Mondo: la domenica da record delle strade

07 Aprile 2019

I primati stabiliti oggi a Milano e Roma duettano con quelli di Rotterdam, Daegu, Vienna, Hannover, Berlino, Istanbul. Una domenica di grandi sfide, con un lungo elenco di record delle corse.

di Marco Buccellato

Una domenica da ricordare, costellata di record delle corse, all'estero così come a Milano e Roma. Un effetto domino regalato dalla straordinaria mattinata di oggi con i nuovi record maschili di Rotterdam e Daegu e quelli femminili a Vienna e Hannover. Un concentrato di sfide e risultati per aprire in grande stile il ciclo di maratone primaverili che la prossima domenica proseguirà con la 42km di Parigi e quella di Linz, il giorno dopo con la super-classica di Boston, più avanti con il top di Londra, e ancora Amburgo e Praga. In questo quadro l'Europa ha archiviato prestazioni di vertice che hanno terremotato le prime posizioni delle liste continentali di sempre, sia sui 42km che sulla mezza distanza.

EUROFLASHES - A Rotterdam colpo doppio di europei di origini africane. Il turco Kaan Kigen Özbilen (da keniano Michael Kipruto Kigen) è ora il secondo performer europeo di sempre in 2h05:27, e l'olandese Abdi Nageeye il quarto in 2h06:17. Menzione anche per il campione europeo Koen Naert, sceso a 2h07:39. Nelle mezze maratone femminili, in 24 ore, arrivano la seconda e la terza prestazione assoluta. Il tentativo di primato del mondo di Sifan Hassan è andato fallito, ma l'olandese ha archiviato, con il successo di Berlino in 1h05:45, la seconda prestazione di sempre per una atleta europea. La 26enne nata in Etiopia ma emigrata in tenera età in Olanda, campionessa d'Europa dei 5000 e iridata indoor sui 1500 a Portland, ha perso di vista l'obiettivo del record mondiale già a tre quarti di gara, transitando in 46:33 (con due minuti di vantaggio sulla seconda), laddove a Copenhagen, quando stabilì il primato europeo, fu cronometrata in 46:09.

ASSE PRAGA-BERLINO - L'1h05:45 della Hassan a Berlino duetta con l'altro grande crono ottenuto da una specialista europea 24 ore prima a Praga, l'israeliana di origini keniane Lonah Chemtai Salpeter, al secondo primato nazionale di fila dopo quello centrato alla Roma-Ostia. Per la Salpeter un 1h06:09 che ne fa la seconda performer di sempre in Europa. Successo enorme di pubblico in entrambe le gare, con Berlino che archivia oltre 35mila partenti da 116 differenti paesi del mondo.

CLOSE FINISH - Sia a Berlino che a Praga, incontri ravvicinati all'arrivo nelle gare maschili. Prestazioni eccellenti in boemia con i primi tre non lontani dal muro dei 59 minuti, Bernard Kimeli 59:07 (al bis dopo il successo dello scorso anno), Felix Kibitok 59:08 e Stephen Kiprop 59:20 (personale per i primi due), non così brillanti ma esaltanti i protagonisti del finish berlinese, 1h01:00 William Wanjiku, 1h01:01 Kilimo Rhonzas e 1h01:02 Alfred Ngeno. Da notare l'esordio del tedesco Richard Ringer, settimo in 1h02:11. Tornando a Praga, la Salpeter è stata battuta da Caroline Kipkirui (1h05:44, seconda prestazione in carriera), mentre l'altra favorita Fancy Chemutai ha accusato problemi muscolari che l'hanno costretta al ritiro.

VIENNA, TRIPLETTA KIPROP - Obiettivo centrato per la 40enne Nancy Jepkosgei Kiprop, prima donna a vincere per tre volte la 42km della capitale austriaca, con il valore aggiunto del record della corsa, abbassato di oltre un minuto fino a 2h22:12, e del podio tutto keniano completato da Angela Tanui (2h25:37) e Maurine Chepkemoi (2h26:16), tutte al primato personale.

Corsa uomini vinta in 2h06:56 da Vincent Kipchumba davanti all'elvetico argento europeo di Berlino 2018 Tadesse Abraham (2h07:24) e al bronzo iridato 2015, l'ugandese Solomon Mutai (2h08:25).

CHEPNGETICH, RITORNO SUL BOSFORO - Neanche sei mesi fa Ruth Chepngetich vinceva la maratona di Istanbul in 2h18:35, un crono poi migliorato nella folle 42km di Dubai, in gennaio, fino a 2h17:08. Oggi la keniana è tornata in Turchia per la mezza maratona, sempre a Istanbul, cogliendo il record della corsa in 1h05:30, migliorando l'1h06:19 da lei stessa realizzato due anni fa. Da notare che appena venti giorni fa la Chepngetich era giunta seconda nella mezza di Manama, in Bahrain, in 1h06:09, primato personale sulla distanza prima dell'ennesimo exploit odierno. Intermedi velocissimi, 15:11, 30:33, 46:15 e 1h02:11 al 20° chilometro. Alle sue spalle, enorme esordio per Dorcas Jepchirchir Tuitoek (1h06:33) e sostanziale progresso per Helen Tola (1h06:45). Quinta in 1h08:29 la plurimedagliata turca di origini keniane Yasemin Can, più o meno la fotocopia dell'esito per l'altro turco anche lui ex-keniano Ali Kaya, sesto in 1h00:58 nella gara vinta da Bernard Ngeno in 59:56 sull'etiope Abayneh Degu (50:58), e sull'altro keniano Hillary Kimchumba (1h00:01).

DAEGU E HANNOVER, ALTRI RECORD - Cade il record uomini anche a Daegu a firma di Felix Kipchirchir, che abbassa il precedente limite di Abraham Kiptum di quasi un minuto chiudendo in 2h05:33 davanti all'etiope Shifera Tamru Aredo e all'ugandese Fred Musobo (entrambi 2h06:21). Aredo aveva corso a Dubai, quinto in 2h05:18, Musobo ha registrato un progresso di tre minuti e mezzo. L'altro keniano Kennedy Cheboror, a lungo in testa con Kipchirchir, ha chiuso quarto in 2h06:59, anche lui ampiamente sotto al precedente personale. Firma keniana anche tra le donne con Pamela Rotich in 2h28:10. A Hannover primato della corsa donne, e due minuti e mezzo sotto il personale, per la keniana Rachel Mutgaa in 2h26:15. Successo maschile per il connazionale Silas Mwetich in 2h09:37. 

MARCIA, RIO MAIOR - Quarta fermata dello IAAF Race Walking Challenge. In Portogallo, per la 28esima edizione dell'evento di Rio Maior, successo maschile firmato dal colombiano campione del mondo Eider Arevalo in 1h21:15 sul vincitore dello scorso anno, lo spagnolo Diego Garcia, secondo in 1h21:26, e terzo il giapponese Eiki Takahashi in 1h21:40. La 20km donne è stata vinta da una top-walker di lungo corso, la cinese Qieyang Shenjie, in 1h29:00 sull'ucraina Kashyna (1h29:30) e la colombiana Arenas (1h30:00).

CAMPIONATI AUSTRALIANI - Conclusi oggi a Sydney nell'edizione open, comprensiva di molti neozelandesi, tra cui Tom Walsh, che ha riscattato la recente sconfitta casalinga patìta dal polacco Bukowiecki scagliando il peso a 21,91, vicino ai 22 metri. La notizia dei campionati è il rientro di Sally Pearson, tornata sugli ostacoli e vincitrice in 12.99. Altri fulmini scagliati, in settimana, dal supertalento Sasha Zhoya, nato in Australia, di mamma francese e padre dello Zimbabwe. Dopo il 5,56 nell'asta è arrivato un formidabile 13.05 controvento sui 110hs con gli ostacoli da 91,4 centimetri, terza prestazione all-time U18, e al contempo, la miglior prestazione mondiale conosciuta per un atleta non ancora 16enne.

COMING SOON - Nel Grenada Invitational di giovedì annunciati Andre De Grasse, Asafa Powell e Shelly-Ann Fraser-Pryce. 400 piani e con ostacoli con Akeem Bloomfield, Bralon Taplin e Shamier Little. Maratone: a Parigi i top runner iscritti sono Asefa Mengistu, Paul Lonyangata, Feyisa Leslisa e Yemane Tsegay tra gli uomini, Gelete Burka, Azmera Gebru e Sally Chepyego tra le donne. Nella 42km di Linz, esordio del campione olimpico 2008 dei 3000 siepi Brimin Kipruto.

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Nancy Kiprop (foto VCM / Leo Hagen)


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