Pertile e la Mancini tricolori di maratona



Il Campionato Italiano di maratona incorona Ruggero Pertile, a dimostrazione che per una volta si può essere profeti in patria. Il corridore dell'Assindustria si è aggiudicato la prova di Padova trasformatasi per il caldo in una gara a eliminazione. La prima parte di gara era stata pienamente rispondente alle aspettative della vigilia, con l'ottimo lavoro fatto dalle lepri, Carosi in primis, che aveva portato il gruppo di testa a transitare poco sotto 1h05. Di quel gruppo sin dall'inizio aveva scelto di non fare parte Giacomo Leone, il portacolori delle Fiamme Oro che si è sacrificato in una corsa tutta solitaria valutando troppo veloce il ritmo dei primi. Al 21. km la prima defezione, quella di Sergio Chiesa costretto al ritiro per un risentimento all'anca sinistra. Intanto Leone rimaneva a 200 metri dai primi e cominciava a raccogliere i resti del gruppetto di testa, sempre più assottigliato. Anche Bennici cedeva di schianto, così Pertile ne approfittava e prima del 30. km staccava il rivale keniano Serem per involarsi tutto solo: a quel punto viaggiava sotto il suo personale con la concreta possibilità di scendere sotto le 2h10, ma il caldo spegneva le sue velleità e il suo allenatore Magnani, al suo fianco in moto gli consigliava prudenza: "Correva da 2h09:40 ma stava andando incontro a un possibile crollo con il caldo che faceva. Doveva pensare alla vittoria e così ha fatto, in una giornata del genere il tempo non conta". Pertile ha chiuso in 2h11:17 conquistando così la sua prima maglia tricolore e ponendo una seria candidatura per il biglietto per gli Europei di Goteborg. Candidatura che a questo punto può vantare anche il redivido Giacomo Leone, terzo in 2h12:59 dopo una corsa decisamente difficile che però ci restituisce un grande specialista un po' appannato nelle ultime stagioni. Nella prova femminile tutta la prima parte era stata dominata da Gloria Marconi, partita con la solita baldanza: nel primo quarto di gara le proiezioni la davano con un tempo finale intorno alle 2h27, oltretutto correndo in mezzo a un buon gruppo di accompagnatori. Ma col passare dei chilometri la sua azione si è fatta pesante, alla mezza maratona era già sopra 1h15, poi visto che le cose andavano peggiorando ha scelto la via del ritiro. Strada spianata quindi per la marchigiana Marcella Mancini, che dopo tanta gavetta e la conquista della sua prima maglia azzurra lo scorso anno ai Mondiali di mezza maratona si è presa la massima soddisfazione anche sulla distanza più classica dei 42,195 km, chiudendo in 2h34:51, un titolo italiano che dovrebbe valerle la convocazione per gli Europei. Alle sue spalle la campionessa uscente Iozzia, staccata di quasi un minuto e mezzo dopo aver corso sempre a breve distanza dalla rivale. Padova chiude i battenti di una maratona decisamente appassionante e ben allestita, con tanta gente nei paesi ad applaudire il passaggio di tutti i corridori, e qualche indicazione in più sullo stato di salute della maratona italiana, che purtroppo è sempre più in là con gli anni (9 arrivati dei primi 10 sono oltre i 30 anni, l'unico al di sotto è il keniano Serem...). Gabriele Gentili RISULTATI Uomini: 1. Ruggero Pertile (Assindustria) 2h11:17; 2. Henry Serem (Ken/Nike) 2h12:36; 3. Giacomo Leone (FF.OO.) 2h12:59; 4. Ahmed Nasef (Mar/Ginn.Monzese) 2h14:50; 5. Francesco Bennici (Carabinieri) 2h16:18; 6. Abdelhadi El Hachimi (Mar/Athletic Team) 2h17:31; 7. Pavel Novak (Cze) 2h17:48; 8. Reinhard Harrasser (Ssv Bruneck) 2h18:01; 9. Paolo Battelli (Corradini Excelsior) 2h19:37; 10. Claudio Cavalli (Avis Castel S.Pietro) 2h27:44. Donne: 1. Marcella Mancini (Runner Team 99) 2h34:51; 2. Ivana Iozzia (Corradini Excelsior) 2h36:15; 3. Romina Sedoni (Prosport Ferrara) 2h40:18; 4. Giuseppina Menna (Runner Team 99) 2h43:44; 5. Renata Antropik (Pol) 2h46:17. Nella foto: il vincitore Ruggero Pertile (archivio Fidal)


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