Mondo, indoor verso la rassegna iridata

24 Febbraio 2014

Campionati nazionali in USA, Russia, Germania, Francia, Spagna, Polonia. Col mondiale alle porte, l'atletica sceglie i protagonisti di Sopot.

Whiting formato mondiale

Conclusasi ieri, la rassegna USA di Albuquerque ha regalato alcune prestazioni da incorniciare e svariati primati mondiali stagionali. Su tutti il favoloso 22,23 del campione del mondo indoor in carica di getto del peso Ryan Whiting, che ha vinto il quinto titolo nazionale della carriera con un lancio che lo colloca in quinta posizione nelle graduatorie indoor di sempre, a 5 cm dal personale all'aperto. Whiting ha ottenuto il lancio al quarto turno, dopo essersi trovato a inseguire Kurtis Roberts, una delle sorprese dei campionati, miglioratosi di un metro rispetto a quanto fatto nei primi due mesi di attività indoor, con un lancio di 21,50. Terzo posto con 21,46 per Joe Kovacs, altro atleta in chiaro progresso autore quindici giorni fa di 21,35.

Sharon-day

I campionati erano partiti con la gran prestazione nel pentathlon di Sharon Day (ora sposata Monroe), capace di svecchiare dopo 15 anni il primato nazionale, detenuto in coabitazione da DeeDee Nathan e Hyleas Fountain, con 4.805 punti, mondiale stagionale e dodicesima prestazione all-time, con i seguenti parziali (8.44-1,88-15,59-6,09-2:13.19, con nuovi primati personali sui 60 ostacoli, peso e lungo). Ancora primati mondiali stagionali sui 60 hs donne con Nia Ali (7.88 in semifinale e 7.80 in finale, più DeLoach a 7.82 e Castlin a 7.88), Ajee' Wilson sugli 800 (2:00.43) e Francena McCorory sui 400 (50.83).

Close encounters

Nel resto del programma, spicca la bellissima finale dei 60 hs uomini con Omo Osaghae, Dominic Berger e Terrence Trammell (all'ultima stagione della carriera) divisi da millesimi e cronometrati tutti in 7.56, con Jeff Porter quarto in 7.57, e un eccellente finale dei 60 piani uomini vinta dal 20enne Marvin Bracy in 6.48 su Trell Kimmons (6.49) e lo sprinter da sala Joe Morris (6.52). Nome nuovo: Sean McLean, quarto in 6.55 con progressi impensabili. Out, fin dalle semifinali, Michael Rodgers, infortunato. Esito assai ravvicinato anche nella finale femminile, vinta da Tianna Madison-Bartoletta in 7.08 sulla Lawson (7.09) e la Pierre (7.10). Altri titoli: il secondo di quella che presumibilmente sarà una lunga serie, per Mary Cain (4:07.05 nei 1500), quello mancato da Jenn Suhr (4,66), superata da Mary Saxer (4,71), i buoni riscontri nei salti in estensione maschili (Stewart 8,22, Carter 17,15), il 2,30 di Kynard nell'alto.

Lagat batte Rupp

Passerella d'onore per Bernard Lagat, che a 39 anni vince il quarto titolo indoor sui 3000 lasciando a oltre due secondi Galen Rupp e l'astro nascente del mezzofondo Ryan Hill. Nel mirino di Lagat, archiviata la stagione indoor col mondiale in Polonia, il primato nazionale dei 5 km su strada (13:24), dove esordità a fine marzo. Epilogo col giallo: già ebbra di festeggiamenti, la vincitrice dei 3000 donne Gabriele Grunewald-Anderson è stata squalificata dalla giuria d'appello per aver danneggiato un'avversaria (la Hasay). Titolo alla favorita Rowbury, e Hasay che si è vista restituire il podio in extremis (terza).

Russia, Ukhov 2,38

Il primatista nazionale (2,41) tiene un passo da primato: la misura peggiore della sua stagione (6 gare) è di 2,36. Ai campionati nazionali di Mosca ha vinto con 2,38, accompagnando il giovane Tsyplakov al personale di 2,34, poi ha tentato nuovamente l'assalto al primato mondiale indoor di 2,44 (due salti senza successo). Altri tre specialisti sopra i 2,30 (Mudrov e Dmitrik a 2,32, Missirov a 2,30) hanno contribuito a confezionare la miglior competizione dei campionati. La prestazione di Ukhov è stata la punta della rassegna nazionale disputata nel corso della scorsa settimana.

Al femminile i migliori risultati sono stati il doppio mondiale stagionale (51.06 in batteria e 51.03 in finale) della quattrocentista Kseniya Ryzhova-Vdovina (poi migliorato dalla McCorory), e il 4,72 della Sidorova nell'asta, a pochi giorni dal precedente personale di 4,71. Dal resto delle gare, nuova sconfitta della Klishina nel lungo (6,67 contro il 6,75 della leader mondiale 2014 Birykova-Denyayeva), il fallito attacco di Mariya Kuchina ai 2,02 dopo aver vinto la gara a 1,94, il 7.55 di Shubenkov sui 60 hs e buone misure dei pesisti (la Kolodko 18,88, Sidirov 20,78).


 
A Sopot anche Adams

Con il campione del mondo di salto in lungo Menkov e la triplista Koneva già selezionati e dispensati dall'impegno di Mosca, l'elenco preliminare dei convocati per il Mondiale di Sopot comprende il nome-guida del team, Ivan Ukhov, cui nell'alto è stato affiancato Tsyplakov, il campione europeo dei 110 hs Shubenkov, e un ventaglio-super di saltatrici, tra cui Klishina e Kuchina, la Kolodko, le due forti staffette 4x400. L'ha scampata per un pelo il triplista Lyukman Adams, alla ricerca del minimo in Bielorussia nell'ultimo weekend, obiettivo che ha colto al centimetro (17,00).

Ucraina, Polonia, Bielorussia: Herashchenko 1,95, Stepaniuk-Licwinko ancora 2,00  

Con un programma rivoluzionato e compresso da tre giorni di gare a due, dopo le 24 ore di sospensione decise in segno di lutto in seguito ai tragici avvenimenti di Kiev, ai campionati nazionali ucraini di Sumy ha brillato Iryna Heraschenko (bronzo europeo junior a Rieti e già argento mondiale allievi), salita nell'alto a 1,95. Pedane in evidenza anche grazie alla Saladuha nel triplo (14,65, mondiale stagionale eguagliato) e alla pesista Obleshchuk (18.31). Alto donne ancor più in evidenza ai campionati polacchi disputati nell'impianto che ospiterà i mondiali di Sopot, dove Kamila Stepaniuk-Licwinko ha superato ancora i 2,00 dopo il successo di Arnstadt. La pista sembra rispondere alle sollecitazioni, visti i risultati di Kuc (6.60) e della semi-novità Olszewski (6.63). In pedana anche il 20.70 di Majewski, il 16,71 di Hoffmann nel triplo, 5,72 di Sobera nell'asta. Sugli 800 Kszczot ha avuto ragione di Lewandowski per nove centesimi in 1:47.07. Ancora Est: 8.02 dell'ostacolista Alina Talay in Bielorussia, e le solite lanciatrici in evidenza, la Kopets (18.74) e la Leantsiuk, al secondo personal best in due gare al rientro dalla sospensione (18.70).

Germania, Storl uomo dei campionati

A Lipsia brilla ancora la stella del campione mondiale all'aperto di getto del peso David Storl (21.22), mentre la collega di specialità Christina Schwanitz conferma la media stagionale nettamente superiore al passato con un lancio vincente di 19,89. Risultati di fattura medio-alta con Sailer a 7.14 sui 60, 7.91 della Hildebrand (e 7,95 per la Roleder) sui 60 hs, 4,61 della Spiegelburg nell'asta e 5,84 di Malte Mohr in una gara maschile priva dei top-jumpers Otto e Holzdeppe. La novità dell'alto femminile nazionale Jungfleisch ha vinto il titolo con 1,92. Sui 60 maschili, 6.61 di Blum e Jakubczyk. Ostacoli maschili a Balnuweit, con 7.60.

Francia, Martinot-Lagarde 7.49

Il primatista mondiale stagionale dei 60 hs Pascal Martinot-Lagarde non ha deluso ai campionati francesi di Bordeaux, stritolando gli avversari con 7.49 (Doucouré il meno lontano, a due metri e mezzo). Ostacoli in evidenza anche al femminile con Cindy Billaud al personale due volte in 7.96 e 7.93. Vittorie anche per Lemaître (6.63) in assenza di Vicaut (infortunato). Scontato assente il primatista mondiale indoor di salto con l'asta Renaud Lavillenie, cui gli strascichi lasciatigli dal tentativo di record del mondo a 6,21, a Donetsk (caricamento fallito e ruzzolone sulla pista), hanno consigliato di farla finita qui, per quest'inverno.

Spagna, anche la Beitia a due metri

Festa doppia a Sabadell: per l'edizione numero 50 dei campionati spagnoli indoor, e per il titolo numero 13 (record femminile eguagliato) conquistato da Ruth Beitia, oltretutto con un eccellente 2,00, seconda misura al mondo nella stagione al pari della polacca Kamila Stepaniuk-Licwinko. Va forte anche il pesista Borja Vivas, al titolo con un lancio di 20,51.

Spanovic 6,92, Palšyte 1,97

Ai campionati balcanici di Istanbul record nazionale della lunghista serba Ivana Spanovic, bronzo mondiale a Mosca, con 6,92. Buoni risultati in alcune gare, come l'1,94 della numero 2 croata dell'alto Simic e il 4:07.84 nei 1500 della albanese Gega. Nei restanti campionati nazionali del fine settimana europeo, merge la figura della lituana Airine Palšyte, argento europeo under 23, salita a 1,97 a Klaipeda. L'alto femminile manda segnali anche dalla Svezia, con l'1,95 di Emma Green Tregaro.

Chiudiamo con l'ultimo risultato di spessore, ottenuto alcuni giorni fa a Istanbul dal turco ex-kenyano Ilham Tanui Ozbilen, che ha abbassato il mondiale stagionale dei 1000 metri a 2:15.96, sesta prestazione mondiale (e seconda europea) all-time al coperto.

Teams mondiali, britannici senza Dasaolu

Confermata l'assenza di James Dasaolu per infortunio, si apre l'occasione della vita per il bianco Richard Kilty, che affiancherà Dwain Chambers nei 60 piani. Della selezione fanno parte anche la primatista europe stagionale degli 800 Laura Muir, Holly Bleasdale e Luke Cutts nell'asta, e le carte sicure Osagie, Porter-Ofili (in gara nei 60 hs domani a Praga). Senza il minimo per le prove multiple, Katarina Johnson-Thompson è stata selezionata per il lungo, dove affiancherà Shara Proctor. Risultato dei giorni scorsi: 7.57 di Andrew Pozzi nei 60 hs, primato dei campionati universitari.

Polacchi

I nomi-top del team ospitante sono Adam Kszczot, Marcin Lewandowski, il due volte olimpionico Majewski, e nell'asta Anna Rogowska e l'ex-iridato Wojciechowski, battuto però da Sobera ai campionati nazionali. Tyminska nel pentathlon e il duo di altiste Stepaniuk-Licwinko e Kasprzycka completano il quadro della migliore espressione atletica nazionale presente al mondiale giocato in casa.

Americhe

Da Trinidad & Tobago sono in arrivo Lalonde Gordon e la sprinter Michelle-Lee Ahye, con buone carte da giocare nella 4x400 uomini. Bahamas si presenta con diversi nomi da tener d'occhio: l'esperto Chris Brown sui 400, l'altista Donald Thomas e la quattrocentista Shaunae Miller. Fortissima la 4x400 uomini, dove a Brown si accompagneranno Mathieu, Pinder e Miller.

Outdoor, Pearson 12.59

Nel Perth Track Classic, primo 100 ostacoli della stagione per la campionessa olimpica Sally Pearson (anche lei a Sopot tra poco più di 10 giorni), chiuso in 12.59. Esordio assoluto per LaShawn Merritt, che ha vinto i 400 in 45.90. Infortunatosi in gara Félix Sánchez, vittoria nei 400 hs al neozelandese Cochrane (49.72, primato nazionale). Nella vicina Nuova Zelanda debutto anche per Valerie Adams, naturalmente vittoriosa con 20,19 e al rientro dopo un intervento subìto alla fine dell'estate.

Ancora lanci outdoor, laddove domina l'inverno: registriamo un 78,96 dell'olimpionico di lancio del martello Pars in Ungheria e il 62,70 della giavellottista Ratej sotto la pioggia in Slovenia. Americhe: 8.337 punti del decatleta cubano Yordanis Garcia a L'Avana, col secondo over-17 metri della storia per un allievo: è sempre lui, Lazaro Martinez, stavolta aiutato dal vento eccessivo ad atterrare a 17,16. Infine, Yohan Blake nelle Gibson Relays di Kingston, componente della 4x100 del suo team che ha chiuso in 38.13.

Strada, la Tokyo marathon apre le World Marathon Majors

Record della corsa per il kenyano Dickson Chumba (2:05:42), e per l'etiope Tirfi Tsegaye Beyene (2:22:23), in una 42 km che ha registrato ben sette atleti sotto le 2:08 tra gli uomini e quattro specialiste sotto le 2:25. Chumba ha preceduto l'etiope Tadese Tola (2:05:57), e gli altri kenyani Sammy Kitwara (2:06:30), Michael Kipyego (2:06:58), Peter Some (2:07:05), e Geoffrey Kipsang (2:07:37, era atteso a un risultato migliore). Solo decimo il due volte iridato e argento olimpico Abel Kirui (2:09:04). Tirfi Tsegaye Beyene ha preceduto di sette secondi la connazionale Birhane Dibaba (20 anni, 2:23:30) e la kenyana Lucy Kabuu-Wangui (2:24:16). Gran tempo anche per la quarta, Caroline Rotich (2:24:35). Maratona a Siviglia: nell'edizione numero 30 della 42 km andalusa successi kenyani con gli esordienti Cosmas Kiplimo Lagat (2:08:33) e Pamela Rotich (2:35:43). Infine, nella 10 km di San Juan a Portorico, successi dei kenyani Bedan Karoki (28:35) e Mary Wacera (32:06). Per la raccolta delle notizie un grazie agli amici Hubbeling, Juck, Larsson, Larner, Jonik, Nakamura, Peternelj, Barrios.

Domani a Praga

Ancora Ivan Ukhov in pedana (con Dmitrik), intenzionato a mantenere il rendimento-monstre del 2014. Pavel Maslák cercherà la miglior prestazione europea sui 500 metri, detenuta da alcune settimane dall'israeliano nato in USA Donald Sanford (1:00.87). Vista la forma del ceco, non offre garanzie di stabilità neppure la miglior prestazione mondiale (1:00.17), datata ormai 18 anni. Tra gli altri nomi in gara, Mohamed Aman sugli 800 e Blanka Vlasic alla seconda uscita nell'alto dopo il rientro.

Marco Buccellato



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