Montagna: il Grand Prix raddoppia a Casto

11 Maggio 2018

Al Trofeo Nasego, sabato 12 e domenica 13 maggio in provincia di Brescia, scattano due trofei di specialità: Vertical Cup e Mountain Classic Cup

Un doppio appuntamento di corsa in montagna a Casto (Brescia) anche quest’anno, con un weekend di gare inserite nell’EOLO FIDAL Mountain and Trail Grand Prix. Sabato 12 e domenica 13 maggio sui sentieri del Savallese tornano infatti Vertical Nasego e Trofeo Nasego, che danno il via rispettivamente alla Vertical Cup e alla Mountain Classic Cup del circuito nazionale dedicato alla corsa in ambiente naturale. L’edizione 2018 segna un una nuova partenza per la manifestazione, dopo le rassegne tricolori delle ultime due stagioni, su percorsi ormai rodati e di alto profilo sia tecnico che scenografico. Ad accomunare le gare c’è il passaggio spettacolare in quota tra la Corna di Savallo e il Rifugio Nasego, alla scoperta di questo angolo delle Prealpi bresciane.

VERTICAL NASEGO - Sabato mattina dalle ore 10 si corre il Vertical Nasego, per 3,7 km di lunghezza e 1000 metri di dislivello positivo, dal centro di Casto alla Corna di Savallo. Al femminile i riflettori sono su un’ospite internazionale determinata a fare bene: è la stella romena Denisa Dragomir che nel suo mirino ha la combinata e dovrà vedersela con specialiste del calibro di Elisa Compagnoni (Atl. Alta Valtellina), Samantha Galassi (La Recastello) e Arianna Oregioni (La Recastello). In dubbio per problemi fisici Antonella Confortola (Marathon Club Imperia), qui terza nel 2016. Nella gara maschile atteso Patrick Facchini (Valchiese) che ha vinto nell’ultima edizione e invece due anni fa era stato secondo dietro a Nicola Pedergnana (Atl. Clarina Trento), altro possibile protagonista come il veterano e fuoriclasse Emanuele Manzi (Us Malonno), presenza fissa nella top ten della gara, e il giovane Henri Aymonod (Corrintime) che sul vertical ha già dimostrato le sue qualità. Ma non è finita, i gemelli Martin e Bernard Dematteis (Corrintime) rispondono presente anche al sabato, per non parlare di quello che è forse l’avversario in questo momento più pericoloso per Facchini, ovvero l’altoatesino Hannes Perkmann (Sportler). Ma inoltre potrebbe essere in gara lo skyrunner Fabio Bazzana (Ga Vertovese), atleta che si esalta sui terreni impegnativi. Spettacolo quindi che non mancherà ma la sfida è per tutti: il tracciato del Vertical Nasego è stato inserito dal Comune di Casto tra i percorsi escursionistici della zona ed è segnato tutto l’anno. Quasi un centinaio di atleti provenienti da tutta Italia si confronteranno quindi con il principale obiettivo di raggiungere la vetta e fregiarsi del titolo di finisher. Dopo le premiazioni, al centro sportivo di Famea, via ai festeggiamenti per un sabato sera dedicato ai Gemelli Dematteis che raccontano il record del Monviso dopo aver brindato con tifosi e amici in un happy hour dalle 20 alle 21 e in questa occasione saliranno sul palco per la presentazione anche gli atleti élite della gara regina dell’indomani.

LE DONNE DEL TROFEO NASEGO - La detentrice del titolo e punta della squadra azzurra Alice Gaggi (La Recastello) apre la parata di stelle. All’attacco della valtellinese iridata 2013 e vicecampione europea 2016 saranno in tante: Denisa Dragomir bissa dopo il vertical e non nasconde velleità di vittoria su una gara dal percorso muscolare, anche perché la romena da anni fa incetta di successi nelle skyrace più famose del nord Italia, dal Giir di Mont alla Trentapassi, dalla 4 luglio alla Resegup. Per lei parla chiaro il bronzo mondiale della scorsa stagione a Premana.

Ci sarà poi l’esperienza internazionale della francese Celine Lafaye, recente vincitrice del Valtellina Wine Trail, ci saranno tutta la potenza e la grinta di Barbara Bani (Freezone), recente trionfatrice del Valbregaglia Trail e più volte azzurra che difende il terzo posto del 2017, ci sarà il talento di Arianna Oregioni (La Recastello) anche lei al raddoppio dopo il vertical così come Samantha Galassi (La Recastello) ed Elisa Compagnoni (Alta Valtellina), su una distanza a lei poco abituale per un bel segnale di voglia di mettersi in gioco. Attesa inoltre la britannica Sarah Tunstall, una delle top al mondo in questo momento: nel 2017 è stata argento europeo e bronzo iridato. Per chiudere in bellezza, la campionessa del mondo in carica di corsa in montagna, la keniana Lucy Wambui Murigi, oro a Premana ma anche due volte regina della Sierre Zinal, 1h10:52 di record personale sulla mezza maratona.

TROFEO NASEGO: GLI UOMINI - Nella gara maschile manca un vero favorito con un lotto di almeno cinque atleti che possono ambire alla vittoria finale. Si parte con un contingente africano tutto da scoprire, quello rappresentato dai garretti esplosivi del ruandese Jean-Baptiste Simukeka (Gs Orecchiella Garfagnana) e del keniano Andrew Kwemoi Mangata (International Security Service) che è al battesimo in montagna. Quest’anno Bernard Dematteis e il gemello Martin (Corrintime) arrivano al Trofeo Nasego con uno spirito molto diverso dagli anni passati, quando gli obiettivi erano altri, e corrono ambedue per la vittoria, cosi come un conto aperto con la gara ce l’ha il bellunese Luca Cagnati (Atl. Valli Bergamasche) che nell’ultima edizione qui incappò in una giornata nera. Mine vaganti sparse ovunque rispondono ai nomi dell’orobico Fabio Bazzana (Ga Vertovese) che potrebbe sfruttare la seconda parte del percorso (quella che dopo aver fatto sfogare gli atleti su facili strade sterrate saliscendi presenta il conto della scalata al Rifugio Nasego e della tecnica discesa su Famea), del valdostano Henri Aymonod (Corrintime), del britannico Ben Riddell, del lecchese Davide Invernizzi (Team Pasturo), vincitore del Giir di Mont open nel 2017, e dei bresciani e valsabbini Alessandro Rambaldini (Atl. Valli Bergamasche) e Marco Zanoni (Gp Pellegrinelli) che davanti alla loro gente non si tireranno indietro pur mantenendo fisso l’obiettivo sulla rassegna tricolore e prova di selezione per la Nazionale lunghe distanze, in programma a Paratico tra una settimana. Poi ci saranno Julien Rancon, capitano della Nazionale francese campione d’Europa in carica, Emanuele Manzi (Us Malonno), quinto lo scorso anno e campione italiano di trail corto, e l’austriaco naturalizzato Isaac Toroitich Kosgei, triplo vincitore della grande classica elvetica Thyon-Dixence e della Grossglockner Berglauf. Il tracciato è di 21,420 con ben 1336 metri di dislivello positivo. Il via sarà dato domenica alle ore 9.30 con partenza da Casto e arrivo presso il Centro Sportivo Abcf Comero, a seguire ci sarà anche la partenza della gara non competitiva di 12 km circa.

(da comunicato stampa Organizzatori)

EOLO FIDAL MOUNTAIN AND TRAIL GRAND PRIX 2018: IL CALENDARIO

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