Mondo: kenyani a Honolulu

12 Dicembre 2016

Al caldo delle Hawaii Brigid Kosgei bissa il successo di Milano e Lawrence Cherono vince a tempo di record. Nel mondo è tempo di premi e riconoscimenti per i migliori atleti del 2016. Indoor, partenza negli USA

di Marco Buccellato

Cade un altro primato su strada, quello della 42 km di Honolulu, per opera dell'ennesimo kenyano, Lawrence Cherono, che in condizioni di caldo umido ha portato il limite della corsa a 2h09:39. La migliore edizione nella storia ultraquarantennale della maratona-saliscendi delle Hawaii, in cui anche il secondo classificato, Wilson Chebet, che qui aveva vinto due anni fa ed aveva chiuso secondo lo scorso dicembre, correndo in 2h10:50 è sceso sotto il precedente primato (2h11:12). Cherono, 28enne, è alla terza vittoria su sette maratone disputate: in maggio aveva portato il personal best a 2h07:48 vincendo la 42 km di Praga.

Finale a "x" - Gara inferiore alle attese per la medaglia d'argento olimpica di maratona Feyisa Lilesa, che ha perso la testa della gara a metà della fatica e ha percorso il tratto prossimo al traguardo incrociando le braccia a "x" in segno di protesta contro le autorità del suo paese, come nella maratona olimpica di Rio. La vincitrice della maratona di Milano, la kenyana Brigid Kosgei, ha vinto a Honolulu la seconda delle tre 42 km disputate nel 2016 in 2h31:11. Soltanto terza l'etiope Buzunesh Deba, favorita tra le iscritte vantando quattro ingressi sui podi di Boston e New York. Nell'altra maratona internazionale disputata ieri a Guangzhou (Cina) successi del marocchino Salah-Eddine in 2h11:09 e della etiope Aynalem Kassahun (2h31:52).



Sogni multilivello - Ambizioni e propositi per l'anno che verrà: il primo pensiero in ordine di grandezza è di Christian Taylor, che a Rio ha aggiunto il secondo oro olimpico alla bacheca personale, dopo due titoli iridati. Aver sfiorato il record del mondo a Pechino un anno fa, a soli otto centimetri dal limite di Jonathan Edwards, non ha mitigato le sue ambizioni, anzi. Per il 2017, niente indoor e qualche 400 metri primaverili per scaldarsi (vanta 45.17), poi la sesta corona consecutiva in Diamond League, il terzo titolo mondiale e il sogno più elitario, il record del mondo di salto triplo. Sorpresona olimpica, la giavellottista croata Sara Kolak potrebbe gareggiare già in marzo per il titolo nazionale invernale e nella Coppa Europa di lanci. La conferma al vertice, che avrà il senso obbligato del campionato del mondo di Londra, passerà prima per il campionato europeo under 23 di Bydgoszcz a metà luglio.

Premiato dai lettori - Per gli abbonati di un noto magazine britannico di atletica leggera, Mo Farah è l'atleta del 2016. Il plurimedagliato che vanta quattro ori olimpici, cinque titoli mondiali e otto europei ha preceduto Usain Bolt (atleta dell'anno IAAF) e più nettamente il neoprimatista mondiale dei 400 metri Wayde van Niekerk. Il poll per il riconoscimento femminile ha premiato la sprinter giamaicana Elaine Thompson, due ori e un argento a Rio, davanti alla primatista del mondo dei 100 metri ostacoli Kendra Harrison e a Caster Semenya. Farah ha intanto confermato la sua presenza al Grand Prix indoor di Birmingham il prossimo 18 febbraio.

L'altro britannico Callum Hawkins, nono nella maratona olimpica e miglior maratoneta caucasico del 2016 in Europa, è stato già preselezionato per la maratona che varrà il titolo mondiale in agosto a Londra.

Kipchoge e Cheruiyot in Kenya - Due olimpionici di Rio sono stati eletti atleti dell'anno in Kenya. Si tratta ovviamente di Eliud Kipchoge, oro nella maratona maschile, e di Vivian Cheruiyot, oro sui 5000 dopo il pazzesco argento sui 10000 in 29:32.53, terza prestazione di sempre e record nazionale strapazzato di circa trenta secondi. La Cheruiyot è anche la detentrice del titolo mondiale sulla distanza più lunga, conquistato un anno fa a Pechino, ma ha dichiarato nell'occasione che non difenderà l'oro iridato a Londra. Il futuro della Cheruiyot è nella maratona, dopo aver esordito sulla mezza distanza, con vittoria, a Newcastle in settembre. Sempre in tema di maratone, Yuki Kawauchi non si ferma: appena il tempo di sbalordire con il terzo posto di Fukuoka e un doppio infortunio, ignorato con nipponica determinazione, che il nome di Yuki Kawauchi appare ancora al via di una maratona. Succederà domenica prossima a Hofu, dove vanta già due successi e tre secondi posti.

USA, indoor al via

Primi risultati dall'attività statunitense al coperto,  dove Shakeela Saunders, quarta nel salto in lungo ai Trials olimpici 2016 con 6,89 ha esordito con 6,73 a Bloomington. Buon avvio anche nell'eptathlon con i 5.906 punti totalizzati dal poco noto Hunter Price in Colorado. Nei lanci 20,06 di Joshua Freeman in Illinois e 20,01 dell'egiziano Hassan nel Wyoming. Nelle corse veloci 46.11 del 19enne Myles Pringle sulla pista "oversized" di Kent, dove ha sfiorato il personale di 46.04 outdoor.

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