Novi Sad, due azzurri sulla scia dei fenomeni



Dopo le qualificazioni in mattinata di Elena Vallortigara nell'alto e di Marcello Palazzo nell'asta, la sessione pomeridiana ha visto la straordinaria impresa del francese Christophe Lemaitre nella finale dei 100 metri: 10"04, nuovo record europeo, 2/100 meglio di Dwain Chambers a Lubiana '97. L'azero Guliyev, leader stagionale fino alla vigilia, viene eclissato dal transalpino nonostante un fantastico 10"16. Bravi i due azzurri Rosichini e Obou, rispettivamente 5° e 6° in una finale stellare. Lemaitre, campione del mondo in carica sui 200 metri juniores, non si è presentato al via sulla distanza doppia.

VALERIO E DELMAS CON ONORE - Contro questi due fenomeni c'era poco da fare: Lemaitre e Guliyev hanno rispettato in pieno il favore del pronostico e poco importa che alla fine l'ordine d'arrivo dei 100 metri abbia fornito una lettura inversa rispetto alle liste stagionali pre-Novi Sad. In realtà il neo primatista europeo ha dimostrato miglior condizione in tutti e tre i turni di questi Europei: è un successore più che degno di Dwain Chambers (10"06 a Lubiana '97), che all'epoca fece parlare di sè per la tinta aurea che aveva dato alla sua capigliatura, non per le storiacce di doping che lo hanno coinvolto più di recente. Per il bronzo, forse, si pensava di poter lottare: ma non è bastato ai due azzurri Rosichini ed Obou aver corso sui loro migliori livelli cronometrici. Rosichini si è ripetuto sui tempi di Rieti, Obou è stato la rivelazione di questi Campionati. Il pisano non correrà la staffetta, che nel raduno di Schio è stata schierata con la formazione Tumi-Marani-Basciani-Rosichini: il romano invece cercherà una medaglia con i colleghi del quartetto veloce. L'unico rammarico di una splendida affermazione collettiva dei nostri sprinter emergenti è quello di non aver portato in finale anche Francesco Basciani, beffato proprio sul traguardo della semifinale per appena 2/1000 dal britannico Galliers (10"714 contro 10"716).

ANDREA E JEUDI FUORI DAGLI OTTO - Ci hanno provato col terzo salto, quello che ieri aveva regalato ad entrambi la certezza di entrare nella finale del triplo: ma Andrea Chiari e Jeudi Brito hanno mancato per una questione di centimetri la possibilità di saltare ancora con i primi otto d'Europa. Azzurri poco reattivi, almeno questa l'impressione: forse anche un po' appagati dal traguardo raggiunto e Brito è andato in pedana con un tallone dolorante. Ma per farsi spazio serviva qualcosa in più: ciò che ha animato il turco Askin Karaca il quale, dopo aver tolto dalla finale (con due nulli sul groppone ...) il nostro Chiari, è andato ad agguantare addirittura l'argento migliorandosi al sesto ed ultimo turno di quasi mezzo metro.

VALENTINA DETERMINATA - In una finale dei 400 metri dai contenuti complessivi forse un po' deludenti, l'azzurra Valentina Zappa è stata tra le protagoniste più determinate: tutt'altro che soddisfatta per la qualificazione e il netto primato personale in batteria, la lombarda ha corso in linea con un sorprendente 5° posto finale in pratica fino ai 20 metri conclusivi. Un piccolo cedimento, anche comprensibile, l'ha poi relegata al 7° posto: ma il suo 54"65 è comunque inferiore al tempo d'iscrizione. Dopo la bella e sfortunata esibizione di due anni fa nei Mondiali allieve di Ostrava e una stagione di sostanziale impasse, questa trasferta in Serbia ci regala un'atleta di grande affidamento sotto il profilo agonistico ed in piena crescita.

DUECENTISTI AVANTI TUTTA - Nelle batterie dei 200 metri si presentano dapprima ai blocchi le ragazze: la coppia dell'Italgest Gamba-Maffioletti passa il turno senza eccessivi patemi. Anche se Marta, in un momento di condizione non eccezionale, deve far ricorso al ripescaggio: buona fino a metà rettilineo, perde un po' i piedi nel finale. Più convinta Laura Gamba, sia pure con rivali più abbordabili della compagna di squadra: ed in ogni caso con il nuovo personale (24"36). Ma, ovviamente, in casa Italia l'attesa più grande era per l'esibizione di Diego Marani: soprattutto dopo la rinuncia di Lemaitre alla doppia distanza dopo l'oro sui 100 metri. Il mantovano ha corso veloce, ma certamente non bene: ottima la partenza, rispetto ai suoi precedenti, ma è sembrato poi controllare in modo quasi ossessivo gli avversari - che poco avevano da opporgli - anzichè distendersi sul rettilineo. Ragazzo forte e dotato, Diego: eppure traspare dalla sua azione una certa immaturità, almeno per queste scene. Da quanto visto oggi, i giochi per il podio (soprattutto per il bronzo ...) sono apertissimi: ma l'esperienza - in finale servirà, eccome - non si inventa. Lorenzo Valentini, dal canto suo, ottiene l'obiettivo di andare avanti: deve ricorrere al ripescaggio solo perchè la sua è la batteria dai valori complessivamente più compatti.

LUNGO INCANDESCENTE, DECATLETI STRUGGENTI - Mentre si preparano i decatleti per la loro ultima fatica, sulla pedana del lungo si consuma un'incandescente finale: quella che l'intera città di Novi Sad, forse tutta la Serbia aspettava.
Ed invece la campionessa mondiale di Bydgoszcz, Ivana Spanovic, trova sulla sua strada quello che non si aspetta, una Darya Klishina ispiratissima: 6.80 per la russa, record dei Campionati, lontano come nè la Drechsler (allora Daute) nè la May - anche loro tra le vincitrici del passato - seppero arrivare.
I due azzurri dei multipli si aiutano in un 1500 dai contorni emotivi struggenti: ed è bello pensare che Stefano Combi stia tirando Michele Calvi verso il nuovo record italiano di categoria, quello che gli ha tolto un mese fa a Grosseto. Il reggiano lo fallisce per appena 10 punti, eppure non ha proprio nulla da rimproverarsi: arriva stremato, come tutti i colleghi (23 al traguardo, sui 28 partiti ieri mattina). La scena finale meriterebbe lo scatto di un maestro della fotografia, con tutti i ragazzi - medaglie comprese - che si abbandonano a terra senza più energie appena oltre la linea d'arrivo e si congratulano l'un l'altro ad altezza pista. Poi si rialzano tutti in piedi e fanno un lento giro di campo, assaporando i meritati applausi della tribuna: come dice la pubblicità, sono cose che non hanno prezzo.

Raul Leoni

FINALI E RISULTATI DEGLI AZZURRI

UOMINI
100m finale: (+0.2) 1.Lemaitre FRA 10"04 EJR, 2.Guliyev AZE 10"16, 3.Ayanful GBR 10"37, 5.VALERIO ROSICHINI 10"54, 6.DELMAS OBOU 10"55
200m batterie: (6)b1 Lorenzo Valentini 21"60 (+0.5, qual.), (1)b2 Diego Marani 21"04 (+0.9, qual.)
400m finale: 1.Clarke GBR 45"59, 2.Jaros POL 46"75, 3.Persent GBR 46"82
3000st batterie: (10)b1 Andrea Scoleri 9'16"58 (17°, elim.), (10)b2 Maurizio Tavella 9'25"35 (22°, elim.)
110hs batterie: (5)b3 Giovanni Mantovani 14"37 (-1.3, 20° elim.), (6)b4 Luca Sergi 14"43 (+1.1, 23° elim.)
400hs: (6)b2 Manuel Cargnelli 54"56 (21° elim.), (5)b3 Cesare De Mezza 53"87 (25° elim.)
Asta qualificazioni: 12Q Marcello Palazzo 4.85 (qual.), 15Q= Claudio Stecchi 4.70 (elim.)
Triplo finale: 1.Fyodorov RUS 16.67 (+2.7), 2.Karaca TUR 16.10 (+0.9), 3,Kovalovs LAT 16.03 (+1.2), 9.ANDREA CHIARI 15.42 (+1.0), 10.JEUDI BRITO 15.36 (+0.9)
Disco finale: 1.Nesterenko UKR 65.73, 2.Wolf GER 63.02, 3.Premeru CRO 60.98
Decathlon finale: 1.Van der Plaetsen BEL 7.769, 2.Olson SWE 7.734, 3.Kazmirek GER 7.639, 11.MICHELE CALVI 7.179 (11"07/-1.2, 6.94 PB/+0.3, 13.74, 1.86, 50"98 PB - 14"21 PB/-0.9, 42.39 PB, 4.00, 47.66, 5'03"14), 21.STEFANO COMBI 6.747 (11"28/-1.2, 7.21 PB/+2.5, 12.04, 1.74, 50"02 PB - 14"95/-2.0, 32.28, 4.00 PB, 47.33, 5'01"23)

DONNE

100m finale: (+1.0) 1.Kwadwo GER 11"42, 2.Akinyemi NOR 11"47, 3.Ograzeanu ROM 11"47
200m batterie: (3)b1 Laura Gamba 24"36 PB (+0.8, qual.), (4)b2 Marta Maffioletti 24"57 (+0.3, qual.)
400m finale: 1.Baraley UKR 52"80, 2.Gafiyatullina RUS 53"51, 3.Hjelmer SWE 54"01, 7.VALENTINA ZAPPA 54"65
Alto qualificazioni: 1Q Elena Vallortigara 1.80 (qual.), 16Q Enrica Cipolloni 1.73 (elim.)
Lungo finale: 1.Klishina RUS 6.80 (+0.3), 2.Spanovic SRB 6.71 (-0.1), 3.Jagaciak POL 6.29 (+1.0)
Martello finale: 1.Perie ROM 68.59, 2.Ozorai HUN 63.70, 3.Hitchon GBR 63.18

 

GLI AZZURRI NELLA TERZA GIORNATA

(ore 10.05) Marcia 10km finale: Riccardo Macchia, Vito Di Bari e Vincenzo Taliano; (ore 11.00) Lungo qualificazioni: Lorenzo Crosio e Paolo Catallo; (ore 11.55) 4x400m batterie: Italia (Andrea Daminelli-Francesco Cappellin-Alessandro Pedrazzoli-Francesco Ravasio); (ore 15.00) 400hs batterie (semifinali): Ilaria Vitale; (ore 15.30) 200m semifinali: Marta Maffioletti e Laura Gamba; (ore 15.40 e 17.05) Martello qualificazioni: Simone Falloni e Gian Lorenzo Ferretti; (ore 15.45) 200m semifinali: Diego Marani e Lorenzo Valentini; (ore 17.00) Alto finale: Lorenzo Biaggi; (ore 17.25) 3000st finale: Valeria Roffino; (ore 17.50) 200m finale: ev. Marta Maffioletti e Laura Gamba; (ore 18.10) 200m finale: ev. Diego Marani e Lorenzo Valentini; (ore 18.50) 3000m finale: Giulia Viola; (ore 18.50) Giavellotto finale: Gianluca Tamberi.

nella foto (Giancarlo Colombo per Omega/fidal): Michele Calvi, protagonista con Stefano Combi del decathlon di Novi Sad.

File allegati:
- I RISULTATI COMPLETI
- LA FOTOGALLERY DEI CAMPIONATI
- LE SCHEDE DEGLI AZZURRI



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