Mondo: Licwinko Borlée Vicaut Europa-Top

25 Maggio 2015

La polacca apre con 1,96 a Rehlingen, il quattrocentista belga e lo sprinter transalpino firmano due nuove migliori prestazioni europee stagionali. Nell'asta donne, le juniores fanno furore in Venezuela e Russia.

di Marco Buccellato

Licwinko, sigillo a Rehlingen

La polacca campionessa del mondo indoor l'anno scorso a Sopot ha esordito all'aperto vincendo oggi pomeriggio una bella gara di alto oggi pomeriggio nella 51ª edizione della classica Leichtathletik-Sportfest di Rehlingen. La Licwinko, che seguiremo in pedana allo Stadio Olimpico di Roma in occasione del Golden Gala Pietro Mennea, si è imposta con una progressione senza errori fino a 1,96, record mondiale stagionale all'aperto eguagliato. Ha rinunciato alla misura successiva di 1,98, per cercare, senza successo, i due metri, che ha invece affrontato e superato in tre occasioni nel corso dell'inverno, con tre primati nazionali di 2,00, 2,01 e 2,02. dietro di lei la connazionale Justyna Kasprzycka e la tedesca mulatta Marie-Laurence Jungfleisch, entrambe a 1,94. A Praga, con le medaglie europee indoor in gioco, la Licwinko aveva riportato a casa il bronzo dietro l'oro Mariya Kuchina e l'argento Alessia Trost.

In assenza di David Storl, inizialmente iscritto al meeting di Rehlingen, ha fatto ancora un'ottima figura Christina Schwanitz nel peso femminile (19,85), reduce dal sensazionale 20,77 di Pechino. Tra gli altri risultati, il 45.25 dei vice-campione d'Europa dei 400 metri Matthew Hudson-Smith e l'1:59.39 della francese Renelle Lamote sugli 800 (seconda prestazione mondiale stagionale) davanti a un pezzo da novanta come l'ex-campionessa d'Europa Sharp, oro a Helsinki e argento a Zurigo. Sui 100 uomini sesto posto di Federico Raguni (A.S.D. C.U.S. Palermo) in 10.73 (vento 0.9) dopo aver corso la batteria in 10.95 (vento -2,3). Vince il nigeriano Ogho-Oghene in 10.36.

Europa-leaders: Jonathan Borlée 44.91, Vicaut 10.02

Nel meeting di Oordegem Jonathan Borlée è tornato sotto i 45 secondi sui 400 piani dopo due anni, stabilendo in 44.91 il record europeo stagionale. Il fratello minore Dylan ha palesato ulteriori progressi scendendo a 45.57.

Il miglior risultato europeo del fine settimana, a parte l'eccezionale impresa di Dafne Schippers a Hengelo, è stato certamente quello ottenuto dal campione d'europa indoor del 2013 dei 60 metri Jimmy Vicaut, che negli Interclubs di Tourcoing ha annichilito Christophe Lemaître dall'alto di un sontuoso 10.02 (ovviamente record europeo stagionale). Vittima del solito sensazionale start di Vicaut, il tre volte campione europeo di Barcellona ha chiuso in 10.23, sette centesimi peggio dell'esordio di 15 giorni fa. Entrambi i migliori sprinters di Francia, bronzo olimpico a Londra con la staffetta veloce dopo l'ufficializzazione del ritiro dell'argento al team USA, saranno all'Olimpico il 4 giugno. Vicaut sui 100, Lemaître sui 200, dove vanta il bronzo mondiale di Daegu.

Oltre Europa: Almanza world leader, Cedenio insiste
 
Nel giro di 48 ore i piani alti degli 800 femminili hanno conosciuto i primi sub-2 minuti della stagione, a parte quelli centrati dalla britannica Jenny Meadows su pista al coperto in inverno. A riuscire, prima della francese Lamote a Rehlingen, le due cubane Rose Mary Almanza (1:59.35, record mondiale stagionale) e Sahily Diago (1:59.91), venti anni da compiere, nel Grand Prix portoricano di Ponce. La Diago, a lungo primatista mondiale stagionale l'anno scorso, fu seconda lo scorso giugno al Golden Gala, perdendo solo dalla campionessa del mondo Sum.

Un meeting come di consueto ricco di spunti dall'area centroamericana: si è messo ancora in evidenza il trinidegno campione mondiale juniores Machel Cedenio, che dopo il meraviglioso 44.36 di una settimana fa a Kingston ha vinto ancora, in 44.91, precedendo nettamente il campione dl mondo LaShawn Merritt (45.42). Lo statunitense ha iniziato la stagione con diverse sconfitte e tempi non sulla falsariga delle grandi partenze di stagione degli ultimi anni. La causa è il cambio di coach e di parametri di allenamento.

I frutti del lavoro, come dichiarato dallo stesso Merritt, si vedranno più avanti.

USA e Africa, Claye balza lontano

Altro annunciato protagonista dell'Olimpico, Will Claye: il saltatore statunitense ha ottenuto in california 17,50 con vento oltre i limiti, ma nell'ultimo triplo salto della serie ha centrato un ottimo 17,38 con vento legale. In Africa, nello IAAF World Challenge di Dakar, 1,94 dell'altista nigeriana Doreen Amata e 11.08 della sprinter ivoriana Lou Gonerie con responso crudele del vento: 2,1, appena oltre la legalità.

Asta, giovanissime sempre più su

Due risultati della settimana appena trascorsa hanno cambiato la storia delle migliori prestazioni mondiali junior del salto con l'asta femminile, relativamente alle competizioni outdoor. Prima la venezuelana Robeilys Peinado, oro mondiale allievi, si è portata a 4,60 nel Grand Prix di Barquisimeto, nemmeno 24 ore dopo la russa Alyona Lutkovskaya, oro mondiale junior (ma battuta proprio dalla Peinado nella finale mondiale under 18 di Donetsk nel 2013) , ha superato i 4,61 a Irkutsk. In entrambi i casi, si tratta della miglior prestazione juniores all'aperto (precedente dell'australiana Nina Kennedy con 4,59 risalente a tre mesi fa). Il record mondiale junior appartiene alla svedese Angelica Bengtsson con 4,63, realizzato in competizione indoor.

Gladys Cherorono 30:56 a Ottawa

Nella 10 km canadese exploit della campionessa del mondo di mezza maratona Gladys Cherono, che in un sol colpo ha centrato record personale, primato della corsa e miglior crono mondiale della distanza su strada nel 2015. Il progresso sul primato della 10 km di Ottawa è notevole, ben 25 secondi (apparteneva a Mary Keitany). Firma kenyana anche nella corsa maschile (27:55 di Nicholas Bor). Si è disputata anche la maratona, con vittorie etiopi di Girmay Birhanu in 2:08:14 e di Aberu Mekuria Zennebe in 2:25:30. Corsa-record anche nella Karlovy Vary Half Marathon disputata in Repubblica Ceca: vittoria di Elijah Serem Tirop in 1:01:01 e della etiope Mulu Seboka in 1:09:11. In entrambi i casi, i crono più veloci nella storia della manifestazione. Göteborg: per la mezza maratona col record mondiale di iscritti (64.000 il totale dei runners al via) Kenya e Etiopia si sono spartite il successo come in Repubblica Ceca. Ottimi i tempi dei vincitori: 1:00:44 di Richard Mengich e 1:08.13 di Worknesh Degefa.

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