Mondo: Miller-Uibo nel quartetto volante

27 Luglio 2020

La bahamense firma sprint da 10.98 e 21.98 e entra nel Combo Club delle più veloci di sempre. Il vento spinge giamaicane e statunitensi a prestazioni top. Levchenko, primo 2,00 outdoor dell'anno.
di Marco Buccellato

Da ventisette anni era un regno ristretto a sole tre atlete. Con il doppio exploit di venerdì e sabato, Shaunae Miller-Uibo è la quarta atleta della storia a correre i 100 metri in meno di 11", i 200 in meno di 22" e i 400 in meno di 49". L'impresa della bahamense, oro olimpico sui 400 metri a Rio, si è consumata nel primo dei due giorni del Back To The Track meet di Clermont, in Florida, con la vittoria sui 100 metri in 10.98 con vento al limite della legalità e un miglioramento di circa due decimi sul personale nella distanza più breve della velocità, che non frequentava da tre anni. Il 10.98 si aggiunge al 21.74 di personale sui 200 e al clamoroso 48.37 nella finale di Doha, sesta prestazione di sempre ma insufficiente per l'oro, dietro al 48.14 della Naser in quota Bahrain. Alla world lead sui 100, la Miller-Uibo ha accoppiato quella sui 200 il giorni successivo, per un'altra discesa sotto i 22" in 21.98.

LE QUATTRO DELL'OTTOVOLANTE - Nel club, fermo a quota tre da oltre cinque lustri, erano presenti fino a venerdì scorso la tedesca democratica Marita Koch (10.83-21.71-47.60), la francese Marie-José Pérec (10.96-21.99-48.25) e la statunitense Valerie Brisco (10.99-21.81-48.83). L'ultima a scendere di diritto nell'esclusivo terzetto era stata la Pérec, che corse i 200 metri in 21.99 nel 1993. L'appartenenza a una simile élite è stata mancata, per soli nove centesimi, sia dall'altra statunitense Sanya Richards (10.97 sui 199, 22.09 sui 200, 48.70 sui 400) che dalla polivalente Jarmila Kratochvilova (11.09 sui 100, 21.97 sui 200, 47.99 sui 400). 

BROMELL RECUPERATO - Dopo alcune stagioni di tormenti fisici appare pienamente al top il primatista mondiale U20 dei 100 metri Trayvon Bromell, che portò a casa anche il bronzo iridato a Pechino 2015. Dopo un rientro sofferto la scorsa estate, ha infilato in rapida successione 10.04 all'esordio stagionale e il 9.90 di Clermont, in batteria, senza disputare la finale finta da Noah Lyles in un ventoso 9.93, quattro centesimi davanti al canadese De Grasse, a sua volta autore di un 9.97 legale nel turno preliminare. A Clermont, il giamaicano Bloomfield ha strappato la leadership mondiale sui 400 (45.07) a Davide Re. Nella seconda giornata, l'exploit della Miler-Uibo sui 200 è stato bissato da quello di Lyles (19.94, world lead). Prima gara outdoor dell'anno per il capione del mondo dei 110hs Grant Holloway (13.35).

FOLATE SPRINT - Un altro nome legato al primato del mondo U20 sui 100 metri, quello femminile di Sha'Carri Richardson (10.75) si è distinto nel weekend con un 10.79 ventoso (2,7 m/s) a Fort Worth, la stessa pista del clamoroso 9.86 di Michael Norman alcuni giorni fa. Anche a Kingston, nel Velocity Fest 3, il vento ha spinto alcuni big della velocità, a iniziare dalla due volte oimpionica Elaine Thompson-Herah (10.73 con tre metri alle spalle) e Julian Forte, che si è preso il lusso di precedere Yohan Blake in 9.96 contro 10.07 (vento beffardo di 2,1 m/s).

PONZIO, DAY OF DAY - Per il 25enne pesista USA con avi italiani Nick Ponzio, storica esibizione sulla pedana di Kutztown, in Pennsylvania. Ha migliorato per tre volte in succesione il recente doppio record personale di 21,08 (fino a due anni fa non aveva ancora raggiunto i 20 metri), con 21,32, 21,48 e infine con un eccellente 21,72, seconda prestazione mondiale dell'anno.

La settimana USA ha offerto altre ottime cose anche dal mezzofondo, dove Karissa Schweizer, già eccellente sui 5000 in 14:26.34 quindici giorni fa, ha portato la world lead dei 1500 metri a 4:00.02 (sempre a Portland). Altro risultato-top a Marion, dove nel miglio Cory McGee ha dominato in 4:21.81, con Emma Coburn terza (4:23.65) battuta anche da Dani Jones (4:23.33). Dal meeting di lunedì scorso a Fort Worth (con l'exploit di Michael Norman sui 100), ricordiamo anche il notevolissimo 16.41 sui 150 metri donne della campionessa olimpica dei 100hs Brianna McNeal-Rollins, il crono più veloce di sempre sulla distanza che migliora l'annoso 16.46 di Merlene Ottey datato 1989.

LEVCHENKO 2,00 - Arriva il primo due metri all'aperto nel salto in alto femminile, ottenuto dall'ucraina Yuliya Levchenko ai campionati di Kiev pochi giorni fa. La Levchenko era stata la prima specialista a superare i 2,00 nell'anno solare, sempre a Kiev, a metà gennaio. L'altra ucraina Mahuchikh, primatista mondiale U20 con 2,04, non ha ancora esordito ufficialmente all'aperto, ma ha superato con sconcertante facilità e luce i due metri in allenamento, come è possibile ammirare in un video diffuso in rete. 

DACIC SPEEDY-GONZALES - L'eptatleta austriaca Ivona Dadic si è resa protagonista di un magnifico score (6.235 punti, seconda prestazione dell'anno, poi retrocesa al terzo posto nelle graduatorie 2020 dietro al 6.263 della ungherese Xénia Krizsán) gareggiando sulle sette prove del programma in un'ora. Si tratta della miglior prestazione di sempre per un eptathlon iniziato e concluso nello spazio di sessanta minuti. 

ORTEGA CENTRA I 70 - Sempre di alcuni giorni fa il doppio clamoroso risultato nel disco uomini dei migliori specialisti del Sud America. Il colombiano Mauricio Ortega, primatista dell'area con un recente 67,03 a Vila Nova de Cerveira (Portogallo), è esploso con un impensabile 70,29, miglior prestazione mondiale dell'anno. Ortega è il ventiseiesimo discobolo a superare il muro dei 70 metri, il decimo dell'intero continente americano. Ancor più sensazionale il progresso dell'ecuadoriano Caicedo (63,31 di personale), che ha rasentato i 70 metri con un lancio da record nazionale (e secondo sudamericano di sempre) di 69,60, secondo dietro Ortega.

EURO RASSEGNA - Germania: su tutti i risultati emerge l'86,49 del giavellottista svedese Kim Amb a Zweibrücken, record europeo stagionale. Dall'agenda tedesca in luce lo sprint: 11.11 di Rebekka Haase e 10.14 dell'U23 Josh Hartmann. Altro record europeo stagionale, sui 5000 vinti da Alina Reh in 15:27.46. Nel triplo, Max Hess torna oltre i 17 metri con 17,01. Dalla Polonia 10.05 molto ventoso di Przemyslaw Slowikowski (10.19 legale in batteria). In Svizzera (Berna) doppio record nazionale per l'ostacolista elvetico Joseph (13.34) e per la mezzofondista irlandese Mageean (1:59.69 suigli 800, record europeo stagionale).

Ai campionati sloveni di Celje, la siepista Mismas centra il primato dei 3000 piani in 8:46.44 dopo il recente exploit sui 2000 siepi con la seconda prestazione di sempre. Proprio sui 2000 siepi, dall'Ungheria, arriva la miglior prestazione europea U18 e anche U20 della sedicenne Gréta Varga (6:19.23). Repubblica Ceca: doppia sessione per il pesista Stanek, 20.60 a Pardubice (con 78,43 del martellista ungherese Halasz) e 21,24 quattro giorni dopo a Praga. 

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