Padova Tamberi vince a 2,30, Fraser 10.98

06 Settembre 2015

L'azzurro protagonista sulla pedana patavina, dove attacca anche i 2,34. La giamaicana pluricampionessa olimpica e mondiale sui 100 stampa il record del meeting. Giordano Benedetti sfiora la vittoria negli 800 in 1:46.35.

Shelly-Ann Fraser-Pryce. E’ la pluri campionessa Olimpica e Mondiale, reduce dal bis 100-4x100 nella rassegna iridata di Pechino, a conquistarsi la copertina del XXIX Meeting Città di Padova - Atletica Mondiale. La giamaicana, che per diversi mesi all’anno si allena nella vicina Lignano, sulla pista dell’Euganeo di certo non si accontenta di fare presenza: nonostante il vento contrario, stampa un fiammante 10.98 (-0.8) nei 100 metri, record del meeting. L’accelerazione di Fraser-Pryce scava un abisso con le avversarie, relegate a oltre quattro decimi: seconda è la brasiliana Rosangela Santos (11.42), terza la statunitense Shalonda Solomon (11.50), con Irene Siragusa (Esercito) a 11.97. Velocissimi anche i 100 metri maschili, che registrano un altro record della manifestazione grazie a Femi Ogunode, oggi al traguardo in 10.07 (-1.1) davanti a Mike Rodgers (10.12) e Nesta Carter (10.34).

Sulla pedana del salto in alto, il primatista italiano Gianmarco Tamberi (Fiamme Gialle) si ritrova ben presto da solo, ma riesce comunque a trovare energie e motivazioni per salire a quote di tutto rispetto. Il marchigiano vince la gara alla misura d’entrata, i 2,20 superati alla prima prova. Valica 2,25 alla seconda e 2,30 alla terza, attaccando poi i 2,34. I tre tentativi del 23enne, ottavo ai Mondiali di Pechino, non sono affatto velleitari.

Padova regala di nuovo emozioni a Giordano Benedetti (Fiamme Gialle), che dopo la vittoria dello scorso anno sfiora il bis sugli 800 davanti alla gremita tribuna patavina: la volata finale è brillante, ma forse tardiva, e non gli permette di superare al fotofinish il compatto burundiano Antoine Gameke, vincitore in 1:46.33, solo due centesimi meglio del trentino.

Restando al mezzofondo, Margherita Magnani affronta i 1500 in scia al terzetto delle migliori, provando a resistere all’allungo di Mercy Cherono a 300 metri dalla fine: a spuntarla è però la canadese Sheila Reid, al traguardo in 4:06.97 (per lei è il miglior crono dell’anno) davanti a Viola Lagat (4:07.23) e Cherono (4:07.40).  Quarto posto in un buon 4:08.76 per la finanziera di Cesena. In una delle prime gare da cittadina italiana, e dopo la maternità, corre gli 800 in 2:03.99 Yusneisni Santiusti Caballero (CUS Pisa Atletica Cascina) quarta nella gara vinta da Francine Niyonsaba in un bel 1:59.62. Sui 400 si fa notare il 45.99 del trinidegno Renny Quow (47.66 per il finanziere Davide Re), mentre i 100 hs vedono la vittoria del serbo Milan Ristia in 13.93 davanti a Thomas Martinot Lagarde (fratello di Pascal) a 13.96 e all’azzurro Hassane Fofana (Fiamme Oro) a 14.03 (-1.6).

Le gare paralimpiche hanno avuto come protagonisti alcuni degli atleti di punta della Nazionale italiana: la portacolori delle Fiamme Gialle Martina Caironi, primatista mondiale T42, e Oxana Corso, doppio argento paralimpico e continentale T35,  hanno lottato contro il forte vento contrario (-3.2) per concludere i 100 metri femminili a categorie accorpate, rispettivamente con il crono di 15.43 e 15.96. Tra gli uomini, buona prova di 15.08 per il velocista T43 Luca Campeotto (Atletica 2000). Allo Stadio Euganeo c’era anche Giacomo Poli (Atletico H) che si è presentato in pedana nel lancio del giavellotto in cerca dei 45 metri, misura utile per la qualificazione ai Mondiali IPC di Doha del prossimo ottobre. Il primatista italiano F44 (44.22) si è dovuto arrendere a 39.35, ma si rimetterà subito in gioco mercoledì 9 settembre a Casalmaggiore per strappare quei 78 centrimetri che gli servono per centrare l’obiettivo.

RISULTATI/Results

(da comunicati stampa organizzatori e FISPES)



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