Turin Marathon con Genovese e Pertile



A un mese dagli Euroindoor i riflettori dell'atletica internazionale tornano ad illuminare Torino. Domenica, però, l'appuntamento è con la Turin Marathon Gran Premio La Stampa e con un cast di atleti da seguire con grande attenzione. Obiettivo dichiarato dell'edizione numero 23, ancora una volta riconosciuta con la IAAF Silver Label, è quello di battere il record della corsa femminile firmato dall'estone Jane Salumae che nel '97 chiuse in 2h27'04". Ci proverà Bruna Genovese che, dopo numerosi anni, in cui ha corso solo all’estero, ha deciso di tornare a correre una maratona in Italia, la diciottesima della sua carriera. Dopo una lunga preparazione, finalizzata alla 42 km di Torino, che ha previsto anche un periodo di allenamento in altura ad Albuquerque nel New Messico, e il il rientro alla Stramilano, con un bel quarto posto in 1h12’44", l’atleta trevigiana si presenta al via di piazza Castello con ambizioni da primato. Le potenzialità e la preparazione ci sono tutte e in più la maratoneta della Forestale può contare su un personale di 2h25’28’’, ottenuto a Boston tre anni fa. In gara anche altre due azzurre, Vincenza Sicari e Rosalba Console, purtroppo non in grande forma a causa di problemi fisici sopravvenuti nelle ultime settimane. Da non sottovalutare, però, la concorrenza di keniane ed etiopi. Agnes Kiprop, sembra essere la migliore candidata a dare filo da torcere alle atlete azzurre. Un inverno di duri allenamenti e di costante crescita, spinta da un gruppo di compagne di allenamento di primo livello (Helena Kirop, Lidia Cheromei, Salina Kosgei, Mary Keitany). Si sente pronta e dice “mi sono allenata bene, vado a Torino per cercare di vincere, battendo il record della corsa”. Questo è un invito e uno stimolo per le nostre italiane a correre veloce e soprattutto c’è da aspettarsi un’interessante battaglia in testa alla corsa. Qualche sorpresa potrebbe arrivare anche dall’etiopi, Tirfi Tsegaye Beyene e Ameleowrk Fikadu Bosho. La loro apparenza un po’ schiva potrebbe nascondere la tenacia e la voglia di ottenere il risultato, che ha caratterizzato i loro allenamenti in vista della maratona di Torino. Per la Bosho è un esordio, per la Beyene la maggiore esperienza potrebbe far fare il vero salto di qualità anche perché come lei afferma “ho visto i risultati della maratona di Roma e le due etiopi sul podio, mie amiche, in tutte le gare in Etiopia nell’ultimo anno sono arrivate alle mie spalle...". In campo europeo anche la russa Natalia Sokolova e l’ucraina Oksana Sklyarenko, che torna a Torino dopo il terzo posto dello scorso anno.

Nella gara maschile, l'Italia punta su Ruggero Pertile. L’atleta si presenta a Torino pronto per correre al meglio, dopo due periodi di allenamento in altura in Kenia. I suoi compagni di allenamento durante il tempo trascorso sugli altipiani africani sono stati atleti del calibro di Duncan Kibet e James Kwambai, che domenica scorsa hanno corso a Rotterdam in 2h04’27’’. Questo non significa che Pertile correrà su quei ritmi, ma vuole dire che la sua preparazione è stata qualificata da sedute di allenamento impegnative e precise, tese a correre molto forte la Turin Marathon. Lo si è visto alla Stramilano a inizio aprile in una gara controllata, in cui Pertile ha rispettato il ritmo della maratona, che vorrà impostare a Torino. Suo compagno di allenamenti generici in Kenia è stato anche Benson Barus. Nel sangue Barus ha un po’ dei geni di Tergat, provenendo dalla stessa tribù, e l’ha dimostrato in ottime gare che, negli ultimi tre anni, l’hanno visto costante correre intorno a 2h08’33’, quale è il suo personal best. Dal Kenia lo danno in ottima forma e possiamo azzardare a dire, che sarà uno degli atleti che si posizionerà in testa alla corsa fin dal primo chilometro e insieme ad altri costruirà la strada verso il podio. A disturbare sia Pertile sia Barus, ci sarà un atleta che conosce bene Torino e l’ha pure vinta. Philemon Tarbei. Per lui, che si allena a Nandi Hill, un buon test di efficienza alla Maratona di Roma, quando ha fatto la lepre rispettivamente fino al 30° km a un ritmo, che lo avrebbe portato al traguardo in 2h07’45’’. "Mi sento pronto, forte e determinato, sento che posso fare bene – ha affermato Tarbei - il primo obiettivo è vincere, e non sarà facile visto gli atleti in gara, ma ho un sogno: vorrei provare a correre in meno di 2h 08'".

In gara numerosi altri atleti africani tra cui Thomas Chemitei e Benjamin Kipchumba, che partono da un personale di 2h09’21’’ il primo e 2h09’23’’ il secondo. Entrambi possono ambire a dire la loro nella gara torinese. Al via anche gli etiopi, con il quasi europeo Urige Arado Buta (prenderà la nazionalità norvegese tra qualche mese), buon quarto alla Roma – Ostia (1h02’46’’). All’esordio sulla maratona il vincitore della Turin Half Marathon 2008, Elisha Meli, che si sente pronto e dice “di essere onorato di essere stato invitato nuovamente a Torino, penso che sia per me un vantaggio correre in una città che conosco e dove ho già fatto bene".

LA TURIN MARATHON 2009 IN TV: diretta su Rai Tre e RaiSport Più dalle ore 9:15 alle 12:00 con replica su RaiSport Più, lunedì 20 aprile (ore 14:45-17:45)

a.g.

Nella foto, Bruna Genovese in gara nella maratona delle Olimpiadi di Pechino 2008 (Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)

 

File allegati:
- Il sito della Turin Marathon



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