Mondo, decollo indoor

20 Gennaio 2013

Whiting 21.10, 7.00 della Kucherenko, Lavillenie a 5.86. La stagione indoor entra nel vivo.

di FIDAL

Indoor in Europa: il peso di Whiting a 21,10

Con un primo lancio di 21,10 il campione del mondo indoor Ryan Whiting si è assicurato la vittoria nel meeting di getto del peso di Nordhausen. Dietro Whiting altri due americani, Cory Martin (20,59) e l'ex-iridato Reese Hoffa (20,25). Buon risultato di Christina Schwanitz nella gara femminile, vinta con 19,17 (poi 18,63 a Chemnitz) davanti alla 38enne Kleinert (18,01). Ottimo risultato del sedicenne Patrick Müller nella gara under 18 con il peso da cinque chilogrammi. Con 21,39 ha sfiorato di quattro centimetri la miglior prestazione mondiale indoor di categoria (21,43), detenuta dall'attuale campione mondiale all'aperto David Storl. Dal settore del peso, il fine settimana in Europa ha regalato anche il 20.35 del ceco Ladislav Prasil a Jablonec.

Corse

Il miglior risultato continentale della settimana è il 7"50 firmato dal bielorusso Maksim Lynsha a Minsk nei 60 ostacoli, nuovo record nazionale indoor e tredicesima prestazione europea all-time. Nel panorama femminile, ottimo esordio della campionessa europea di Barcellona 2012 Verena Sailer, che a Sindelfingen ha fermato le fotocellule a 7"20 in batteria per poi vincere la finale in 7"25. Avvio della stagione austriaca a Vienna, con incorporati i campionati sloveni: in luce Rapatz, 1'47"87 sugli 800, mentre il figlio d'arte John Coghlan, figlio dell'ex-star del mezzofondo internazionale e ora senatore Eamonn Coghlan, ha vinto i 1500 metri in 3'49"88.

Salti: 7 metri della Kucherenko

A Krasnodar (nella Governor's Cup) avvio travolgente di Olga Kucherenko, approdata a 7 metri nel salto in lungo, e con altri due salti misurati intorno ai 6,90. A Bucarest personale indoor per Mihai Donisan, salito a 2,30. Buon avvio per Marian Oprea (16,80): l'argento olimpico nel triplo ad Atene 2004 non gareggiava da quasi sette mesi. La bellissima Klishina si è rifatta della recente sconfitta patìta contro la Denyayeva, battendola di cinque centimetri in occasione dei campionati moscoviti under 23 con la misura di 6,69.

Arriva il primo otto metri della stagione nel lungo maschile, ottenuto dal lituano Vitonis (8,03), in un meeting in a Kuldiga, dove John Mark Nalocca (Carabinieri) ha vinto i 60 ostacoli in 8"14. A 8,00 Christian Reif, campione d'Europa a Barcellona, nel meeting di Saarbrücken dove ha gareggiato Paolo Dal Molin. Aste: 4,55 di Anzhelika Sidorova e Angelina Zhuk a Mosca, 4,50 della tedesca Gadschiew a Ludwigshafen. Ancora un italiano: Andrea Bettinelli ha gareggiato sabato nel meeting francese di Hirson, dove si è classificato sesto con 2,18 (alla terza prova, poi tre errori a 2,22). Vittoria al francese Diarra con 2,22.

Indoor USA, Lavillenie sale ancora

Nel Pole Vault Summitt di Reno (Nevada), una kermesse di due giorni con gare di atleti di élite, universitari, Masters, gare a invito e per esordienti, il campione olimpico di salto con l'asta Renaud Lavillenie ha portato il primato mondiale stagionale a 5,86, mancando successivamente di poco la misura di 5,92. Nella gara élite femminile, successo della campionessa mondiale Fabiana Murer con 4,60. Dalle gare di salti nel weekend USA, da segnalare l'esordio dell'argento olimpico di salto in alto Eric Kynard, subito a 2,29 in Kansas.

Wariner al rientro

Ritorno alle gare dell'ex-campione olimpico e mondiale dei 400 metri Jeremy Wariner, che nel Nuovo Messico ha corso un 200 metri in 20"99, non lontano dal primato personale indoor.

Nel fine settimana americano è rientraro alle gare anche il velocista Mike Rodgers, fermo da sei mesi per una frattura al piede, che a Houston ha vinto i 60 metri in 6"64. Sempre dalla velocità, bell'uno-due firmato Trinidad: il bronzo olimpico dei 400 Lalonde Gordon a New York (20"91) e l'altro quartermiler Lendore (45"91 nei 400 in Texas). Infine, 7"19 della ventenne Freeman e 6"64 di Rowland in Alabama. Ostacoli: il ventenne Lovett (13"49 l'anno scorso) inizia forte sui 55 ostacoli in Florida segnando un interessante 7"10.

Corse su strada: Mumbai

Doppio record nella maratona indiana di Mumbai, la sterminata metropoli indiana conosciuta fino ad alcuni anni fa come Bombay. Stavolta vincono un ugandese (prima volta a Mumbai) e una kenyana. Nella 42 km maschile vittoria del 26enne Jackson Kiprop, un'atleta sparring partner del campione olimpico di maratona Kiprotich, che ha bagnato l'esordio sulla distanza con un promettente 2h09'32" (primato della gara). Kiprop, che sulla carta doveva dettare il ritmo della corsa per poi defilarsi, ha già preso parte a due campionati del mondo di mezza maratona (settimo lo scorso ottobre a Kavarna), e si è imposto precedendo due kenyani, l'altro debuttante Jacob Cheshari Korir (2h09'43") e Elijah Kemboi (2h10'03"). Solo quinto il vincitore uscente Moiben (2h10'55").

Primato anche nella corsa femminile, per merito della kenyana Valentine Jepkorir Kipketer, vent'anni da pochi giorni, che ha migliorato il personale di tre minuti e mezzo fermando il cronometro a 2h24'33", terza prestazione mondiale dei primi venti giorni del 2013. Alle sue spalle e ben distanziate, un plotoncino di sei etiopi, le migliori delle quali sono state Mekash Tefera Dinknesh (2h28'46") e Aberu Mekuria (2h29'03"), sorprendente vincitrice a Eindhoven lo scorso autunno. Ospite come ambasciatore della manifestazione: Haile Gebrselassie, che quest'anno inaugurerà anche una maratona che porterà il suo nome in Etiopia.

Cross Italica

Disputato a Santiponce (vicino Siviglia), a dispetto di difficoltà economiche che ne avevano messo in dubbio lo svolgimento, il cross spagnolo (edizione numero trentuno) è stato vinto dal kenyano Jairus Birech, che si è imposto sui connazionali Emmanuel Bett e Conseslus Kipruto (18 anni), il ragazzo che l'anno scorso a Montecarlo batté Paul Kipsiele Koech nei 3000 siepi. Tre kenyane anche sul podio femminile, nell'ordine Mercy Cherono, Irene Chepet Cheptai e Magdalene Masai.

Trials australiani

Collis Birmingham ha vinto a Canberra i Trials australiani di cross (12 km), validi come selezione per i Campionati del Mondo 2013 di Bydgoszcz, in Polonia. Alle piazze d'onore Brett Robinson e Liam Adams. Nel cross femminile (8 km) successo di Tasmin McMahon su Sophie Barker e Tara Palm. In Kenya, vittoria di Lucy Kabuu-Wangui a Nairobi su Edna Kiplagat, iridata di maratona (fuori dalle prime tre piazze Linet Masai).

Barcellona 2010, Elena Romagnolo sale al quinto posto

L'azzurra Elena Romagnolo, sesta nella finale europea dei 5000 metri a Barcellona nel 2010 in 15'14"40, guadagna una posizione in classifica collocandosi al quinto posto, alla luce della sospensione della vincitrice della medaglia d'oro, la turca di origini etiopi Alemitu Bekele, squalificata per quattro anni dalla IAAF. Per l'atleta, in precedenza vincitrice dell'Europeo indoor a Torino 2009 sui 3000 metri, c'è anche la cancellazione dei risultati ottenuti a partire dal 17 agosto 2009, cioè un anno prima dei Campionati Europei di Barcellona.

L'oro europeo 2010 va quindi all'altra turca ex-etiope Elvan Abeylegesse, l'argento e il bronzo alle portoghesi Sara Moreira e Jessica Augusto.

Lutti: Thomas, Hernandez, Kimombwa, Goumri

Settimana dolorosa nell'atletica internazionale. Sono mancati il grandissimo saltatore in alto statunitense John Thomas (71 anni), bronzo ai Giochi di Roma nel 1960, e argento quattro anni più tardi a Tokyo, il marciatore messicano Noé Hernandez (35 anni), stroncato da un infarto dopo essere sopravvissuto a una sparatoria in un locale di Città del Messico dove aveva perso un occhio in seguito alle ferite riportate, il fondista kenyano Samson Kimombwa (58 anni) e il maratoneta marocchino Goumri.

Di Kimombwa si ricorda la gara della vita, il 30 giugno del 1977, quando stabilì ai "World Games" di Helsinki il record del mondo sui 10000 metri in 27'30"47 (27'30"5 la rivelazione manuale), migliorando di pochi decimi il primato mondiale del britannico David Bedford, stabilito a Londra quattro anni prima. Nella gara-record di Kimombwa, anche l'azzurro Franco Fava, che proprio in quell'occasione stabilì il primato italiano di 27'42"65, chiudendo terzo alle spalle dell'altro kenyano Michael Musyoki (27'41"92).

Abderrahim Goumri ha perso la vita venerdì a 36 anni in un incidente stradale nei dintorni di Rabat. E' stato un eccellente pistard (con personali di 7'32"36, 12'50"25 e 27'02"62, e poi un maratoneta che, a dispetto di un solo successo in carriera (a Seul due anni fa) ha saputo reggere il ruolo del co-protagonista con i secondi posti di New York (due volte, oltre a un quarto posto), Chicago e Londra, e con un terzo posto ancora a Londra in cui stabilì il personale in 2h05'30". Gounri era stato sospeso dalla IAAF pochi mesi fa a causa delle anomallie riscontrate nel suo "passaporto biologico", con la cancellazione dei risultati ottenuti a far data del 22 aprile 2009 (cioè prima di molti degli importanti piazzamenti di cui sopra). Coinvolti nell'incidente, ma dimessi il giorno seguente, anche Youssef Baba e Rashid Ramzi.

Previews: Glasgow

Sabato, nella Emitares Arena, il match internazionale con Gran Bretagna, USA, selezione del Commonwealth, Germania, Russia e Irlanda del Nord: in arrivo dagli States Carmelita Jeter, Mike Rodgers (contro Kim Collins), Bernard Lagat, Duane Solomon, Matt Centrowitz. Per i britannici, in pedana Grabarz, bronzo nell'alto alle Olimpiadi e la campionessa mondiale indoor di salto triplo Aldama.

Il Moravian Tour di salto in alto

Si parte a Hustopeče il 26 gennaio, con conclusione a Třinec martedì 29: tanti prim'attori e con un gioiello italiano che da poche ore è primatista mondiale stagionale: Alessia Trost. nel cast maschile troveremo Jeff Williams (iridato a Daegu), Ivan Ukhov (campione olimpico), Mutaz Essa Barshim (bronzo olimpico), Donald Thomas (iridato nel 2007), Jaroslav Baba (bronzo olimpico nel 2004), Gianmarco Tamberi (campione italiano). Nella entry-list femminile, oltre alla Trost, la svedese Emma Green Tregaro. Out per infortunio la russa Svetlana Shkolina.

Dubai e Osaka

Venerdì gran maratona a Dubai, con i kenyani Moses Mosop, Martin Lel e David Barmasai contro gli etiopi Yemane Tsegay, Lelisa Desisa, Yemane Adhane e l'esordiente Ali Abdosh. Tra le donne, le più attese sono le etiopi Tirfi Tsegay, Mamitu Daska (1h09'53" nella mezza di Houston la scorsa settimana) e Korene Jelila. Domenica si corre la maratona femminile di Osaka, test valido per formare la squadra giapponese per i Mondiali di Mosca: al via quasi tutte le migliori nipponiche, e alcune atlete europee di certificato valore, quali l'ucraina Tetyana Hamera-Shmyrko e la russa Konovalova.



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