Tbilisi: Dosso sfiora il podio

15 Luglio 2016

Nella seconda giornata degli Europei Allievi, la sprinter quarta per un centesimo sui 100 metri. Si migliora la mezzofondista nei 3000 con 9:49.53, ottava la discobola Peron.

di Raul Leoni

Dopo una mattinata segnata da prestazioni brillanti – come il limite di categoria siglato dal romano Mattia Di Panfilo nelle batterie dei 110hs (13.43/+1.8) – la spedizione azzurra agli Europei U18 di Tbilisi fallisce per 1/100 il primo assalto al podio: quarta la reggiana Zaynab Dosso (11.83/-0.3) nella finale dei 100 vinta dalla tedesca Keshia Kwadwo in 11.76 (e doppietta al maschile con l’oro di Marvin Schulte, 10.56). Altro piazzamento di prestigio nei 3000 , con il sesto posto di Nadia Battocletti (splendida rimonta per il PB a 9:49.53). Brava anche la veneta Emma Peron, ottava nel disco con 43.58 dopo aver ottenuto il PB ieri in qualificazione (44.26). Poi le presenze in finale fuori dalla zona punti: nona la triplista Camilla Vigato (12.17/+0.6), decimo il lunghista Alessandro Marasco (6.90/+1.5), 11° e 12° i due pesisti Andrea Proietti (17.76) e Alessandro Pace (16.96), Chiude 28^ Gloria Gollin (4397) in un eptathlon spettacolare, vissuto sulla lotta tra l’ucraina Alina Shukh e l’austriaca Sarah Lagger (6186 a 6175, entrambe sopra il vecchio record europeo: un altro limite continentale era caduto nelle semifinali dei 100hs grazie alla portoghese Marisa Carvalho, 13.07). In casa Italia promossi in finale – oltre ai ragazzi impegnati in mattinata - i due siepisti Pietro Arese (direttamente con 6:01.03) e Luca Zanetti (col ripescaggio, 5:59.86), mentre Klaudio Gjetja va in finale nei 400 grazie al suo 48.60 in semifinale (fuori per 2/100 nel giro di pista allieve Letizia Tiso, 56.54). Con prospettive di medaglia trovano una corsia per il titolo anche gli ostacolisti Mattia Di Panfilo (13.61/0.0 in semifinale) e Desola Oki (13.81/-3.3).

IL RACCONTO DELLE GARE DELLA SECONDA GIORNATA (venerdì 15 luglio)

SESSIONE POMERIDIANA

Disco F (finale) – E’ ormai tarda sera quando si assegna l’ultimo titolo di giornata: annunciato quant’altri mai, visto che va alla moldava Alexandra Emelianov – che lo scorso anno aveva vinto tutto il possibile – con quasi otto metri di vantaggio sulla tedesca Dobler (58.09 a 50.14). Ma per noi è un gran risultato soprattutto l’ottavo posto di Emma Peron (43.58), anche considerando che la sedicenne veneta si era meritata la qualificazione a suon di personale (44.26 ieri).

Lungo M (finale) – Seconda medaglia d’oro di giornata per la Grecia: dopo il peso, arriva il successo pieno nel lungo per Panagiotis Mantzourogiannis, 7.60 (+1.0) all’ultimo salto, per soffiare il titolo europeo al francese Enzo Hodebar, che aveva stampato sulla sabbia un 7.54 al primo turno. C’è da credere che i cugini ricorderanno per un pezzo questa pedana: poi il bronzo del romeno Sitoianu (7.31), Dopo una qualificazione davvero brillante, si è un po’ perso Alessandro Marasco: il sedicenne di Battipaglia ha fatto 6.90 (+1.5) nel salto iniziale e poco altro: buono per un decimo posto europeo che comunque nobilita la sua prima maglia azzurra.

100m F (finale) – Non arriva la prima medaglia azzurra a Tbilisi: in questo caso è mancato 1/100 di secondo, il distacco tra Zaynab Dosso (11.83) e il bronzo della polacca Klaudia Adamek (11.83). Finale corsa in una serata che comincia a farsi freddina, con -0.3 di vento: vittoria abbastanza chiara per la tedesca Keshia Kwadwo (11.76), poi lotta sul filo dei centesimi tra le piazzate, visto che l’argento è andato all’irlandese Gina Akpe-Moses (già seconda un anno fa su questa pista nei 200 dell’Eyof), con 11.80. Da domani, per “Za”, ci si riprova forse in staffetta: e comunque l’allieva di Loredana Riccardi è attesa da una trasferta supplementare a Bydgoszcz, per concorrere alle sorti della staffetta azzurra ai Mondiali juniores.

VIDEO | ZAYNAB DOSSO QUARTA IN 11.83 NEI 100 METRI

3000m F (finale) – Piccola notazione personale: per chi, come l’estensore di queste note, ha visto correre papà Giuliano nelle prime esperienze in maglia azzurra da allievo, è stato veramente emozionante assistere alla splendida volata di Nadia Battocletti per il sesto posto. Sì, la ragazza di Cavareno, sedici anni e tre mesi, dopo una progressione incredibile durata tre giri nella quale era partita dal decimo posto e con un distacco quasi incolmabile, ha sprintato come per una medaglia olimpica: e questo dice molto sullo spirito agonistico e l’attaccamento alla maglia della trentina. Sono cose che non si insegnano, probabilmente: o uno ce l’ha o non ce l’ha. Detto questo, il dettaglio tecnico, che in questo caso conta relativamente: come il fatto che Nadia – al pari di altri azzurri – abbia sofferto le innumerevoli pecche organizzative dei georgiani sulla propria pelle. Fatto sta che è arrivato questo splendido sesto posto e il nuovo PB, 9:49.53: quasi due secondi meglio del tempo ottenuto a Ferrara il 30 giugno, con una convocazione meritata solo in extremis. La lotta per le medaglie è stata un affare a tre fin da metà gara: poi il terzetto di testa si è diviso il tesoro, oro alla svizzera Delia Sclabas (9:23.44), argento alla norvegese Stine Wanberg (9:26.55) e bronzo alla britannica Lucy Piggott (9:28.15).

Eptathlon (800m e finale) – Per Gloria Gollin una conclusione annunciata purtroppo fin dalla prima gara di ieri mattina: la caduta sugli ostacoli ha mortificato ogni ambizione della veneta, che però ha voluto chiudere dignitosamente, secondo il costume dei multipli (2:34.42 sugli 800m, 4397 punti e 28* posto). E’ stato però un onore assistere fino all’ultimo allo spettacolare duello tra Alina Shukh e Sarah Lagger: l’ha spuntata l’ucraina sull’austriaca (argento come un anno fa ai Mondiali di Cali), 6186 contro 6175 punti. Praticamente al photofinish: e ovviamente cade anche il primato europeo, 6079 punti della stessa Shukh risalente alla scorsa stagione.

400m M (batterie/sf) – Qui il ripescaggio premia un ragazzo italiano di origini albanesi: Klaudio Gjetja, l’ex calciatore di Busto Garolfo, si ritrova in una corsia nella finale degli Europei, passando in un anno dalle garette regionali alla scena internazionale. Una volta cancellato il primo turno, tutto si è fatto più complicato, compresa la tensione del debutto: però l’azzurro ha corso in 48.60 nella seconda delle tre batterie di semifinale e così ha ottenuto l’ultimo tempo utile, in realtà il settimo tra i finalisti. Obiettivo invece mancato da Edoardo Scotti: il sedicenne lombardo è stato quinto nella prima batteria (49.33), risultando alla fine il 13° tempo del turno.

400m F (sf) – Per 2/100 Letizia Tiso manca lo’ingresso in finale: e forse la ragazza di Trino Vercellese – nona in questi Europei - avrà qualche rimpianto per essersi parzialmente rialzata negli ultimi metri, vedendosi quinta: 56.54, contro i 56.52 della finlandese Niiranen. Fino all’ultimo centimetro ha invece spinto Eloisa Coiro, che tuttavia non ha potuto segnare che il 12° tempo (56.98). Comunque brave, le due azzurre, entrambe al primo anno di categoria: ora c’è una possibilità di meritarsi una finale, correndo la staffetta (domani le batterie).

Peso M (finale) – Competizione dai contenuti tecnici molto elevati a ridosso della zona medaglia, molto meno nelle posizioni di rincalzo: praticamente due finali in una. Basti pensare che il 20.96 del finnico Arttu Korkeasalo non assegna alcun metallo, servono ben più di 21 metri per il podio: oro al greco Odisseus Mouzenidis (21.51), poi il bielorusso Dzmitriy Karpuk (21.21) e bronzo al finlandese Eero Ahola (21.11). Su queste basi, la presenza dei due azzurri Andrea Proietti e Alessandro Pace – pur meritata - risulta alla fine un po’ impalpabile: 11° e 12°, stesso ranking delle qualificazioni, rispettivamente con 17.76 e 16.96.

200m M (batterie) – Anche qui azzurro a due facce: Mario Marchei fluidamente secondo e qualificato in 22.05 (-1.1), mentre Lorenzo Ianes si lascia prendere dalla foga quando si trova a lottare gomito a gomito per un posto in semifinale. Il figlio d’arte trentino conosce così il punto di rottura, perde i piedi e la spinta: 22.60 (-1.3), sesto posto senza possibilità di recupero resterà un puro dato documentale nella carriera di Lorenzo. Il che è un semplice augurio.

Giavellotto F (Ept) – Grazie ad un lancio da 50.04 l’ucraina Alina Shukh riprende il comando delle operazioni con 5292 punti sulla rivale Sarah Lagger (5262). L’azzurra Gloria Gollin resta oltre un metro sotto il suo personale, 31.94, e ora è 29^ con 3758 punti ad una prova dal termine.

200m F (batterie) – Azzurro a due facce sul mezzo giro: quella sorridente di Aurora Berton, capace di demolire il suo recentissimo PB scendendo a 24.38 (+1.5) con la brillante promozione in semifinale, e quella a denti stretti di Valeria Simonelli che, dopo aver perso per squalifica la maglia tricolore di Jesolo, qui viene respinta con perdite anche a causa del vento contrario nell’ultima batteria (quinta in 25.05/-1.0, ultimo ripescaggio a 24.94). E così Aurora, a un mese dal suo sedicesimo compleanno, può ancora sognare di regalarsi domani una finale europea.

Triplo F (finale) – Finale diretta con 17 atlete in pedana, compresa la nostra Camilla Vigato: un buon primo salto a 12.17 (+0.6) porta la mestrina a sperare nei tre turni a otto praticamente fino all’ultimo salto della fase preliminare. Poi il 12.34 della svedese Fatima Kone estromette l’azzurra dal seguito della gara: Camilla chiude al nono posto, comunque non male per una non ancora sedicenne che ha agguantato la partecipazione solo ai Tricolori di Jesolo.Per le medaglie, pronostico rispettato sia pure in extremis: la campionessa mondiale di Cali Georgiana Anitei passa dal bronzo all’oro grazie all’ultimo salto (13.19/+0.7) impedendo la incombente doppietta francese. Poi l’impresa della slovena Eva Popelnak, 13.03/-1.6 sempre nel turno conclusivo, e quindi solo bronzo per Tene Cissé (12.79) e la seconda transalpina Safiatou Faty resta addirittura fuori dal podio passando in un amen dall’argento alla medaglia di legno.

2000st M (batterie) – Alla terza gara della carriera sulle siepi Pietro Arese sfodera una prestazione molto determinata e autoritaria in questo primo turno: le batterie sono tre e così passano direttamente solo i primi tre, anche se poi è previsto un ampio ripescaggio. L’azzurro sostiene il ritmo nel vivo della prova e alla fine viene premiato dal piazzamento (secondo in 6:01.03, dietro il belga Remy Schyns, 5:59.78). Il sedicenne romno Luca Zanetti adotta lo stesso tema tattico nella seconda: propositivo, si fa carico di portare il gruppo sul piede di sei minuti o meno fino all’ultimo giro. Il terzetto al comando alla campana sembra lanciato verso la qualificazione, ma il finlandese Tomi Lehto sorprende tutti con un finale irresistibile: chi ne fa le spese è proprio l’azzurro, che deve ora aspettare il ripescaggio, comunque partendo da una dote di 5:59.86, assolutamente considerevole. La terza è la batteria più veloce. Ma non tanto da compromettere l’ingresso di Luca nella finale di domenica,.

110hs M (sf) – Vento nullo nella prima semifinale … va bene così! Va bene in tutti i sensi, soprattutto a Mattia Di Panfilo: dopo il primato allievi della batteria, il romano vince anche il turno intermedio in 13.61 (stavolta il britannico Akanni è più vicino, 13.65). Nella seconda fa appena meglio, 13.56 (+0.9), il belga Tuur Bras: dopo che una falsa ha messo fuori gioco il francese El Achkar. Ripescaggi da 13.96 e 14.00: peccato per le disavventure di Montini  stamattina, forse poteva esserci anche lui. E domani pomeriggio, per l’oro, si riparte tutti dai blocchi.

100hs F (sf) – Scherzi del vento, succede l’impensabile: mentre nella prima semifinale la brezza (+1.3) spinge Marisa Carvalho al record europeo allieve (13.07, 1/100 più veloce di Adrianna Lamalle ai Mondiali di Bydgozzcz ’99), le partenti nella seconda si trovano davanti un muro da -3.3. E, poiché passano in tre con due ripescaggi, resta fuori la leggerissima slovena Nika Glojnaric (quarta in 13.83): nella sfortuna è premiata l’azzurra Desola Oki, terza in 13.81 per tre millesimi dietro la bielorussa Zakharchuk, mentre la vittoria parziale è della norvegese Eikeng. In pratica vengono miracolate la quarta e la quinta della prima semifinale (la francese Alessandrini, 13.53, e la tedesca Niedermayer, 13.58). Sembra davvero uno scherzo, è la dura e cruda realtà dei fatti.

TV - DIRETTA su Eurosport 2 venerdì 15 luglio, ore 14.00-19.15; sabato 16 luglio, ore 14.45-18.45; domenica 17 luglio, ore 14.00-19.15. STREAMING su www.european-athletics.org

RISULTATI/Results - FOTO/Photos

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GLI AZZURRI IN GARA NELLA TERZA GIORNATA (sabato 16 luglio)
Sessione del mattino
9:00  Giavellotto F (qual A)    CAROLINA VISCA
9:15  100m M (Dec)        LUCA BARBINI
9:50  10000m marcia M (finale)    DAVIDE MARCHESI, NICOLAS FANELLI
10:00 Lungo M (dec)        LUCA BARBINI
10:20 Giavellotto F (qual B)    SARA ZABARINO
11:00 Staffetta Mista F (batt)    ITALIA
11:30 Peso M (Dec)        LUCA BARBINI
11:45 Disco M (qual A)        MARCO BALLONI
12:05 Staffetta Mista F (batt)    ITALIA
12:30 Lungo F (qual A/B)    GIORGIA SANSA
13:10 Disco M (qual B)        MARCO VOLO
 
Sessione pomeridiana
16:00 Asta F (finale)        MARIA ROBERTA GHERCA, REBECCA DE MARTIN
16:05 Alto M (Dec)        LUCA BARBINI
16:10 400hs F (sf)        
16:30 400hs (sf)            ALESSANDRO SIBILIO
16:40 Martello F (finale)        ISABELLA MARTINIS, CECILIA DESIDERI
16:45 200m F (sf)        AURORA BERTON
17:05 200m M (sf)        MARIO MARCHEI
17:25 Triplo M (qual A/B)    ANDREA DALLAVALLE, SIMONE BIASUTTI
17:30 800m M (sf)        SIMONE BARONTINI, ANDREA ROMANI
17:55 100hs F (finale)        DESOLA OKI
18:05 110hs M (finale)        MATTIA DI PANFILO
18:15 800m F (finale)    
18:20 Alto M (finale)        ANDREA MOTTA
18:25 400m M (Dec)        LUCA BARBINI
18:35 Giavellotto M (finale)    
18:50 2000st F (finale)        
18:55 Peso (finale)        SYDNEY GIAMPIETRO
19:10 400m F (finale)      
19:25 400m M (finale)        KLAUDIO GJETJA
19:40 1500m M (finale)    
19:55 200m F (finale)        ev. AURORA BERTON
20:05 200m M (finale)        ev. MARIO MARCHEI



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