Staffette, al via la missione Roma-Parigi

18 Marzo 2024

Iniziato il raduno al Paolo Rosi della Capitale: primo impegno le World Relays delle Bahamas (4-5 maggio) che mettono in palio le Olimpiadi. Di Mulo: “Dobbiamo fare 5 su 5, vedo un ambiente motivato, sereno e gioioso”

Nassau, Roma, Parigi: queste le tappe fondamentali di una stagione ricca di impegni. È il primo giorno di lavoro per le staffette allo stadio Paolo Rosi nella Capitale: gli azzurri si sono ritrovati per cominciare a preparare gli appuntamenti dell’anno, agli ordini del responsabile di settore Filippo Di Mulo. “Ho trovato ragazzi rilassati, un ambiente motivato, sereno e gioioso - racconta il ‘prof’ al termine della prima sessione - dal punto di vista tecnico bisogna togliere un po’ di ruggine ma siamo abituati, è sempre così quando si riparte”. Una settimana di allenamenti collettivi, per provare i cambi, sperimentare alternative di formazione, rendere sempre più unito un gruppo che negli ultimi anni ha regalato soddisfazioni enormi, dall’oro di Tokyo della 4x100 maschile, all’argento mondiale di Budapest, al bronzo europeo della 4x100 femminile a Monaco, poi quarta al mondo in Ungheria, senza dimenticare i record italiani delle 4x400 e la frequenza costante nelle finali che contano.

“4x100: MEGLIO L’ABBONDANZA” - “Nella 4x100 maschile non mi preoccupa l’abbondanza, anzi la preferisco: se lavori per tempo, riesci a gestire meglio ogni sorpresa e inconveniente - sottolinea Di Mulo - Qui in raduno gli uomini sono in 9 (Ceccarelli si aggrega nella serata di lunedì, ndr), ovvero il gruppo di Budapest più il rientrante Ali. E poi ritroveremo Jacobs dalle World Relays di Nassau. Nella 4x100 femminile, in questa occasione abbiamo inserito diverse giovani: è il momento di fare esperienza e ho apprezzato che le ragazze più esperte le abbiano accolte bene, quasi come ‘chiocce’, dando consigli molto utili. Abbiamo un bel gruppo anche nelle 4x400, arricchite da atleti nuovi e con tanta esperienza su cui possiamo contare”.

VERSO NASSAU: 14 SU 16 AI GIOCHI - Il primo stage proseguirà fino a sabato, al termine di quattro giornate dedicate al passaggio del testimone (lunedì, martedì, giovedì, venerdì) e due focalizzate su lavori fuori dalla zona cambio. L’avvicinamento alle World Relays, l’evento mondiale delle staffette, in programma a Nassau (Bahamas) il 4-5 maggio e determinante per qualificarsi ai Giochi, sarà anticipato da un altro raduno a Roma dal 14 al 20 aprile e poi da un training camp pre-evento a Miami: partenza il 26 aprile. “Proveremo a fare l’ennesimo en plein, ovvero 5 staffette su 5 qualificate alle Olimpiadi - così Di Mulo - ma non c’è nulla di scontato. Ci sarà tutto il mondo. Si qualificano 14 staffette su 16, e noi vogliamo farlo sul campo, senza contare sui due posti di ripescaggio. Le possibilità le abbiamo, serve anche un po’ di fortuna e avere uomini e donne in buona condizione”. Il regolamento parla chiaro: nella prima giornata delle World Relays volano a Parigi in otto, nella seconda giornata altre sei. Questo meccanismo si ripete per ognuna delle staffette (4x100 uomini e donne, 4x400 uomini, donne, mista). Ma se non si è dentro, bisogna sperare di restare nei primi due tempi delle liste mondiali (considerando soltanto le nazioni non qualificate), nel periodo che va dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2024. 

ROMA DA SOGNO - E poi c’è Roma 2024. L’Europeo in casa, per cui l’Italia è già qualificata con le cinque staffette in quanto Paese ospitante. In mezzo alla macchia azzurra, al Paolo Rosi risalta il rosa della mascotte ‘Ludo’ accolta dagli staffettisti, tra foto di gruppo e abbracci. Un trampolino olimpico da non perdere, in un Olimpico pronto ad esplodere di entusiasmo per gli azzurri.

FOTOGALLERY (di Pino Fama/FIDAL)

I 35 CONVOCATI AZZURRI

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Gli staffettisti azzurri con Ludo, la mascotte degli Europei di Roma 2024 (foto Fama/FIDAL)


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