Montagna: Magnini e Ghelfi nella prima tricolore

30 Maggio 2021

A Roncone, in Trentino, il 23enne si aggiudica la sfida con Maestri, terzo Baldaccini. Al femminile la piemontese davanti a Gaggi e Beccaria

di Luca Perenzoni (FIDAL Trentino)

Grandi sfide per lanciare la stagione nella prima prova dei Campionati italiani di corsa in montagna a Roncone, in Trentino. Al maschile Davide Magnini (Atl. Valli di Non e Sole) supera il tricolore in carica Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche) mentre al femminile è la keniana Lucy Wambui Murigi (Atl. Saluzzo) ad imporsi davanti a Francesca Ghelfi (Podistica Valle Varaita) nella ChieseRun sul tracciato di salita e discesa lungo 11,4 chilometri. Tra gli under 23 primi posti per Luca Merli (Atletica Valchiese) e Vivien Bonzi (Gruppo Escursionisti Falchi Olginatesi), a livello juniores vittorie per Martina Falchetti (Sportclub Merano) ed Elia Mattio (Podistica Valle Varaita) nell’evento organizzato dall’Atletica Valchiese sui sentieri che circondano il lago di Roncone, nel territorio comunale di Sella Giudicarie. La seconda e ultima prova di sola salita andrà in scena a Pian delle Betulle (Lecco) il 14 agosto.

SENIOR MASCHILE (11,4 km, dislivello 720 m) - Che sfida! Davide Magnini (Atl. Valli di Non e Sole) e il campione italiano in carica Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche) a dare spettacolo, in una sfida tutta trentina per esaltato il pubblico che ha fatto da cornice all’ultima gara tricolore di giornata. Un testa a testa che Magnini ha vinto dopo 47:28: per il 23enne di Vermiglio - tra le star internazionali dello sci alpinismo - si tratta di un ritorno al successo a Roncone visto che nel 2013 proprio su questi sentieri si era diplomato campione italiano under 18. Sin dalla prima salita, Magnini e Maestri si sono contesi la leadership provvisoria ma è stato nella seconda asperità che il portacolori dell’Atletica Valli di Non e Sole ha preso una cinquantina di metri di margine, che gli hanno permesso di resistere alla successiva discesa e presentarsi in testa sulle rive del lago di Roncone per affrontare l’ultimo chilometro. Lo strappo e successiva picchiata finale non hanno cambiato le carte in tavola, con Davide Magnini primo sul traguardo davanti a Cesare Maestri (47:49) e Alex Baldaccini (Gs Orobie, 47:53) in terza posizione. Ai piedi del podio, quarto posto per il keniano Erich Muthomi Riungu (Atl. Saluzzo) seguito dall’irlandese Zak Hanna (Us Malonno), dall’ex campione europeo Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche) e dal padrone di casa Alberto Vender (Atl. Valchiese), ottava piazza per l’altro ex campione continentale Martin Dematteis (Sportification). Tredicesimo tempo e primo posto under 23 per l’altro portacolori della società organizzatrice Luca Merli (Atl. Valchiese) che nella graduatoria di categoria ha avuto la meglio sul bellunese Isacco Costa (Gs Quantin Alpenplus, 21°) e su Manuel Zani (Gs Orobie, 25°).

“Che ritmo, che gara - le parole di Davide Magnini una volta superato il traguardo - la partenza è stata davvero a tutta: ci tenevo a tornare a vincere ancora a Roncone dopo il successo di otto anni fa. Con Cesare Maestri una grande sfida, sono riuscito a guadagnare il vantaggio nella seconda salita e a resistere poi nel finale. Ho sofferto un po’ nei tratti più corribili, ma faceva parte del previsto. Ora mi concentrerò sulle World Series di trail a cominciare da L’Olla de Nuria, in Spagna, del 13 giugno”. “Ci ho provato, ma Davide mi è scappato via nella seconda salita - è il commento del vicecampione mondiale 2019 Cesare Maestri - recuperavo in discesa e nel piano, ma appena si tornava a salire lo vedevo allungare. Nell’ultimo periodo mi sono dedicato molto alla pista nell’intento di inseguire la maglia azzurra per la Coppa Europa dei 10.000 metri e mi è mancata un po’ l’abitudine alla salita. È stata una gara tosta, senza dubbio, e i giochi per il titolo tricolore restano aperti. Ora si presenta subito il Campionato italiano di staffetta a Lanzada, domenica prossima, poi inizierò a ragionare sulla seconda parte di stagione”.

SENIOR FEMMINILE (11,4 km, dislivello 720 m) - È della due volte campionessa iridata Lucy Wambui Murigi (Atl. Saluzzo, 56:39) la prima firma femminile della ChieseRun. E se la vittoria della keniana non è definibile come monologo, è merito esclusivo di una Francesca Ghelfi (Pod. Valle Varaita) in formato extralusso.

La ventiquattrenne astigiana si è regalata a Roncone una delle migliori prestazioni della carriera, tenendo costantemente a portata di tiro la scatenata Murigi per chiudere la propria prova con pochi secondi di distacco (56:49) e lanciare così un segnale importante nella corsa al tricolore che si concluderà a Ferragosto a Cortenova. La coppia Murigi e Ghelfi - separate di poche decine di metri per tutta la seconda parte della sfida - ha letteralmente fatto il vuoto nei confronti della concorrenza, con Alice Gaggi (La Recastello Radici Group, 58:24) pronta a difendere la terza posizione dal ritorno prepotente di Lorenza Beccaria (Atl. Saluzzo, 58:36), quarta sul traguardo ma salita sul terzo gradino del podio nel contesto del campionato italiano. Alle loro spalle, una positiva Cecilia Basso (Gs Orecchiella Garfagnana) ha conteso ad Erica Ghelfi (Podistica Valle Varaita) la quinta posizione. Tra le under 23, primo posto tricolore per Vivien Bonzi (Gruppo Escursionisti Falchi Olginatesi), settima sul traguardo appena sopra l’ora di gara (1h00:36) e seguita dall’altra keniana Susan Chembai Aramisi (Gs Orecchiella Garfagnana) (Atl. Saluzzo) e dalla campionessa di categoria in carica Alessia Scaini (Atl. Saluzzo), poi tra le promesse Katia Nana (La Recastello Radici Group, 13° posto) e Gaia Bertolini (Atl. Alta Valtellina).

JUNIOR MASCHILE (6,2 km, dislivello 290 m) - In una fresca giornata di sole, la carta vincente del mazzo si è rivelata quella del cuneese Elia Mattio (Podistica Valle Varaita), capace al primo anno di categoria di mettere in campo una prova irresistibile che gli ha permesso di concretizzare nel finale la vittoria nel primo appuntamento tricolore. In vantaggio già dopo la prima salita, Mattio ha visto gli inseguitori riavvicinarsi nel breve tratto in asfalto che riconduceva il gruppo sulle rive del lago di Roncone, ma una volta tornato sul misto ha ritrovato le giuste sensazioni per spingere e difendere il comando della corsa fin sul traguardo, tagliato dopo 23:40 di gara. La sfida per il secondo gradino del podio ha quindi premiato con qualche sorpresa il triatleta Ilian Angeli (Gs Orecchiella Garfagnana, 23:47) con Matteo Bardea (As Lanzada, 24:02) in terza posizione. Simone Giolitti con il quarto posto ha consegnato alla Podistica Valle Varaita il successo nella graduatoria di società, con il trentino Devid Caresani (Atletica Valle di Cembra) seguito da Samuel Demetz (Sportclub Merano). Ecco le parole di Mattio: “Avrei firmato per un piazzamento nei primi cinque, davvero. Essendo al primo anno di categoria avevo un po’ di rispetto per gli avversari, ma quando ho percepito sensazioni positive ho deciso di spingere. Nella parte finale della discesa sono andato un po’ in crisi, ma in vista del lago mi sono detto che il più era fatto e che non potevo mollare”.

JUNIOR FEMMINILE (6,2 km, dislivello 290 m) - La gardenese Martina Falchetti (Sportclub Merano, 28:48) fa letteralmente saltare il banco. Che la società meranese fosse l’osservata speciale era elemento riconosciuto da tutti, ma forse del terzetto bianconero la quasi diciannovenne di casa ad Ortisei era la meno pronosticata, rispetto alle compagne di colori Lisa Kerschbaumer e Veronica Hölzl. Invece sin dalle prime rampe Falchetti si è messa in testa a dettare il ritmo, trascinandosi nella scia una Kerschbaumer che nel chilometro finale ha pagato lo sforzo, prestando il fianco al ritorno di Manuela Pedrana (Atl. Alta Valtellina, 29:38) e Irene Aschieris (Atl. Susa, 29:55) che hanno così completato il podio di questo primo atto tricolore. Quarta e quinta piazza dunque per le due altoatesine Kerschbaumer e Hölzl. “Non avrei mai pensato di vincere - è stato il commento a caldo di Martina Falchetti - però mi sono sempre trovata a mio agio sul tracciato e mi sono detta che valeva la pena spingere e provare il tutto per tutto. Ancora non ci credo, davvero: tra maturità e tutto il resto non avevo alcuna aspettativa e invece... ora punterò a fare bene con le mie compagne ai Campionati italiani di Staffetta e poi a vendere cara la pelle nella seconda prova di Cortenova”.

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