Torino Under23 a caccia del Tricolore

05 Giugno 2014

Promesse in gara per il titolo italiano di categoria a una settimana dai Campionati del Mediterraneo “under 23” di Aubagne

Da venerdì 6 a domenica 8 giugno allo stadio Primo Nebiolo di Torino vanno in scena i Campionati Italiani Juniores e Promesse con 1430 atleti in pista per la conquista di 80 titoli nazionali per le categorie under 23 e under 20. Per quanto riguarda le “promesse” l'anno pari porta una novità, che condiziona anche l’impegno della categoria nella rassegna tricolore torinese: debutta tra una settimana la nuova manifestazione dedicata a questa fascia di età, i Campionati del Mediterraneo “under 23”, in calendario ad Aubagne, presso Marsiglia (14/15 giugno). Se le prospettive di questa inedita rassegna sono tutte da verificare, intanto registriamo il conseguimento dei limiti stabiliti ad opera di oltre 50 tra uomini e donne: una buona base di partenza per una selezione che lo staff tecnico federale ultimerà proprio all’esito dei Campionati Italiani in programma allo Stadio Nebiolo. Spostando lo sguardo più avanti, all’agosto europeo, c’è da ricordare che i criteri annunciati prevedono una selezione privilegiata per gli “under 25” in vista della rassegna continentale al Letzigrund di Zurigo. Ecco una presentazione della rassegna tricolore dedicata alla categoria Promesse (a questo LINK la preview degli Juniores). ISCRITTI/Entries - ORARIO/Timetable - TUTTE LE NEWS

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TV e DIRETTA STREAMING - La tre giorni dei Campionati Italiani Juniores e Promesse di Torino sarà trasmessa integralmente in diretta streaming attraverso l'apposito servizio www.10x10.tv/fidal. Una sintesi televisiva, anch'essa autoprodotta dal FIDAL, andrà in onda nei prossimi giorni su RaiSport. Gli orari saranno comunicati in seguito.

di Raul Leoni

TUTTI I CONFRONTI DEL “NEBIOLO” - UOMINI

VELOCITA’ – Salgono di categoria alcuni dei protagonisti azzurri degli Europei juniores di Rieti: già in evidenza nelle prime uscite sia Lorenzo Bilotti (Imola Sacmi Avis, 10.44 nella finale vincente degli Universitari all’Arena) sia “Faustino” Desalu (Fiamme Gialle, 20.65 ventoso alla “Quercia” di Rovereto). Con il cussino genovese Alberto Boretti in buon progresso (10.44), si presenta nello sprint dopo il reclutamento in Fiamme Oro anche il primatista del lungo juniores indoor Marcel Lamont.

Tra le “spine” di queste ultime stagioni, l’evoluzione sofferta del gruppo d’oro di Tallinn 2011, quello che espresse lo storico oro continentale a livello juniores: lo scorso anno i finanzieri Michele Tricca e Marco Lorenzi riportarono anche il bronzo “under 23” da Tampere, ma in questo scorcio di stagione il migliore è il ligure Davide Re (Cus Torino) con il suo 47.35 di primavera in Florida.

MEZZOFONDO – Il concorso di una talentuosa generazione di specialisti confluita dalla categoria juniores porta a considerare positivamente la situazione delle medie distanze: i leader stagionali sono Emilio Perco (Ana Atl. Feltre, 1:48.26 a Caprino Veronese) e Mohad Abdikadar (Aeronautica, 3:40.46 in una puntata in terra belga). Ma hanno ottenuto il minimo dei 1500 metri per i Mediterranei di Aubagne anche Soufiane El Kabbouri (Cus Torino), Stefano Massimi (Aeronautica), l’italo-mozambicano Joao Bussotti Neves (Atl. Livorno) e la novità stagionale Marco Pettenazzo (Città di Padova). Senza considerare il trevigiano Jacopo Lahbi, che finora ha messo a frutto l’esperienza di studio negli States. Quanto alle distanze più lunghe, al momento è profilo basso da parte dei due gemelli livornesi Lorenzo e Samuele Dini, entrambi approdati in Fiamme Gialle dopo il loro argento europeo a Rieti: invece il gruppo dei siepisti è molto interessante, considerato che altri due gemelli azzurri, gli italo-tunisini Osama e Ala Zoghlami (Cus Palermo), hanno raggiunto tra le promesse il podio di Tampere Giuseppe Gerratana (Aeronautica).

OSTACOLI – La prolungata assenza di José Bencosme condiziona i giudizi sulle prospettive dei nostri ostacolisti in questa categoria: ma, quanto a prospetti titolati, è arrivato l’argento di Rieti sulle barriere alte, Lorenzo Perini (Aeronautica).

Sempre da tener presente Hassane Fofana (Fiamme Oro) e Ivan Mach di Palmstein (Fiamme Gialle) sui 110hs: nel giro di pista, in mancanza di “Negi” Bencosme, salgono le quotazioni di Lorenzo Veroli (Enterprise Sport & Service), il marchigiano che fu quinto nella finale mondiale allievi di Bressanone, e del lombardo Lorenzo Vergani (Riccardi), riconvertito con successo sulle barriere intermedie dopo essere stato azzurro juniores nella gara più breve.

SALTI – Anche qui un assente eccellente nell’alto, il finanziere marchigiano Gianmarco Tamberi (primatista di categoria con 2.31): il migliore dell’anno è in realtà il sammarinese Eugenio Rossi (Biotekna Marcon), mentre il figlio d’arte Eugenio Meloni (Cus Cagliari) – new-entry nella categoria dopo un’apprezzabile carriera giovanile – si è finora espresso al meglio nelle indoor (2.15). Quanto al salto con l’asta, continuano i miglioramenti di Alessandro Sinno (Aeronautica), che ha superato al coperto quota 5.40 entrando nell’elite della categoria già nel suo anno d’esordio. Pur escludendo Marcell Lamont, come detto iscritto nelle due prove di sprint, il lungo ha salutato con soddisfazione il ritorno al vertice del piacentino Stefano Braga (Atl. Piacenza, 7.75 indoor), che qualche vicissitudine aveva incontrato dopo il suo bronzo mondiale allievi di Lille nel 2011. Il triplo si è confermato molto vivace, anche se manca un protagonista di livello assoluto: il nuovo PB di Daniele Cavazzani (Stud. Cariri), 16.25 agli Universitari, è però garanzia di ottimismo con le doti ancora parzialmente inespresse del siciliano Antonino Trio (AS Villafranca, 15.98 ai Societari di Palermo).  

LANCI – Le recenti stagioni a livello allievi e juniores hanno portato finali importanti e anche qualche medaglia di sapore storico: ecco perché il settore può staccare qualche succoso dividendo ricevendo nuova linfa dalle categorie inferiori. E’ tornato a riscrivere i suoi personali Daniele Secci, anche perché il romano delle Fiamme Gialle si è espresso ad eccellenti livelli durante la sua permanenza sul suolo statunitense (19.03 nel peso, dopo il 19.25 indoor): e salgono nel peso le quotazioni di un azzurro giovanile di lungo corso come Lorenzo Del Gatto (Team Atl. Marche, 17.17). Una fluidità ancora maggiore nel disco, con il più giovane Martin Pilato (Atl. Ravenna) a sfidare soprattutto Stefano Petrei (Malignani Lib. Udine, 58.00), ora che il friulano comincia ad avvicinare la fettuccia dei sessanta metri. Buon debutto tra gli “under 23” per il bronzo europeo juniores di Rieti, Marco Bortolato (Malignani Lib. Udine): il suo martello è già volato oltre i 70 metri (70.15). E qualcosa di nuovo di muove anche nel giavellotto: due al di là dei settanta anche qui, il trevigiano Mauro Fraresso (Silca Ultralite, 70.94) ed il giovane romano di origini centrafricane Joseph Figliolini (Stud. Cariri, 70.83).

MARCIA – Tre reduci della Coppa del Mondo di Taicang, il che vuol dire che la fase di rinnovamento è ormai pienamente avviata: ormai in uscita dalle “promesse”, il poliziotto pugliese Massimo Stano ha trainato i due corregionali arrivati con buone credenziali dalla categoria juniores, l’argento europeo di Rieti Vito Minei (Atl. Don Milani) e Francesco Fortunato (Enterprise Sport & Service).        

TUTTI I CONFRONTI DEL “NEBIOLO” – DONNE

VELOCITA’ – In questo avvio di stagione soprattutto un nome: Irene Siragusa (Atl. 2005, 11.36 ventoso e 23.62). Ma è chiaro che la pista del Parco Ruffini sarà un test un po’ per tutte le ragazze anche e soprattutto in prospettiva degli Europei di Zurigo: dalla veronese della Forestale Gloria Hooper (nella prima uscita sui “suoi” 200, dopo il 300 di Gavardo) all’italo-nigeriana dell’Esercito Judy Ekeh, che vuole ritrovare ai Tricolori lo smalto dei giorni migliori dopo un periodo non felicissimo. Tra le premesse di buoni recuperi, come la lombarda Giulia Riva (N.Fanfulla Lodigiana), e la verifica delle azzurre protagoniste agli Europei juniores dell’anno scorso – soprattutto la bolognese Silvia Corbucci (GS Valsugana) e Sabrina Galimberti (Atl. Rovellasca) – tutto sommato il settore si presenta vivace.

Dal giro di pista riparte Anna Bongiorni, visto che la pisana della Forestale ha bisogno di trovare nuovi stimoli dopo un transito travagliato rispetto alle glorie giovanili: in effetti il panorama dei 400 metri non è in linea con i valori che si aspettavano in questa stagione.

La verve di “Raffi” Lukudo (Mollificio Modenese), la veterana della storica staffetta da record agli Europei juniores, e l’indubbio temperamento di un’altra azzurra di lungo corso come la romana Flavia Battaglia (Bracco Atl.) potrebbero dare alla fine la giusta carica.

MEZZOFONDO – Il pieno recupero di Federica Del Buono (Forestale) ha fatto dimenticare il sofferto forfeit di un anno fa agli Europei juniores, dove la doppia figlia d’arte poteva essere grande protagonista: l’aver tolto a Roberta Brunet il record di categoria dei 3000m (9:01.38 a Gavardo) è una credenziale davvero importante per la ragazza veneta.  Mentre la trentina Irene Baldessari (Esercito) continua a mettere a segno promettenti primati personali - soprattutto il 2:04.41 sugli 800m dopo i riscontri indoor sui 1500m – si fa strada tra le pretendenti al podio Elisa Bortoli (Atl. Brescia 1950): per lei propositi di rivalsa dopo aver centrato troppo tardi nella passata stagione i minimi per gli Europei juniores, mancando l’appuntamento con la pista di Rieti che avrebbe senz’altro meritato. Sulle distanze più lunghe la migliore novità stagionale è rappresentata da Giulia Mattioli (RCM Casinalbo), capolista anche sui 10000m grazie alla prestazione della prova tricolore a Ferrara: e sulle siepi si è fatta rivedere la “triatleta” Sveva Fascetti, che aveva vestito l’azzurro nella specialità ai Mondiali juniores di Barcellona due anni fa.

OSTACOLI – Con il passaggio di Alessandra Feudatari alle seniores, viene meno uno dei duelli più replicati della categoria nelle passate stagioni, quello con la veneta Silvia Zuin (Bracco Atl.) accreditata in questo avvio di stagione di un buon 13.68: ed ecco perché il recupero della toscana Rebecca Palandri (Acsi Italia) e l’arrivo di Giada Carmassi (Brugnera Friulintagli) mette un bel po’ di pepe alla competizione. Come per i 400 piani, anche il giro di pista con barriere soffre di una fase di stallo dal punto di vista cronometrico.

SALTI – Nell’alto non c’è Alessia Trost e questa non è una bella notizia, visto che la titolata finanziera di Pordenone dovrebbe essere un po’ la forza trainante del settore: il duello con la ritrovata Desirée Rossit (Fiamme Oro), sull’onda del suo recente 1.87, sarebbe stato spettacolo per palati fini. D’altra parte si è rivista sulla sua pedana di Rieti Roberta Bruni, ora targata Forestale: segno che la primatista assoluta dell’asta indoor sta mettendo a posto i suoi problemi al piede e punta a risalire, sempre nel segno di un dualismo da amiche-rivali con la romana Sonia Malavisi (Fiamme Gialle). Se si pensa che le due ragazze al primo anno di categoria hanno segnato al primo test misure da 4.20-4.30, ci si deve augurare che il primato promesse sia destinato ad essere riscritto in un futuro prossimo. Per quello che riguarda i salti in estensione, chiaro che molto dipende da Dariya Derkach: l’aviera italo-ucraina ha dalla sua una collezione di titoli tricolori che vede ormai all’orizzonte il traguardo della trentina. Nel lungo l’aretina Anna Visibelli (Firenze Marathon) ha già vinto i Campionati Universitari a Milano e si presenta con un 6.24 che si lascia guardare. La triplista salentina Francesca Lanciano (Cus Pisa Atl. Cascina), già pluriprimatista juniores, non è finora riuscita a ritrovare la condizione e la voglia di altre stagioni.

LANCI – Magari non c’è la protagonista da copertina, però il settore sembra molto compatto quanto a valenza tecnica: la veneziana Francesca Stevanato (Atl. Brescia 1950) e la reggina Monia Cantarella (Stud. Cariri) vogliono confermarsi oltre i 15 metri nel peso, i progressi di Natalina Capoferri (Atl. Brescia 1950, top stagionale  a 53.66) nel disco pongono interrogativi ad una rivale che ha fatto incetta di titoli giovanili come Elisa Boaro (Lib. Friul Palmanova), tra alti e bassi Francesca Massobrio (Cus Torino) è sempre la capolista nel martello e – da ultimo, ma non ultima - Sara Jemai nel giavellotto. Tra una puntata e l’altra nell’amato eptathlon – ai Tricolori di Lana l’italo-tunisina dell’Esercito è stata terza con 4684 punti (!) – la campionessa assoluta sta proseguendo la sua progressiva scalata verso una buona dimensione internazionale: ne fa fede il successo nel triangolare invernale di Halle, con il SB di 54.89 (PB di 55.35 lo scorso anno). Verso la fettuccia dei 50 metri è invece lanciata l’angolana di Pavia Joao Victorina Manuel (Ilpra Atl. Vigevano), arrivata la settimana scorsa a 49.90.

MARCIA-  Soprattutto Federica Curiazzi: la portacolori dell’Atl. Bergamo 59 Creberg è da anni in posizione ancillare, soprattutto rispetto alle colleghe di scuola Don Milani – prima Antonella Palmisano, mentre ora è subentrata l’altra finanziera Anna Clemente – e aspira a trovare finalmente il suo momento di gloria. I progressi messi a segno in stagione dovrebbero confermare la nuova maturità raggiunta dalla bergamasca.

Campionati del Mediterraneo Under23 - Aubagne (FRA) 14-15 giugno Criteri FIDAL – SITO DELLA MANIFESTAZIONE



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