Verso Daegu: 3. la maratona e la marcia



Il terzo capitolo della presentazione del Campionato del Mondo di atletica leggera di Daegu è dedicato alle gare iridate "fuori pista", cioè alla maratona maschile e femminile ed alle gare di marcia, venti e cinquanta chilometri per gli uomini, venti chilometri per le donne. Scopriamo i nomi dei probabili protagonisti, con note storiche e statistiche dal passato recente e remoto delle dodici edizioni mondiali fin qui disputate.

Maratona uomini

Kenya contro Etiopia, ma la 42 chilometri premierà soprattutto una "lettura" adattata alle caldissime condizioni climatiche (via alle 9 del mattino, ora locale). La squadra kenyana presenta il campione uscente Abel Kirui (che punta ad eguagliare il doppio oro del marocchino Gharib e dello spagnolo Anton), i fortissimi Eliud Kiptanui e Vincent Kipruto (il più veloce del 2011 tra gli iscritti con 2h05'33"), oltre a Benjamin Kiptoo e David Barmasai. L'etiopia ha scelto il vincitore di New York Gebremariam, i giovani Feyisa Lilesa e Bazu Worku, i più esperti Eshetu Wendimu e Chala Dechase.

Il primato dei campionati è di Abel Kirui (2h06'54"), ma è lecito attendersi una prestazione cronometrica non di tale livello. Nella storia iridata, infatti, le migliori 40 prestazioni nella 42 km sono state ottenute tutte in edizioni del mondiale che si sono svolte in Europa, con Berlino, Parigi e le due edizioni di Helsinki ai riscontri migliori. Tra queste, nel top ten troviamo ancora Stefano Baldini (2h09'14" a Parigi, bronzo) e Daniele Caimmi (2h09'29" sempre a Parigi, il "sesto" più veloce della tradizione iridata). Il medagliere: con tre ori a testa, Kenya e Spagna vantano l'albo d'oro migliore. Nella classifica a squadra valida per la Coppa del Mondo, la Spagna regna sovrana con tre vittorie, davanti all'Italia, una vittoria e quattro podi complessivi dal 1997). L'oro va ad un atleta africano da cinque edizioni consecutive. L'appuntamento è per il 4 settembre, alle 2 del mattino ora italiana.

20 km marcia uomini

Dopo tre edizioni vinte dall'ecuadoriano Jefferson Perez, a Berlino ha trionfato il campione olimpico Valeriy Borchin, primo interprete della fenomenale scuola russa, che grazie all'oro del mondiale tedesco, presenterà a Daegu una squadra fortissima, composta dallo stesso Borchin, dal campione d'Europa, Stanislav Yemelyanov, dal campione nazionale Morozov e dal primatista del mondo Vladimir Kanaykin. Un blocco granitico in cui cercheranno di far breccia i due cinesi Wang Zhen e Chu Yafei, rispettivamente 20 e 23 anni. L'atleta di casa Kim Hyun-Sup, l'australiano Tallent e i due azzurri Schwazer (il più veloce delle ultime due stagioni con l'1h18'24" dello scorso anno a Lugano) e Rubino sono gli altri specialisti che ambiscono alle prime piazze. Sorprese possibili: occhio ai messicani.

Il record dei campionati è di Perez (1h17'21"a Parigi, già primato del mondo). L'edizione più veloce è stata proprio quella di Parigi, con la miglior prestazione cronometrica per piazzamento fino all'ottavo posto. Nella storia del mondiale, Russia, italia ed Ecuador si dividono il grosso del bottino dorato con tre vittorie a testa, poi due trionfi messicani e uno spagnolo. A Edmonton 2001 la Russia fece tripletta, poi abdicò peer tre edizioni in favore di Perez e dello spagnolo Fernandez (tre argenti), prima di ritrovare l'oro con Borchin. La 20km più veloce in territorio coreano è ancora quella del grande Pribilinec, che a Seul fermò il cronometro a 1h19'57". L'appuntamento è per il 28 agosto, ore 2:00 italiane.

50 km marcia uomini

Anche sulla distanza lunga del programma, i russi mettono paura: assieme all'iridato in carica Sergey Kirdyapkin, a Daegu saranno al via il primatista del mondo Denis Nizhegorodov, il campione nazionale e leader 2010 Sergey Bakulin (bronzo a Barcellona) e Igor Yerokhin. Il francese due volte campione d'Europa Yohann Diniz potrebbe mettere ancora una volta tutti d'accordo, il campione asiatico Si Tianfeng si è già espresso quest'anno a 3h38'48". Tra gli altri atleti in cerca di gloria, occhio particolare ai polacchi ed allo slovacco Toth.

Il primato dei campionati è ancora il favoloso 3h36'03" che Robert Korzeniowski consegnò alla storia come nuovo record del mondo. Le proibitive condizioni climatiche potrebbero far reggere all'urto il record "all-comers" coreano, che appartiene al sovietico Ivanenko (primo ai Giochi di Seul in 3h38'29", anche allora faceva caldo come oggi, ma si gareggiò a fine settembre). La storia del medagliere mondiale: grazie a Korzeniowski la Polonia capeggia l'albo d'oro mondiale con ben tre ori. In dodici edizioni, solo una volta il successo (di Nathan Deakes a Osaka) è andato ad un marciatore non europeo. La gara è in programma il 3 settembre, all'una di notte ora italiana, le otto del mattino a Daegu.

Maratona donne

Come nella gara maschile, i nomi delle favorite per l'oro ruotano nei teams di Kenya ed Etiopia, ma più che nella gara maschile, è in quella femminile che specialiste europee e asiatiche potrebbero infilarsi in ogni possibile crepa nel muro africano. Le kenyane sono Edna Kiplagat (prima a New York, terza a Londra), Sharon Cherop e Caroline Rotich (rispettivamente terza e quarta a Boston), Priscah Jeptoo (vincitrice a Parigi) e Irene Jerotich Kosgei (che sostituità l'infortunata Philes Ongori). Una squadra forte e compatta, pur in assenza della fortissima Mary Keitany. Nel team etiope le prescelte per il mondiale sono Aselefech Mergia (bronzo due anni fa, quest'anno prima a Dubai e terza a Londra), Bezunesh Bekele (quarta in aprile a Londra), Atsede Baysa (due successi a Parigi), Aberu Kebede Shewaye (due trionfi a Berlino e Rotterdam l'anno scorso), e Dire Tune (argento mondiale 2010 nella mezza maratona). Dall'Europa, assenti le più forti, aspira a un piazzamento onorevole la lusitana Barros. Per l'Asia, oltre alle giapponesi, c'è la campionessa uscente Bai Xue e la sorpresa ex-etiope Lishan Dula (Bahrain), terza a Rotterdam.

Nell'albo d'oro due successi a testa per Giappone, Portogallo e Kenya, ma il medagliere parla asiatico (il Giappone vanta anche cinque argenti e tre bronzi). Mai all'oro (e nemmeno all'argneto) una maratoneta etiope. L'Europa latita dal podio da due edizioni. La maratona più veloce corsa in Corea è della cinese Zhou Chunxiu, 2h19'51" a Seul nel 2006. Il record dei campionati è di Paula Radcliffe (2h20'57" a Helsinki nel 2005). Il via il 27 agosto, ore 2:00 in Italia.

20 km marcia donne

Le favorite sono, una volta di più, le atlete russe, che dominano i mondiali da cinque edizioni consecutive. A Daegu troveremo al via la campionessa olimpica e due volte mondiale Olga Kaniskina, la primatista mondiale Vera Sokolova, la Kirdyapkina-Kornikova (seconda nella gara-primato a un solo secondo) e la Mineyeva (campionessa nazionale). Le principali avversarie delle russe sono da ricercarsi in Asia, soprattutto tra le cinesi. Per l'Europa, puntano a ben figurare portoghesi e spagnole. In gara il bronzo olimpico Elisa Rigaudo, e l'argento mondiale di Berlino Loughnane.

La distanza della marcia femminile al mondiale è di 20 chilometri dall'edizione del 1999. Da Roma ad Atene si disputò la 10 km, con un'oro (Sidoti) e due argenti (Salvador e Perrone) per le azzurre. Da Edmonton in poi, solo un bronzo italiano con Elisabetta Perrone. Da cinque edizioni l'oro è cosa russa, ma senza la tanto agognata tripletta sul podio come a Barcellona. Anche se in condizioni climatiche estreme, è in serio pericolo il record sul suolo coreano (1h33'40" della cinese Wang Qingqing nel 2002). Difficile avvicinare il record dei campionati, 1h25'41" di Olimpiada Ivanova. Si marcia dalle 2 di notte (ora italiana) del 31 agosto.

Nelle foto d'archivio, Abel Kirui e Olga Kaniskina (foto Giancarlo Colombo/FIDAL)




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