer, dopo la squalifica per doping, ha generato nuove tensioni, e prodotto confusione tra gli atleti, disorientati dalla ridda di accuse e dai veleni circolati sui media. “Abbiamo chiesto un chiarimento al presidente Giomi – prosegue Donato – e possiamo dire di essere soddisfatti delle risposte ricevute. Abbiamo capito che le regole sono state rispettate, la cosa a cui tenevamo di più. Le opinioni sono altro: le abbiamo tutti, ma volevamo soprattutto verificare che non fossero state prese delle scorciatoie”. “Io stessa – ha proseguito Elisa Rigaudo – devo confessare che non avevo chiaro il fatto che a due mesi dalla squalifica si potesse tornare ad allenarsi ufficialmente. Purtroppo la confusione che è stata prodotta non ha consentito a tutti di capire, e ha generato nuove tensioni”. “Continuiamo ad avere la nostra opinione su tutta questa storia, ci mancherebbe altro – l’invito di Marco De Luca – ma lasciamo ad altri le accuse, le parole via social o sui giornali. Non portano a nulla”. Lo stesso Schwazer è intervenuto nel corso della riunione, spiegando ai compagni di nazionale di avere agito sempre e soltanto dopo aver chiesto e ricevuto il via libera degli organismi di vigilanza. E di volere, a questo punto, solo tornare a marciare.

In precedenza, il presidente Giomi aveva voluto riaffermare due principi importanti in chiave olimpica: “Sono circolate strane leggende metropolitane rispetto alla selezione per Rio. Ebbene, voglio dire che il nostro percorso di qualificazione si chiuderà qui a Roma: non ci saranno altre chances per guadagnare il diritto di partecipare ai Giochi per i marciatori. Il Consiglio federale ha deliberato lo scorso anno i criteri di partecipazione, e non ci saranno deviazioni. Ve lo assicuro, e vi invito quindi a giocare al meglio questa opportunità. Aggiungo che il nostro obiettivo in chiave olimpica è portare una selezione quanto più ampia possibile: aiutateci a raggiungerlo, dimostrando sul campo il vostro valore”.

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IL PROGRAMMA DI ROMA 2016 - Cinque le gare del programma, ciascuna delle quali decreterà il verdetto della classifica per team: sabato 7 maggio le due 10 km junior e le due 20 km senior, domenica 8 maggio la 50 km.  

sabato 7 maggio

ore 9:30

10 km junior donne

 

ore 10:35

10 km junior uomini

 

ore 16:00

Cerimonia di apertura

 

ore 16:30

20 km uomini

 

ore 18:15

20 km donne

domenica 8 maggio

ore 9:00

50 km 

 



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