Strada: Carlin tris alla 50km di Romagna



Il 25 aprile, giornata di doppia festa e tanti runners sulle strade d'Italia. A Castelbolognese (RA), 2.140 i concorrenti della trentesima edizione della 50Km di Romagna. Al giro di lancio dentro la città escono dal gruppo Armuzzi ed il marocchino Hajjy, ma la sortita troppo dispendiosa porterà più avanti al ritiro di entrambi, che insieme al forfait prima della partenza di Zenucchi (recatosi al Pronto Soccorso di Castelbolognese il giorno di Pasqua) ha tolto di mezzo tre potenziali favoriti per il successo. A dettare il ritmo di gara dopo il transito da Riolo Terme ci pensa un trio formato dai keniani Philemon Kipkering e Zakayo Biwott, oltre a Daniel Oralek. Tranne che per le volate dei traguardi intermedi i 3 viaggiano di comune accordo sino a Casola Valsenio (25° km, col tempo di 1.27’) dove iniziano i 5 km di scalata verso il gpm di Monte Albano, che causeranno al ceko il definitivo distacco dagli africani. Da quel momento gli attori principali diventano Kipkering e Biwott, attraversando affiancati Monte Albano (30° km, in 1.48’09”), Zattaglia, Villa Vezzano e Tebano, ma quando mancano 2 km al traguardo l’esperto Kipkering alza un pelo il ritmo, accumulando subito un margine rassicurante, che lo porterà solitario al secondo successo consecutivo, col tempo di 2.58’07”, con un range di 22”. Staccato di 6’19”, chiude Oralek, precedendo di 22” Giorgio Calcaterra, artefice di una prova regolare in rimonta, che lo ha quasi portato sul podio, ma gli permette di guardare con fiducia alla prossima “100 Km del Passatore”. Ritiratosi verso la fine anche l’altro marocchino Haoul, la gara prende i connotati internazionali, anche grazie al quinto posto del polacco Janicki, seguito dall’ungherese Zabari e dal connazionale Steib (9°), e fra loro trovano gloria gli italiani Bravi (7° in 3h12:48), Palladino (8° in 3h13:53) e Trentadue (10° in 3h16:30). Senza storia come previsto invece la prova femminile, dominata da Monica Carlin, regolare su ritmi impossibili per le altre, che alla fine tagliando vittoriosa per la terza volta il traguardo, ha siglato il nuovo record del percorso: 3h29:38. Brava Francesca Marin, che da outsider è stata all’ombra delle più accreditate Vrajic e Gizzi, ma alla resa dei conti è riuscita a cogliere l'argento in 3h37:39. Alla croata Marija Vrajic il bronzo (3h39:32) ed alla lombarda Noemy Gizzi la quarta piazza (3h41:05).

Africa sugli scudi, invece, alla XXIII Maratonina Internazionale di Prato. Tra gli uomini successo del keniano di Kiprono Hillary Bii (ViolettaClub) in 1h03:57 davanti al marocchino Issam Zaid (Rocco Scotellaro Matera/1h03:57) e Solomon Kirva Yego (SEF Stamura Ancona/1h04:40). In campo femminile, quindi, affermazione della marocchina Meriyem Lamachi (Runnin Club Futura) in 1h12:29 sulla ruandese Claudette Mukasakindi (Running Club Futura/1h14:45) e Claudia Pinna (CUS Cagliari/1h19:24). 10 km, infine, per gli atleti che hanno preso parte alla XXV Marcialonga della Liberazione di Porto Potenza Picena (MC). Ancora una vittoria per la campionessa italiana di maratona Marcella Mancini che dopo i primi posti della Milano City Marathon e della Maratonina dei Fiori di San Benedetto del Tronto, anche in questa occasione non ha avuto rivali. 36:34 il crono grazie a a cui si  lasciata alle spalle Maria Laura Fornelli (Torino Maratona/38:27) e Sonia Cionna (Atl. Potenza Picena/38:29).  

Nella foto, l'ultramaratoneta Monica Carlin al traguardo della 50km di Romagna (foto tratta dal sito IUTA)

 

 




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