Mondo, sette giorni all'estero

04 Febbraio 2013

Botta e risposta tra Dmitrik (2,36) e Barshim (2,37). Primati junior nei 600 e 3000 uomini e nel pentathlon.

di FIDAL

Mosca, Barshim sale a 2,37

Giro d'orizzonte sulle principali gare delle riunioni europee e USA del fine settimana non "toccate" dalla partecipazione di atleti italiani. Iniziamo dal Russian Winter di Mosca, che ha proposto ottimi risultati tra cui spicca il 2,37 di Mutaz Barshim (con progressione immacolata a tre errori a 2,40) nel salto in alto. Il qataregno (2,39 la scorsa estate) si è ripreso la leadership mondiale stagionale, toltagli 24 ore prima dal russo Dmitrik, che nella gara di alto di Arnstadt si era migliorato fino a 2,36. A Mosca anche una miglior prestazione mondiale junior realizzata dall'etiope Mohamed Aman sui 600 metri, che in 1'15"60 ha mancato di circa mezzo secondo il limite del tedesco Motchebon, ma migliorato quello under 20 di un secondo e tre decimi!

Non è passato inosservato, in una seconda derie dei 600 metri, l'ottimo 1'15"63 del francese 20enne Bosse, primato nazionale e miglior prestazione europea under 23 sulla distanza (precedente 1'15"77 di Donato Sabia). Altro da Mosca: bella gara di asta femminile con la britannica Bleasdale a 4,75 sulla campionessa mondiale Murer (4,65) e la medagliata iridata cubana Silva (anche lei 4,65). Infine, Klishina ancora dietro la Kucherenko nel lungo (6,83 contro 6,80), 2'36"84 dell'ucraina Shevchenko sui 1000 metri, 6"57 del sempiterno Kim Collins (che infligge mezzo metro a Dwain Chambers), un ottimo 1500 uomini in cui il kenyano Birgen, in 3'35"25, ha avuto a fatica la meglio sull'etiope Wote (3'35"31), e due buone gare di ostacoli dominate dai russi (7"59 di Shabanov e 7"93 della Kondakova).

Aste di guerra

Il tedesco Björn Otto (argento olimpico e ultimo arrivato tra i "seimetristi"), ha esordito a Cottbus con 5,90, poi ha perso contro Lavillenie a Karlsruhe, pur giocandosi la possibilità della vittoria fino all'ultimo salto a 5,83. In settimana anche il record greco di Filippidis (5,83 a Linz, seguito da un 5,70 sempre in Austria), e il primato nazionale giapponese del 21enne Yamamoto, che a Osaka è salito a 5,71.

Sul fronte femminile, a parte la gara di Mosca e il 4,76 della Suhr a Boston, da segnalare il 4,60 dell'americana Hutson nell'Indiana.

Pesi massimi

Le gittate del peso si allungano: in settimana ha acceso la miccia il serbo Kolasinac (20,44 a Novi Sad), poi è arrivato il 20,84 dello statunitense Roberts e, sabato, il mondiale stagionale ottenuto dal campione del mondo Whiting (21,59 in Pennsylvanya). Donne: è il momento della tedesca Schwanitz, che dopo il brillante esordio di Nordhausen ha messo la firma sulla vittoria anche a Sassnitz (19,58), Linz (19,58) e Rochlitz (19,20). Debutto per la russa Kolodko, argento olimpico, che a Irkutsk ha lanciato a 18,23.

Menkov 8,22

Il bronzo mondiale indoor di salto in lungo Aleksandr Menkov ha esordito con 8,22, la miglior misura del 2013, ottenuta due volte nella stessa gara. Miglior prestazione europea stagionale per il britannico Andy Pozzi sui 60 ostacoli, che ha corso in 7"58 a Birmingham. Nello stesso meeting, mondiale stagionale sui 200 femminili della Adeoye (22"98). 400 metri: da segnalare il 46"22 di Richard Strachan (sempre a Birmingham) e il 52"18 della ceca Hejnova in Lussemburgo.

Junior all'arrembaggio

Primati: la 18enne belga di origini senegalesi Nafissatou Thiam ha stabilito il record mondiale junior nel pentathlon a Gand, totalizzando 4.558 punti, migliorandosi largamente in tutte le specialità tranne il salto in alto. La Thiam ha migliorato di 23 punti il precedente limite, che apparteneva a Carolina Klüft. A proposito di giovanissimi, l'appena 15enne svedesina Ekelund si è migliorata ancora con 23"52 sui 200, a una settimana da un già sorprendente 23"69. Compirà 16 anni l'8 marzo, lo stesso giorno in cui Alessia Trost ne festeggerà 20.

Boston: etiopi ammazzasette

L'Africa vola nel New Balance Indoor Grand Prix di Boston: nelle gare di mezzofondo vittorie di Tirunesh Dibaba sulle due miglia in 9'13"17 (ma senza avversarie di cui preoccuparsi) e di Hagos Gebrehiwot, che sui 3000 ha stabilito il record mondiale junior in 7'32"87.

Quest'ultimo ha sconfitto Galen Rupp (7'33"67, primato personale), che sta vivendo un picco di forma eccellente da tre settimane.

La specialità, nel fine settimana, ha offerto anche la gran gara di Karlsruhe, dove il 38enne Bernard Lagat ha stravinto in 7'34"71 il confronto con Alamirew (7'38"57) e Choge (solo quinto in 7'48"64). Per tornare a Boston, 4,76 di Jenn Suhr nell'asta (debutto otto giorni fa con 4.63 in Ohio), e consueto clamore mediatico USA per la nuova folgorante esibizione della ragazzina Mary Cain (16 anni), che ha disintegrato i limiti high school indoor delle due miglia (dove ha chiuso terza a 25 secondi dalla Dibaba) e, di passaggio, dei 3000 (dove ha stabilito anche il record nazionale junior).

Pista e cross USA

A New York buone cose da Robert Andrews, che ha sfiorato di quattro centesimi il record nazionale dei 1000 metri in 2'17"90, e dagli ostacoli con Brianna Rollins (7"93, e anche 23"22 sui 200) e Spencer Adams (7"59). Dopo la batosta patìta dalla tedesca Sailer, Carmelita Jeter è tornata negli States e ha vinto un 60 a Albuquerque in 7"18. Esordio bruttino di Jason Richardson, che in batteria e in finale non è riuscito a scollarsi dagli otto secondi nei 60 ostacoli. Nell'alto, 2,34 di Dusty Jonas in Nebraska. Sempre in USA, i campionati nazionali di cross a St.Louis: il giovane Chris Derrick ha vinto il titolo maschile sui 12 km davanti a Ritzenhein e Tegenkamp, mentre la favorita Shalane Flanagan ha avuto vita facile imponendosi su Kim Conley e sulla veterana Deena Kastor.

Strada: Tiki Gelana vince in Giappone

La campionessa olimpica di maratona Tiki Gelana si è imposta nella mezza maratona di Marugame in 1h08"53, alla fine di un bel confronto con la neozelandese Kim Smith, seconda in 1h09'00" dopo aver temporaneamente ripreso e superato la Gelana nella seconda parte della gara. Nella corsa maschile affermazione in 1h00'56" di Collis Birmingham, l'altissimo mezzofondista australiano, che ha preceduto di circa 20 secondi l'esordiente kenyano Omwamba (solo ottavo Abel Kirui, argento olimpico di maratona e due titoli mondiali nel carnet).

In un altro evento nipponico, la Mainichi Marathon di Beppu-Oita, il favorito Yuki Kawauchi ha migliorato record personale e della corsa in 2h08'15" (precedente 2h08'30" del sudafricano Gert Thys nel 1996). Secondo, l'altro giapponese Kentaro Nakamoto in 2h08'35". Dalla scorsa settimana recuperiamo l'esito della maratona di Marrakech, andata nel tempo-record di 2h06'35" al kenyano Stephen Tum. Infine, il campione olimpici di maratona Stephen Kiprotich (Uganda) è tornato a gareggiare nella mezza maratona spagnola di Granollers, vinta in 1h01'15" con tre secondi di distacco sullo spagnolo Castillejo.



Condividi con
Seguici su: