Riccobon campione di fair-play

11 Febbraio 2014

Il mezzofondista veneto, campione junior degli 1500 metri, ha accettato con sportività la squalifica sugli 800 della rassegna tricolore indoor

Vincere una gara, ma poi essere messo fuori gioco da un'infrazione, magari involontaria, al regolamento non è sempre qualcosa che si accetta di buon grado. Soprattutto a caldo. Un giovane atleta, domenica scorsa al termine dei Campionati Italiani Juniores e Promesse indoor di Ancona, si è trovato in una situazione del genere, ma la sua reazione brilla per la sportività che l'ha accompagnata. Il suo nome è Enrico Riccobon ed avrebbe potuto salutare la rassegna tricolore mettendo nello zaino due maglie di campione italiano junior. Il mezzofondista dell'Athletic Club Firex Belluno ha, invece, lasciato Ancona con al collo solo la medaglia d'oro vinta sabato nei 1500 metri (3:55.43). Il suo primo posto negli 800 del giorno seguente è, infatti, stato oggetto di squalifica per aver corso alcuni passi oltre il cordolo interno della pista. La vittoria è così andata al toscano Marco Scantamburlo, ma Enrico, 19 anni ancora da compiere, ha accettato con correttezza la decisione dei giudici. Ecco quanto lui stesso ha scritto su Facebook, poco dopo la gara di domenica: "E si torna a casa dopo aver vinto i campionati italiani sugli 800 metri ma essere stato squalificato. Questo non è un post di lamentela, trovo giustissima la decisione della squalifica, ho sbagliato, anche se inconsciamente; questo è un post di ringraziamento, di ringraziamento per tutte le persone che, dopo la notizia, sono venute a consolarmi, per tutti gli AMICI che mi hanno fatto dimenticare quasi subito la tristezza con belle parole e abbracci. Elencarli tutti sarebbe impossibile, e rischierei pure di dimenticare qualcuno. Quindi, in generale, grazie! Grazie di rendere fantastico questo sport, già di per sé bellissimo Si torna comunque a casa con un titolo italiano sui 1500m alla prima gara indoor della mia vita". Parole che da sole meriterebbero una medaglia e che hanno suscitato anche l'apprezzamento del presidente FIDAL, Alfio Giomi"Enrico è un bravo atleta e un ragazzo in gamba. Questo suo commento non fa che dimostrarlo. Sono felice del fatto che l'atletica proponga esempi di fair-play come il suo".

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