Piemonte in campo: ''Il piacere di fare atletica''

17 Giugno 2020

Il viaggio nelle regioni più colpite dall’emergenza. Si ricomincia con le sfide a distanza tra società. Parlano i giovani: “Momenti di crisi? Ricordiamoci perché abbiamo iniziato con questo sport…”

di Myriam Scamangas (FIDAL Piemonte)

“Non temete i momenti difficili. Il meglio viene da lì”. Così incitava i suoi studenti la grande scienziata piemontese Rita Levi Montalcini. Lo stesso spirito anima l’atletica piemontese che cerca di uscire dal periodo nero della pandemia Covid-19. I numeri dell’epidemia in Piemonte sono ora in netto miglioramento, la Regione ha posto fine alla fase 1 dell’Unità di Crisi e, pur con tutte le cautele del caso, il peggio sembra passato. Siamo però nella seconda regione in Italia per numero di contagi e c’è stato più di un momento in cui ripartire sembrava improbabile. Ma la difficoltà stimola l’ingegno e anche la fantasia.

Si riaprono i campi sportivi per tutti, non solo per gli atleti di interesse nazionale, e si ritorna sul campo in tutte le province, con più o meno facilità a seconda dei gestori, ma sempre in sicurezza. Come nel resto d’Italia, tanta la gioia nel ritrovarsi con gli amici al campo, dal vivo e non solo più virtualmente, sulle chat o sulle varie piattaforme per le video conferenze. Ma tanta anche la voglia di tornare a gareggiare, quella che tutti gli atleti, non solo i più forti, hanno confidato sui propri profili social. FIDAL Piemonte ha deciso di partire coinvolgendo i giovanissimi, gli atleti delle categorie Ragazzi e Cadetti. È la fascia d’età che al momento risulta esclusa dalle ipotesi di competizione in pista, previste dal primo weekend di luglio. Ma è anche quella che ha più subito, psicologicamente, gli effetti del lockdown, quella più a rischio dispersione per lo sport. Ecco allora prendere vita le sfide virtuali societarie con il motto “Keep the distance, run fast”. Dopo una fase di preselezione, le sfide virtuali vere e proprie si svolgeranno dal 20 al 28 giugno sui rispettivi campi di allenamento. Tempi e misure verranno rilevate dai tecnici di riferimento che stabiliranno con gli atleti il momento della prestazione.

Proprio ai giovanissimi, alcuni azzurrini del mezzofondo piemontese rivolgono parole di incitamento. Pietro Arese, campione italiano di cross U23 nel 2019: “Ai giovanissimi mi sento di dire quello che hanno consigliato a me, e che vale a qualsiasi età: scrivetevi il motivo per cui avete iniziato a fare atletica, quando siete in un momento di crisi andatevelo a rileggere e pensateci su.

Vi aiuterà a ragionare e a capire che se le motivazioni per cui avete sono valide, i momenti difficili, che pure esistono, si possono superare”. Sulla stessa linea di pensiero Pietro Riva, campione europeo juniores dei 10.000 metri nel 2015: “Ai giovani, per trovare lo spunto per ripartire, consiglio di pensare al divertimento che provano correndo e allenandosi con gli amici”. Anna Arnaudo, oro a squadre ai Mondiali di corsa in montagna in Argentina nel 2019: “L’atletica è un’amica che si porta avanti. È come una gara di mezzofondo, si parte in progressione. Anche se perdete questa stagione agonistica, l’atletica non finisce qui”. Michela Cesarò avrebbe dovuto vestire la maglia azzurra ai Campionati Mondiali Universitari di cross di quest’anno, come Arese: “Ai ragazzi più giovani consiglio proprio quello che ho provato su di me: ricominciare per il piacere di farlo e la voglia di fare qualcosa per se stessi”. 

Sulla stessa scia anche Stefano Sottile, l’azzurro del salto in alto che giovedì 25 giugno sarà protagonista della sfida virtuale con Gianmarco Tamberi. “Ho subito accettato l’invito a saltare. Mi è sembrata una cosa carina, un bel segnale che lo sport sta ripartendo”. Altro bel segnale di speranza e di ripartenza anche il fatto che l’evento si terrà su una pista nuova, quella di Giaveno (Torino) fresca di omologazione il 3 giugno. È ripartita anche la corsa su strada, naturalmente soltanto in modo virtuale. Tante le manifestazioni di questo genere, ognuna con la propria formula, che dal mese di maggio hanno tenuto compagnia ai podisti piemontesi. Si riparte, dunque. Ognuno a suo modo. L’importante è rimettere in moto le gambe e la voglia di fare sport. Tutti insieme.

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Al lavoro sul campo di Cuneo (foto FIDAL Piemonte)


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