Via col botto: 4x100 donne al record italiano



La velocità azzurra apre nel migliore dei modi la stagione che porta ai Giochi di Pechino. A Ginevra (Svizzera), questo pomeriggio, la staffetta 4x100 donne (composta da Anita Pistone, Vincenza Calì, Giulia Arcioni e Audery Alloh) ha eguagliato il record italiano assoluto, correndo in un eccellente 43.44, lo stesso tempo ottenuto da Pistone, Graglia, Grillo e Levorato a Barletta il 26 luglio del 2000. Dopo quasi otto anni, dunque, e un po' a sorpresa - quanti ci avrebbero scommesso fino a stamattina? - la velocità al femminile volta pagina, con un quartetto nel quale spiccano le giovani Arcioni e Alloh (e nel gruppo parte allo stesso livello l'atra emergente Aurora Salvagno), la ritrovata Calì e la capitana Pistone. Il sogno olimpico, a questo punto, non è più da considerarsi tale, perché se le azzurre sapranno ripetersi a questi livelli (nuovo appuntamento venerdì prossimo a Torino, poi in Coppa Europa, il 21 giugno, ad Annecy) riusciranno con ogni probabilità a piazzarsi entro il sedicesimo posto del ranking utile per volare a Pechino. Nelle prove individuali, le ragazze non avevano fatto nulla di particolarmente significativo: Pistone 11.45, Calì 11.47, Alloh 11.51 (per lei unica eccezione in positivo), Salvagno 11.67, Arcioni 11.81 (da segnalare anche Tomasini 11.90, Paoletta 11.92, Gervasi 11.94). Poi, la splendida metamorfosi, che premia anche il lavoro dei tecnici azzurri La Guardia (capo settore) e Piscitelli.

Gli uomini della 4x100 hanno brillato solo per tre quarti di gara: un cambio imperfetto tra Donati (terzo frazionista, dopo Cerutti e Collio) e Riparelli ha infatti compromesso il successo, andato ai britannici in 38.89 (per l'Italia comunque un discreto 38.92). Meglio nella prova individuale, dove un po' a sorpresa Jacques Riparelli ha avuto la meglio (di un centesimo) su un Simone Collio ancora carico di lavoro: 10.34 e 10.35 i tempi dei due italiani (vento a + 0.5; al momento non tutti i risultati sono stati pubblicati, è dunque difficile ricostruire i particolari per tutte le prove). Exploit del siciliano Emanuele Di Gregorio, 10.38 in altra serie, mentre fabio Cerutti (ancora in un'altra prova) ha chiuso in 10.42; completano i migliori risultati delgi italiani il 10.50 di Massimiliano Donati, un centesimo meglio del fratello Roberto (10.51). Nei 200 metri altra piccola sopresa, con Matteo Galvan capace di correre - ma in un'altra serie - meglio del più quotato Alessandro Cavallaro. Il giovane veneto ha chiuso sotto la pioggia in 21.02 (21.14 per Stefano Anceschi), mentre Cavallaro ha siglato un 21.35. Ma è dai 400 metri che sono arrivate le cose migliori: Claudio Licciardello ha confermato il feeling particolare con la pista ginevrina, fermando i cronometri in un eccellente 45.68; alle sue spalle, un Andrea Barberi ancora carico di lavoro, e capace comunque di un buon 46.24. La sfida tra i due, quando la stagione si accenderà, potrebbe regalare davvero clamorose sorprese in termini cronometrici. Tra le donne, sul giro di pista, ancora un confronto in casa Italia: Grenot Libania Martinez ha corso in 52.35, trascinando allo stagionale Daniela Reina, autrice di un notevole 52.42 (54.34 per Chiara Bazzoni).

m.s.

Nella foto, Anita Pistone (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)

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