Eugene: Chebet nella storia, 28:54.14!

25 Maggio 2024

In Diamond League, record del mondo per la keniana che infrange il muro dei 29 minuti sui 10.000 metri. Kerr batte Ingebrigtsen sul miglio, il peso di Kovacs a 23,13. Otto primati mondiali stagionali
di Marco Buccellato

Doveva essere il primato di Gudaf Tsegay, l'etiope iridata ai campionati del mondo di Budapest sulla più lunga distanza del programma in pista. No, è la keniana Beatrice Chebet a riuscire nell'impresa a Eugene nella quinta tappa della Wanda Diamond League, al termine del più grande 10.000 di sempre, la prima atleta della storia a chiudere i venticinque giri sotto i ventinove minuti. La cifra del record mondiale è 28:54.14, quasi dodici secondi meglio dell'avversaria etiope Tsegay, che chiude seconda in 29:05.92, ora terza prestazione di sempre, neanche primato nazionale, essendo fino a poco fa il record del mondo nelle caviglie della connazionale Letesenbet Gidey in 29:01.03 (Hengelo, 8 giugno 2021). Dopo quasi tre anni dall'impresa, il sapore del capolavoro della Chebet è storia, alla fine di una sfida che ha visto la Tsegay in corsa per il record con un transito a metà gara in 14:31.08, prima di essere superata tra l'ottavo e il nono chilometro da una Chebet in condizioni sensazionali. Tre volte iridata (due nel cross e una nei 5 km su strada), argento e bronzo in pista sui 5000 iridati nel 2022 e nel 2023, oro mondiale under 20 nel 2018, Beatrice Chebet era al primo 10.000 "vero" della carriera, distanza che non correva in pista da oltre quattro anni. Sotto i trenta minuti, largamente, anche le altre keniane Lilian Kasait Rengeruk, terza in 29:26.89, e Margaret Chelimo Kipkemboi, quarta in 29:27.59, ora rispettivamente sesta e settima nelle graduatorie di sempre sulla distanza. Mai successo prima, tutte le atlete giunte al traguardo hanno chiuso sotto i trentuno minuti. 

All'Hayward Field lo spettacolo apre e chiude il meeting. Prima gara in programma, i 10.000 record. Ultima, lo spettacoloso miglio vinto dallo scozzese Josh Kerr, che prevale ancora su Jakob Ingebrigtsen e sigla il primato britannico in 3:45.34, miglior crono 2024  e seconda prestazione europea all-time. Il norvegese è secondo in 3:45.60, il primatista USA Nuguse terzo in 3:46.22. E' la chiusura migliore possibile di un meeting caratterizzato da un livello sontuoso delle gare di mezzofondo. 

L'altra gara-spot sulle Olimpiadi di Parigi, i 10.000 maschili validi come trials keniani come nella gara femminile, promuovono Daniel Mateiko, alla miglior prestazione mondiale stagionale in 26:50.81, in un arrivo serrato a quattro con secondo Nicholas Kipkorir Kimeli (26:50.94), terzo Benard Kibet Koech (26:51.09) e quarto Edwin Kurgat (26:51.54), per un totale di sei atleti sotto i ventisette minuti e ben otto primati personali su tredici atleti giunti al traguardo. Arriva un'altra world lead dal mezzofondo prolungato, la prima etiope dopo le due keniane nei 10.000 metri: la firma Tsige Gebreselama in 14:18.76, quattordicesima performer di sempre, che resiste al tentativo di sorpasso di Ejgayehu Taye (14:18.92), in una gara che regala anche il record mondiale U20 di Birke Haylom (14:23.71). Solo settima Sifan Hassan, mai nel gruppo di testa, in 14:34.38. La serata del grande mezzofondo femminile tocca anche i 3000 siepi, vinti a suon di primato ugandese dall'olimpionica Peruth Chemutai per la prima volta sotto i nove minuti (8:55.09, sesta di sempre) con successo conquistato dopo l'ultimo ostacolo sulla primatista del mondo Beatrice Chepkoech (8:56.51). Nell'arco delle migliori prestazioni mondiali stagionali fa la voce grossa anche Keely Hodgkinson, che con una condotta tattica da manuale lascia la scena alle africane per poi superarle a 120 metri dall'arrivo e chiudere in 1:55.78 sulla campionessa mondiale Mary Moraa (1:56.71) e sull'altra british Jemma Reekie (1:57.45). Emozionante anche il 1500 metri femminile vinto da Diribe Welteji in 3:53.75, davanti a una eccellente Jessica Hull al record d'Oceania (3:55.97) e all'iridata indoor ei 3000 metri Elle St. Pierre (3:56.00), a sua volta quasi acciuffata nel finale da Laura Muir (3:56.35).      

KOVACS 23,13. Il pesista migliora due volte la world lead di Leonardo Fabbri (il record italiano di 22,95 a Savona). Al secondo lancio tocca i 23,03, all'ultimo allunga con 23,13, seconda prestazione della carriera e settima assoluta nella specialità. Il secondo, Payton Otterdahl, pur lanciando a 22,16, gli concede quasi un metro. Il nigeriano Enekwechi avvicina i 22 metri con il primato nazionale a 21,91. In copertina va anche Grant Holloway, al record mondiale stagionale di 13.03 (-0.1), avvicinato in parte da Daniel Roberts (13.13) dopo aver dato l'impressione di potersi imporre per distacco. Competa il podio dell'Hayward Field l'altro statunitense Freddie Crittenden in 13.16. Nei 100 ostacoli vince eguagliando il primato nazionale la francese Cyrena Samba-Mayela in 12.52 (-0.9), in una gara con quasi tutte le più forti in circolazione, precedendo l'olimpionica Jasmine Camacho-Quinn (12.54) e la statunitense Tonea Marshall (12.55). I 400hs regalano la sorpresa del successo dello specialista di Costa Rica Gerald Drummond in 48.56 davanti all'estone Rasmus Magi (48.85), approfittando dell'errore sull'ultimo ostacolo del giamaicano primatista mondiale U20 Roshawn Clarke, quarto al traguardo. 

SPRINT TUTTO USA. Nei 100 donne torna a primeggiare Sha'carri Richardson, dopo le prove incolori nei 200 a inizio stagione. L'iridata di Budapest sfreccia in 10.83 (1,5) di un decimo sulla sprinter di St.Lucia Julien Alfred (10.93) davanti alla britanniche Dina Asher-Smith (10.98) e Daryll Neita (11.00). Lontana dalla miglior condizione la pluriolimpionica Elaine Thompson-Herah (11.30). Torna sotto i dieci secondi Christian Coleman, al solito il più rapido nell'uscita dai blocchi, che prende il largo e resiste al ritorno del keniano Ferdinand Omanyala, vincendo in 9.95 (1,2) contro il 9.98 dell'africano. Sulla doppia distanza conferma l'ottimo momento Kenny Bednarek in 19.89 (1,8), due decimi su Courtney Lindsey.

Successo USA anche nel disco femminile ma con il brivido: al lancio conclusivo Valarie Allman allunga a 67,36, subito dopo la cubana Yaimé Pérez quasi la eguaglia con 67,25. C'è il record della Diamond League nel martello femminile vinto dalla canadese campionessa del mondo Camryn Rogers, che con 77,76 all'ultimo lancio ha rafforzato la cifra del successo già messo in cassafote al quinto turno (77,23). Battute altre due iridate, la coppia di statunitensi DeAnna Price (76,74) e Brooke Andersen (76,34).Nel triplo vince la cubana Leyanis Pérez con il 14,72 (2,1) del salto d'apertura (e 14,56 con vento legale), davanti a Thea Lafond (14,62 all'ultimo salto) e alla giamaicana Shaniea Ricetts, al miglior accredito stagionale di 14,55. Nell'asta donne non si decolla, vince Emily Grove con 4,63 davanti alla top vaulter Katie Moon (4,53 e tre errori a 4,73 per provare a vincere). Nei 100 metri paralimpici è secondo Maxcel Amo Manu in 10.82 (0,3), sesta Martina Caironi in 14.49 (0,1).

PROGRESSIONE DEL RECORD MONDIALE DEI 10.000 METRI FEMMINILI (ultimi 40 anni)

31:13.78 Olga Bondarenko (URS) Kiev, 24-06-1984
30:59.42 Ingrid Kristiansen (NOR) Oslo, 27-07-1985
30:13.74 Ingrid Kristiansen (NOR) Oslo, 05-07-1986
29:31.78 Wang Junxia         (CHN) Pechino, 08-09-1993
29:17.45 Almaz Ayana        (ETH) Rio de Janeiro, 12-08-2016
29:06.82 Sifan Hassan         (NED) Hengelo, 06-06-2021
29:01.03 Letesenbet Gidey  (ETH) Hengelo, 08-06-2021
28:54.14 Beatrice Chebet     (KEN) Eugene, 25-05-2024

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