Mondo, l'agenda della strada e del cross

18 Novembre 2013

Tirunesh Dibaba e Leonard Komon vincono la 15 km di Nijmegen. La maratona più veloce di Spagna va al kenyano Keny. I risultati e le notizie dall'estero.

Nijmegen senza Haile, Dibaba straripante

Rinunciatario per un fastidio al ginocchio, Haile Gebrselassie ha disertato la trentesima edizione della 15 km di Nijmegen, vinta dal logico favorito Leonard Patrick Komon, primatista mondiale sulla distanza, in 42:14. Komon ha preceduto l'altro kenyano Nicholas Kipkemboi (42:32) e la sorpresa brasiliana Daniel da Silva (43:49). Nessuna sorpresa nella 15 km donne, stravinta da Tirunesh Dibaba in 48:43, miglior prestazione mondiale dell'anno sulla distanza (ma di passaggio in alcune mezze maratone si sono registrati tempi molto inferiori). Seconda la 40enne Berhane Adere, tre titoli mondiali in carriera, in 50:59.

Le maratone: Yokohama

Corsa solo femminile, di istituzione relativamente recente, che è succeduta alla maratona donne di Tokyo cinque anni fa. Vittoria, come lo scorso anno, della russa Albina Mayorova in 2:25:55, una atleta che già detiene il miglior risultato di una maratoneta russa sul suolo giapponese (2:23:52 un anno e mezzo fa a Nagoya). L'affermazione della Mayorova ha ricalcato anche nelle modalità quella dell'anno scorso, prendendo il comando della corsa a due terzi di gara dopo aver iniziato la rimonta appena superato il passaggio di metà percorso. Seconda classificata la giapponese Azusa Nojiri, al comando fino al 30° km, in 2:28:47. Terza la portoghese Jessica Augusto (alla prima maratona dopo le Olimpiadi) in 2:29:11, quarta Mizuho Nasukawa, seconda nel 2012 in 2:30:27. Qualche nome di rilievo scorrendo le ulteriori posizioni della classifica: la kenyana Philes Ongori solo quinta in 2:31:21, sesta la sudafricana Rene Kalmer in 2:32:39, settima la britannica Freya Ross in 2:35:19.

Valencia, record di Keny

Il kenyano Felix Kipkemboi Keny ha realizzato la miglior prestazione maschile di maratona sul suolo spagnolo affermandosi in 2:07:14 nell'edizione numero 33 della maratona di Valencia, con oltre un minuto di vantaggio sull'eritreo Amanuel Mesel Tuku, secondo in 2:08:17. Alle spalle del duo, l'etiope 35enne Dejene Yirdaw Juhar in 2:09:55 e il kenyano John Nzau Mwangangi (quinto a Rotterdam in aprile) in 2:10:40. Ottimo risultato anche per la vincitrice della 42 km donne, la 24enne etiope Azalech Masresha Woldeselasse che in 2:27:01 ha conseguito il secondo risultato cronometrico della carriera. Ha preceduto un duo di africane, la kenyana esordiente Faith Jeruto (2:28:54) e la namibiana Beata Naigambo (2:30:48), già nona quest'anno nella veloce maratona di Dubai.

Istanbul, Abeylegesse seconda al debutto

E' mancata l'affermazione a Elvan Abeylegesse, due volte argento olimpico in pista a Pechino 2008, e detentrice del primato europeo dei 10000 metri. La turca di origini etiopi ha esordito sui 42 km nella maratona di Istanbul, chiudendo in 2:29:31 staccata di una quarantina di metri dalla prima classificata, la 24enne kenyana Rebecca Chesire Kangogo (2:29:07), già seconda in questa stagione a Düsseldorf all'esordio sulla distanza. Terza, come nella maratona di Roma, l'altra turca Sultan Haydar in 2:29:44.

Vicinissima al personale l'etiope Bizunesh Urgesa, quarta in 2:31:16, quinta la russa Natalya Puchkova in 2:31:32. Nella maratona uomini successo del francese di origini kenyane Abraham Kiprotich, che al termine di una seconda parte molto meno rapida della prima, che ha compromesso i suoi propositi di record della corsa (2:10:39)  ha chiuso in 2:12:28 battendo gli etiopi Siraj Gena (2:13:19) and Deriba Merga (2:14:43), un atleta lontano dalle eccellenti prestazioni di alcune stagioni fa.

Kenya, Giappone, Stati Uniti

Risultati modesti come da aspettative nella Kass Marathon di Eldoret, vinta dal 26enne Thomas Kiplagat in 2:18:19 (sei secondi su Felix Kangogo) e da Alice Chelangat in 2:40:02. Nel programma anche la 12 km, vinta dall'iridato 2010 di mezza maratona Wilson Kiprop in 34:56. Appena meglio a Philadelphia, che festeggia la ventesima edizione della Gore-Tex Marathon con una doppietta etiope al maschile (Abebe Mekuria in 2:17:35 e Tesfaye Dube in 2:18:15) e con la vittoria della russa Irina Alexandrova nella 42 km donne in 2:39:06, a soli 15 giorni dall'affermazione nella mezza maratona di Indianapolis. Meglio la mezza maratona, vinta dal kenyano 32enne Elijah Karanja in 1:02:59 (quinto successo in sei corse disputate nel 2013) e della marocchina Rkia El Moukim in un interessante 1:10:56, a pochi secondi dal primato personale. Infine la maratona giapponese di Kobe, con successi locali di Hironori Arai in 2:17:01 e Chihiro Tanaka in 2:36:53.

Huddle e Braun

Sulle rive del fiume Potomac, in Virgina, si è disputato il campionato USA di corsa su strada a Alexandria, sulla distanza dei 12 km. Nella gara femminile prestazione sopra le righe per Molly Huddle, che in 37:50 ha migliorato di venti secondi il precedente "world best" detenuto dalla kenyana Lineth Chepkurui, che tre anni e mezzo fa aveva coperto la distanza in 38:09.4. Sotto il precedente limite anche Shalane Flanagan, che ha chiuso in 37:58. Titolo maschile a Aaron Braun, vincitore in 34:28, a due secondi dalla miglior prestazione nazionale. Tra gli uomini, il "world best" è detenuto da 18 anni dal kenyano Simon Kigen in 33:46.

Tre mezze

Nella mezza maratona francese di Boulogne-Billancourt successo e primato della corsa al kenyano Franklin Chepwkony in 1:00:11, una prestazione che lo colloca tra i primi venti della stagione. Chepkwony ha vinto quest'anno la maratona di Seul in marzo e il mese scorso ha chiuso settimo a Amsterdam. Bene anche i piazzati, gli etiopi Abere Kassaw in 1:01:07 e Abaraw Misganaw in 1:01:17. Vittoria femminile alla kenyana Sarah Jepchirchir in 1:10:33. Kenyani anche a Monterey, sulle coste del Pacifico, dove i successi sono andati a Jacob Chemtai in 1:02:44 e Sarah Kiptoo in 1:11:21.

Infine, nella Ageo City Half Marathon (Giappone), è battaglia vera fino alla fine tra i primi cinque classificati, racchiusi in tre secondi, con successo di Takashi Ichida (1:02:36) su Kazute Nishiike (stesso tempo), Aritaka Kajiwara (a un secondo), e il duo Koki Takada-Keigo Yano (a due secondi).

I cross del fine settimana

Fionnuala Britton non si ferma, e coglie il terzo successo su tre cross disputati dall'inizio della stagione campestre. La campionessa d'Europa ha vinto il titolo nazionale a Santry, a Nord di Dublino, infliggendo oltre un minuto alla seconda classificata. Titolo uomini a Paul Pollock, un maratoneta che è anche campione irlandese sui 5000. A Wiesbaden cross tedesco a firma di Gesa-Felicitas Krause (primatista europea junior delle siepi nel 2011) e dell'etiope naturalizzato tedesco Tesfaye Homiyu. In Francia l'etiope Belaynesh Oljira, bronzo iridato dei 10000 a Mosca, ha vinto il Cross National Le Maine Libre di Allonnes con dieci secondi di vantaggio su Sophie Duarte. Il 16enne etiope Yomif Kejelcha (oro mondiale allievi a Donetsk sui 3000 metri) ha vinto il cross maschile. Sempre in Francia, a Metz, doppietta kenyana con Patrick Ereng e Cynthia Kosgei.

Pista Giappone

In varie sessioni in pista a Yokohama esce ancora qualche risultato interessante, come dai 5000 vinti da Jonathan Ndiku in 13:14.97 su Bidan Karoki (13:15.75) e altri due kenyani sotto i tredici minuti e venti secondi. Meno veloci in proporzione le ragazze: in due diversi 5000 in pochi giorni, 15:33.47 di Mariam Waithera e 15:37.89 della runner locale Ayumi Uehara.

Ritiri, stop, mutazioni

Sembra vicina l'ufficializzazione del ritiro di Olga Kaniskina, la marciatrice russa che ha vinto tutto sui 20 km. Un titolo olimpico a Pechino, ben tre titoli mondiali consecutivi da Osaka a Daegu, il titolo europeo di Barcellona, ai quali va aggiunto l'argento ai Giochi di Londra, l'argento europeo del 2006. Ritiro confermato per un'altra marciatrice, la spagnola Maria Vasco (38 anni), che lascia con in dote il bronzo olimpico a Sydney e quello iridato di Osaka. Il campione europeo di maratona, lo svizzero Viktor Röthlin, si è chiamato fuori dalla maratona di Fukuoka del prossimo primo dicembre perché influenzato.

Il sudafricano Godfrey Mokoena, uno dei migliori interpreti mondiali di salto in lungo (8,50), estenderà il suo raggio d'azione con maggiore continuita, in futuro, al salto triplo, specialità che non pratica ufficialmente da oltre sei anni (a parte una estemporanea e mediocre uscita in inverno), e dove vanta un 17,25 risalente a otto stagioni fa. Aggiornamento altiste in vista della stagione indoor: anche la campionessa del mondo Svetlana Shkolina salterà le gare al coperto, così come l'argento di Mosca Brigetta Barrett. Chi invece sta preparandosi per saltare in inverno è la campionessa olimpica di Atene 2004 Yelena Slesarenko (per le informazioni si ringraziano Ken Nakamura, Alfons Juck e Brett Larner).

Spagna e Giappone

Nel prossimo weekend ancora molti appuntamenti in agenda: in Spagna attività intensa col Cross della Costituzione a Alcobendas e la maratona di San Sebastian, valida come campionato nazionale. In Giappone l'Ekiden di Chiba con al via, tra gli altri, i teams di Kenya (con Joseph Ebuya e Emily Chebet), Germania (con la Mikitenko), e Nuova Zelanda (con Nick Willis).

Marco Buccellato

SEGUICI SU: Twitter: @atleticaitalia | Facebook: www.facebook.com/fidal.it

VOTA L'ATLETA DELL'ANNO

 



Condividi con
Seguici su: