Doha: Bellò sotto i due minuti all’esordio

10 Maggio 2024

In Diamond League l’azzurra è settima negli 800 in 1:59.83 a meno di un secondo dal suo primato. Del Buono allo stagionale sui 1500 con 4:05.09. Nei 400hs vola il brasiliano dos Santos: 46.86

Terza tappa della Wanda Diamond League a Doha, in Qatar, dove comincia bene la stagione all’aperto di Elena Bellò negli 800 metri. L’azzurra scende subito sotto i due minuti con 1:59.83 in una gara che la vede in contatto con il gruppo di testa fino all’ultima curva prima di piazzarsi al settimo posto. Per la vicentina delle Fiamme Azzurre, già in possesso dello standard per le Olimpiadi di Parigi con il crono di 1:59.15 ottenuto nello scorso settembre, è il quarto tempo in carriera a meno di un secondo dal personale (1:58.97 due anni fa) e un bel segnale verso i prossimi Europei di Roma, tra meno di un mese all’Olimpico dal 7 al 12 giugno. Vittoria per la keniana campionessa iridata Mary Moraa (1:57.91) che precede la britannica Jemma Reekie (1:58.42) e Noélie Yarigo (Benin, 1:58.70), argento e bronzo agli ultimi Mondiali indoor. “Ho avuto belle sensazioni - commenta Elena Bellò - e credo di avere molto margine. C’era tanto vento nel rettilineo opposto all’arrivo, ma soprattutto mi sono sentita sotto ritmo: pur partendo forte in prima corsia, non ho mai trovato spazio per uscire anche se l’ho cercato in tutti i modi. Ho provato ai 600 e negli ultimi 150 a passare all’interno, poi all’esterno, ma sono stata toccata e ho perso il passo. Mi sento un po’ amareggiata per non aver potuto massimizzare il risultato che so di valere, però molto fiduciosa. Un buon inizio e nelle prossime gare punterò a un crono migliore”.

DEL BUONO OK - Nei 1500 metri per Federica Del Buono c’è il primato stagionale con 4:05.09. Finisce nona al traguardo la portacolori dei Carabinieri, dopo aver recuperato diverse posizioni nella seconda parte di gara, arrivando non lontana dalle migliori: non solo abbassa di qualche centesimo il 4:05.21 di fine aprile ma riesce anche a pareggiare il suo secondo risultato di sempre. “All’inizio non avevo un buon giro di gambe - racconta l’azzurra - poi mi sono sbloccata e ho chiuso piuttosto bene, anche se sentivo di poter fare meglio”. L’etiope Freweyni Hailu va in fuga, poi paga lo sforzo però conserva il primo posto in 4:00.42 e resiste al rientro dell’australiana Jessica Hull (4:00.84), terza la keniana Nelly Chepchirchir (4:01.19). Nell’asta non è la migliore delle giornate per Roberta Bruni (Carabinieri). La primatista italiana, al debutto outdoor in questa stagione, sbaglia tre volte alla quota di ingresso di 4,33 sulla pedana sferzata da un fastidioso vento trasversale. In due saltano 4,73 ma si impone la britannica iridata indoor Molly Caudery grazie a un percorso netto fino a quella misura, seconda l’australiana campionessa mondiale Nina Kennedy. Al maschile nei 1500 non prende il via l’azzurro Ossama Meslek (Esercito) che ha preferito rinunciare per un fastidio a un piede, vince il keniano Brian Komen in 3:32.43.

DOS SANTOS SHOW, BEDNAREK 19.67 - Spettacolare esordio nei 400 ostacoli del brasiliano Alison dos Santos con un roboante 46.86. Non si era mai visto un “sub 47” prima del mese di giugno, ci riesce il campione mondiale di due anni fa all’inizio di una stagione che promette scintille. Migliore prestazione mondiale dell’anno anche nei 200 per l’argento olimpico Kenny Bednarek che sfreccia al personale di 19.67 (vento regolare di +1.7). È nettissimo il successo dello statunitense, con ampio margine davanti al 20.01 del connazionale Courtney Lindsey. Altre due world lead nel mezzofondo: sui 5000 della keniana Beatrice Chebet, iridata del cross, in 14:26.98 e tra gli uomini nei 3000 siepi con l’etiope Samuel Firewu in 8:07.25. Tanto vento nel lungo: il giamaicano Carey McLeod decolla a 8,52 sospinto da una bufera alle spalle di +5.2 mentre all’ultimo salto il greco campione di tutto Miltiadis Tentoglou atterra a 8,36 regolare (+1.9) e lo svizzero Simon Ehammer chiude terzo con 8,30 (+2.6). Vince ancora in Diamond League la sprinter britannica Daryll Neita (Assindustria Sport), già leader dei 200 nella tappa cinese di Suzhou, che corre in 10.98 (+2.0) nei 100 metri per spuntarla di un centesimo sul 10.99 dell’americana Tamari Davis. Nei 100 ostacoli emerge la svizzera Ditaji Kambundji con un probante 12.49 (+1.7) per battere la capolista mondiale Tonea Marshall (Usa, 12.51) e la campionessa europea Pia Skrzyszowska (Polonia, 12.53). Che sfida nel giavellotto: soltanto due centimetri separano il ceco Jakub Vadlejch e l’olimpionico indiano Neeraj Chopra, 88,38 contro 88,36. La diciottenne serba Angelica Topic arriva a 1,94 senza errori nell’alto per avere la meglio sull’ucraina Iryna Gerashchenko e l’australiana Eleanor Patterson, 1,91 per entrambe. Nei 400 il campione olimpico Steven Gardiner (Bahamas) prevale con 44.76 sullo zambiano Muzala Samukonga (45.07), più dietro invece il leader mondiale stagionale, il botswano Bayapo Ndori, stavolta sesto in 45.57. Spallata vincente a 70,48 dello sloveno Kristjan Ceh nel disco, in una gara non valida per la corsa ai diamanti.

l.c.

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