Progetto Talento: 81 ragazzi lanciati verso il fut



Ultimo momento d’incontro del 2006: la conferenza stampa di fine anno del Presidente della Fidal Franco Arese è l’occasione per chiudere un anno importante, il primo della nuova gestione, fondamentale per conoscere lo stato di salute dell’atletica italiana. Prima di presentare il Progetto Talento, candidato ad essere un riferimento per l’immediato futuro, il massimo dirigente ha voluto mettere in luce i chiaroscuri di un anno comunque da ricordare: “L’atletica italiana è malata, ma non è inguaribile. Ci sono segnali importanti, come l’aumento del numero di tesserati di qualcosa come 10 mila unità provenienti non solo dai Master, ma anche da settore giovanile, basti pensare ai 3.149 Esordienti in più. Questo introduce al Progetto Talento, nato con l’esigenza di ridisegnare la mappa dell’attività giovanile. Abbiamo scelto 81 atleti della fascia dei nati tra il 1986 e il 1990, con le aggiunte dei medagliati degli ultimi Europei Juniores. Sono ragazzi che abbiamo identificato sulla base dei risultati ma anche della passione, dell’allenamento che sostengono del tecnico con cui lavorano. Per ogni atleta ci sarà un contributo economico che andrà ripartito per il 50% alla società di appartenenza, per l’altro 50 diviso fra il tecnico e l’atleta, dando a quest’ultimo una gratificazione economica che rappresenti il premio dell’atletica alla sua abnegazione. Il Coni ci ha sostenuto ed aiutato garantendoci il sostegno per il triennio a venire, il Progetto è finalizzato infatti a Pechino 2008. Ogni atleta sarà seguito costantemente dal punto di vista medico, verranno organizzate gare specifiche per loro, verranno individuate anche molteplici occasioni agonistiche all’estero. Da questo gruppo di atleti deve nascere la nuova classe che sosterrà la nazionale per gli anni a venire”. Per il Progetto Talento sono stati stanziati 1.600.000 euro (tra contributo CONI e FIDAL). La gestione dell’iniziativa è affidata ai consiglieri Francesco De Feo e Alberto Cova: “Ogni atleta della fascia 1986-87 – spiega quest’ultimo – avrà 4.000 euro che andranno ripartiti tra società atleta e tecnico, la fascia 1988-90 avrà 3.000 euro. Verranno previsti raduni centralizzati compatibilmente con le esigenze scolastiche, ma gli atleti verranno costantemente monitorati nel loro territorio, supportando il lavoro dei loro tecnici. Ciò non significa che il Progetto si limiti a questi 81 atleti e non ci possano essere nuove entrate: abbiamo sotto osservazione qualcosa come 900 ragazzi, perché non è detto che chi emerge da giovane poi mantenga le aspettative e viceversa. Sia io che Arese nell’attività giovanile non ottenemmo grandi risultati, arrivati poi fra i “grandi”. Il Progetto d’altronde nasce per contrapporsi a quella vera emorragia di ragazzi che abbandonavano nei passaggi fra una categoria e l’altra, speriamo che questa iniziativa possa essere uno stimolo a tenere duro”. Sul Progetto ha voluto dire la sua anche il Direttore Tecnico Nicola Silvaggi: “Quando ho accettato quest’incarico ho detto subito che bisognava spingere sull’attività giovanile, quest’iniziativa è la risposta che cercavamo. Serve a valorizzare i tanti talenti che abbiamo e che abbiamo sempre avuto. Il Progetto è già partito, abbiamo visionato i ragazzi in un maxiraduno a fine ottobre e poi sul posto, dal 2 all’8 gennaio abbiamo in programma un altro incontro nel quale oltre ai normali test procederemo anche a esami più approfonditi, come il controllo del massimo consumo di ossigeno e lattato nel sangue per mezzofondisti e marciatori. La stagione poi proporrà molteplici eventi, dai Mondiali Juniores di Pechino a incontri internazionali per le varie categorie. Noi speriamo che qualcuno di questi cresca rapidamente fino ad essere protagonista già alle prossime Olimpiadi”. Profittando dell’occasione, si è tracciato anche un bilancio della stagione che va a concludersi: “Se guardiamo ai Mondiali di Helsinki – afferma Arese – è stata una parentesi negativa, ma il resto ha regalato soddisfazioni, il che mi rende fiducioso. Per il 2006 mi auguro di vedere un cambiamento di rotta, soprattutto agli Europei di Goteborg, in termini di risultati ma anche di attaccamento alla maglia azzurra: in Coppa Europa a Firenze quell’attaccamento si era visto, a Helsinki meno, certi tipi di atteggiamenti spero non si ripetano più. Non imputo nessuno, siamo tutti noi come atletica che dobbiamo migliorare. D’altronde Helsinki ha smosso le acque, si è tornati a parlare dell’approccio della scuola, del rapporto che l’atletica deve avere con il movimento studentesco. Iniziative sono allo studio, il che mi rende ancor più fiducioso per il futuro. Possiamo risollevare l’atletica italiana che può avere anni gloriosi alle porte: sarà importante far crescere i giovani e portare i campioni già affermati al massimo rendimento nelle occasioni che contano. Se poi uno degli atleti seguiti dal Progetto vincerà una medaglia nel futuro, significa che la nostra scommessa sarà stata vinta”. Gabriele Gentili File allegati:
- GLI ATLETI DEL PROGETTO TALENTO
- TUTTI I MEDAGLIATI AZZURRI NEL 2005
- LA CONFERENZA STAMPA IN VIDEO


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