Torino super con Robles e Kaki, bene Grenot



Il primo lampo arriva a metà serata, e porta la firma del numero uno designato: Dayron Robles, il cubano re degli ostacoli alti. Il suo 13.08 (seconda prestazione mondiale 2010, vento +1.2 m/s) è il risultato copertina del Meeting Internazionale di Torino, il Memorial Primo Nebiolo. Il secondo lampo, squarcia l'aria fresca del Ruffini in chiusura, e ha i connotati e l'agilità di Abubaker Kai, vincitore di un 800 di valore assoluto con un sontuoso 1:43.48. Il terzo ed ultimo flash lo regala la russa Irina Gordeyeva, vincitrice dell'alto con un probante 1,97, battendo tra l'altro la statunitense Chaunte Howard Lowe, ferma a 1,95 dopo l'ubriacante 2,03 del Golden Gala. Belle gare nel meeting del Cus Torino, tradizionale appuntamento dell'inizio di giugno, con cose discrete viste anche in chiave italiana. C'era attesa, tanto per cominciare, per l'esordio 2010 di Libania Grenot, e la portacolori delle Fiamme Gialle non ha deluso, vincendo la gara con un buon 51.54, crono che la piazza subito nella top ten continentale dell'anno (nono posto). Generale fluidità nell'azione, ed un rettilineo finale con buona tenuta, ad aprire positivamente la campagna di avvicinamento all'Europeo di Barcellona. Alle spalle dell'azzurra, la statunitense Floyd (52.04), ma va segnalato anche il buon 53.01 di Marta Milani (Esercito), che da corpo alle velleità del quartetto azzurro della staffetta del miglio. Progressi oltre la soglia dell'eccellenza anche per Fabrizio Donato, secondo nel triplo con 17,08 (vento +2.0), superato solo dal Cubano Girat 17,21 (+2.4). Per il laziale, anche un altro salto oltre i 17 metri, 17,03, nella quinta delle prove a disposizione. Piccoli miglioramenti per Daniele Greco (Fiamme Oro), quarto con 16,48 (+0.3).

Apertura di stagione (parziale, riferita ai 1500 metri) convincente anche per Elisa Cusma (Esercito), terza in 4:08.90 al termine di una gara da sottolineare per capacità tattica: vittoria per la marocchina Hilali in 4:08.24, e secondo posto per la keniota Kibet in 4:08.71. Negli 800 del già citatato Kaki, discreto anche Christian Obrist (Carabinieri), quarto in 1:46.67, mentre conferma la propria crescita, nella seconda serie del doppio giro, anche Giordano Benedetti (Fiamme Gialle) con un interessante 1:47.18. Di rilievo il 76,38 centrato da Nicola Vizzoni (Fiamme Gialle) nel martello, misura però non sufficiente per la vittoria, andata al tedesco Sergei Litvinov con 78,01. Tra le cose da segnalare nel panorama azzurro, merita la citazione il discreto 10.31 (+0.5 m/s) nei 100 metri di Fabio Cerutti (Fiamme Gialle), terzo in scia al giamaicano Frater (10.21) e al francese Pognon (10.25). Poca brillantezza, invece, per il molisano Andrea Lalli (Fiamme Gialle) nei 5000 metri vinti dal keniota Salel in 13:12.46: l'azzurro finisce lontano dal treno dei migliori, chiudendo in un poco significativo 13:50.52.

Nella foto d'archivio, Libania Grenot (Giancarlo Colombo/FIDAL)

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