Mondo, Kiprop signore dei Trials

03 Agosto 2015

L'asso kenyano domina a Nairobi. Panamericani junior con un record mondiale e una miglior prestazione mondiale allieve. Chicherova 2,00 ai campionati russi.

Trials Kenya

Disputati sabato e domenica a Nairobi, hanno prodotto alcune sensazionali performances in considerazione della quota, come le migliori tre sui 10000 maschili, le migliori tre sui 1500 femminili in altitudine e il secondo di sempre sugli 800. Sono stati Trials a inviti, basati sui risultati, con finale diretta ad eccezione degli 800 e dei 1500 maschili, dove sono state necessarie le semifinali. Primi due promossi di diritto, l'eventuale terzo su decisione tecnica, come in altre edizioni. David Rudisha è stato sconfitto in 1:43.89 da Ferguson Rotich (1:43.60), terzo lo junior Alfred Kipketer in 1:44.07. Finale dei 1500 a Asbel Kiprop, cui non serviva il "pass" in qualità di campione del mondo in carica, in 3:34.03 davanti a Silas Kiplagat (3:34.44). Due centesimi dietro Elijah Manangoi.

Tempi superlativi in rapporto alla quota, dicevamo: il riferimento è a Geoffrey Kamworor (27:11.89), Bedan Karoki (27:15.33) e Paul Tanui (27:18.45). Il primo e il terzo furono sconfitti al Prefontaine da Mo Farah in una gara bellissima. Sui 1500 donne crono quali 4:01.85 di Faith Kipyegon, 4:02.21 di Mercy Cherono e 4:04.67 di Nancy Chepkwemoi. Siepi a Birech, seguito da Conseslus Kipruto e Brimin Kipruto. Ezekiel Kemboi quarto, vittima di una caduta, ma con la wild card in tasca grazie all'oro di Mosca. Da notare il magnifico 48.29 sui 400 ostacoli del 23enne Nicholas Bett, miglior prestazione africana dell'anno e terza mondiale.

La squadra kenyana

Dei cinque iridati di Mosca, solo la siepista Chemos non difenderà il titolo mondiale a Pechino per infortunio. Gli altri quattro, Kiprop, Kemboi, la Sum e Edna Kiplagat, saranno regolarmente in Cina. Sally Kipyego è stata aggregata sui 10000 nonostante il ritiro ai Trials: la capofila è Vivian Cheruiyot, al rientro in una grande manifestazione dopo la maternità. Nella maratona maschile presenti il primatista mondiale in carica e quello spodestato, Dennis Kimetto e Wilson Kipsang.

Chicherova 2,00

Nella prima giornata dei campionati russi a Cheboksary successo di Anna Chicherova nel salto in alto con 2,00 e tre errori a 2,04. Battuta Mariya Kuchina (reduce dal quarto posto di Eberstadt con 1,94), che ha superato 1,97 sbagliando i due metri. La campionessa mondiale uscente Shkolina si è gravemente infortunata all'ingresso in gara subendo la rottura del tendine. Giornata con molte batterie e qualificazioni: si è rivista l'olimpionica dei 400 hs Natalya Antyukh, che ha vinto la sua batteria in 55.92. Asta donne alla Sidorova con 4,50 e tre errori a 4,65.

Yarisley Silva sempre più in alto

Momento d'oro per la cubana argento olimpico a Londra e bronzo a Mosca. Recuce dal successo ai Panamericani (4,85), e a Stoccolma (4,81), ieri nel meeting di salto con l'asta di Beckum ha portato il record nazionale e del continente americano, da lei stessa detenuto con 4,90, a 4,91, per il quale ha utilizzato tre tentativi. Bene anche le tedesche Ryzih e Bauer, entrambe a 4,65. Quest'ultima ha prima pareggiato il vecchio personale a 4,55, poi lo ha migliorato prima a 4,60 poi a 4,65, sempre al primo assalto. L'ultimo test dell'argento di Mosca e olimpionica in carica Jenn Suhr, invece, risale a ieri su una spiaggia in New Jersey con pedana mobile allestita per l'occasione. Vittoria con 4,60 in un meeting facente parte di un circuito dal nome bellissimo: Vertical Adventures. In tema salti si rileva anche il progresso dell'ungherese Barbara Szabo, salita pochi giorni fa a 1,94.

Panamericani Junior, sigillo col record mondiale

Dopo i Giochi Panamericani di Toronto, il Canada ha ospitato anche i Campionati Panamericani Junior a Edmonton, fucina di campioni di domani con qualcuno molto in vista anche nel presente. Il risultato di maggior caratura è arrivato nella giornata conclusiva di ieri nel giavellotto donne, firmato dalla cubana Yulenmis Aguilar, che con un primo lancio di 63,86 ha migliorato il record mondiale junior detenuto da Vira Rebryk (63,01), atleta di stanza in Crimea e che da poco ha acquisito la nazionalità russa. Anche nel secondo lancio (63,33) la Aguilar ha fatto meglio del precedente primato.

Due mesi fa la giovane cubana aveva vinto al Barrientos Memorial con il primato americano junior di 59,18, oltre tre metri e mezzo in meno alla sensazionale misura ottenuta ieri.

Allieva a 1,96

In anticipo sui tempi, visto che è nata nel 1998, è la saltatrice in alto USA Vashti Cunningham, un prodigio già capace di 1,94 in aprile. Rinunciato alla trasferta di Cali, dove sarebbe stata la favorita per l'oro mondiale allievi, a Edmonton ha pareggiato la miglior prestazione mondiale allievi con 1,96, quota superata prima soltanto da Olga Turchak nel 1984 e più recentemente dall'australiana Eleanor Patterson, ora di categoria junior e anche lei accreditata di 1,96 (e un 1,94 della settimana scorsa).

Eccellenti cose nella velocità maschile: 10.17 sui 100 del cubano Mena sullo statunitense Lyles (il maggiore dei due fratelli), secondo in 10.18, e classifica invertita sui 200, con Lyles oro in 20.27 e Mena argento in 20.34. Da segnalare inoltre la sconfitta di Lazaro Martinez, l'unico allievo in grado di saltare triplo oltre i 17 metri, battuto dall'altro cubano Caesar con 16,83 appena troppo ventoso per l'omologazione, e la prestazione di Norman Grimes, il campione mondiale allievi dei 400 hs che, al cospetto degli ostacoli senior, ha vinto il titolo continentale junior in 50.10, miglior crono mondiale under 20 dell'anno e personal best abbassato di sette decimi.

Campionati nazionali d'Europa: in Spagna Beitia protagonista

A Castellón l'Highlander dell'alto femminile centra l'undicessimo titolo nazionale con 1,98, confermando le ambizioni per il mondiale già corroborate dal successo al Golden Gala con 2,00. Le due caldissime giornate hanno prodotto un impresa che non si registrava da settant'anni, il successo su 1500 e 5000, ovviamente con tempi riferibili a gare tattiche, di un solo atleta, Adel Mechaal, e i record nazionali nel disco donne della Asenjo (61,37) e dall'ospite cilena Gallardo (61,10). Il titolo dei 110 hs è andato all'ex-cubano Yidiel Contreras in 13.39 ma la specialità è in subbuglio. Gli ostacolisti spagnoli non hanno preso bene la recente naturalizzazione dell'altro cubano Ortega, leader mondiale 2015 con 12.94, chiedendo un incontro col Direttore Tecnico nazionale e con la Federazione.

Ucraina e Slovacchia, questioni di centimetri

Tre giornate caratterizzate da buoni risultati e ricerche del minimo mondiale, mancato di soli 4 centimetri, per esempio, dalla giavellottista Hatsko (60,96) nella gara vinta dalla Derun, che ha compiuto il miracolo con 61,90 (personale migliorato di oltre un metro e mezzo). In evidenza la sprinter Pohrebnyak (11.09 e 22.75), l'oro europeo indoor sui 400 a Praga 2015 Pyhyda (51.13 in batteria). Assente Bondarenko, che ha confermato la presenza a Pechino per la difesa del titolo mondiale conquistato a Mosca, ha deluso l'altro "duequarantista" Protsenko, secondo nell'alto con 2,20. A Banska Bystrica titoli alle gemelle Veldakova: Dana ha vinto il triplo con 14,27, Jana il lungo con 6,63, ma le mancano un paio di centimetri per il minimo iridato, avendo 6,68 come miglior misura stagionale. Nel martello, 77,20 di Lomnicky, nell'alto 2,29 di Bubenik.

Finlandia e Norvegia: Ruuskanen 88,98

Gran finale dei campionati finlandesi con l'exploit dell'argento olimpico Antti Ruuskanen, che all'ultimo lancio disponibile ha trovato la vittoria che gli mancava da quasi un anno contro Pitkämäki (in testa col lancio iniziale di 87,82), firmando il primato personale con 88,98, quarta misura mondiale 2015. Da segnalare il successo sui 10000 femminili della 17enne junior Alisa Vainio, bronzo a Eskilstuna, in 32:58.17, undicesima prestazione europea di categoria. In Norvegia record dei campionati per la sprinter nera Okparaebo (11.19 in batteria, poi in finale un muro d'aria le ha guastato le ambizioni di un crono migliore) e 12.88 della ostacolista Pedersen. Sui 1500 metri, nona posizione per il 14enne Jakob Ingebrigtsen (3.54.05), ultimo dei tre fratelli e un fuoriclasse in prospettiva futura.

Amsterdam: Schippers 11.02

Dafne Schippers ha onorato l'impegno dei campionati nazionali di Amsterdam vincendo i 100 in 11.02, quarto tempo della carriera. Nella finale maschile miglior tempo della stagione per Churandy Martina (10.08) davanti all'ospite giamaicano Yohan Blake, alle prese con un lungo rodaggio dopo l'altrettanto lungo infortunio (10.27).

Obiettivo del minimo raggiunto da Thijmen Kupers, vincitore degli 800 in 1:45.28.

Campionati Balcani, domina la Romania

Nella sede di Pitesti i padroni di casa hanno stracciato la concorrenza totalizzando quasi 50 punti in più dei greci, secondi nel conteggio a squadre. Tra i risultati da segnalare, i record nazionali del pesista Gag (20,96) e della siepista bulgara Danekova (9:33.41), il 10.11 sui 100 del turco ex-giamaicano Harvey. Nel martello successi di due atleti reduci da sospensione: il turco Apak con 76,82 e la moldava Zalina Marghieva con 73,97 (primato nazionale).

Trials anche in Nigeria

Tra i migliori delle due giornate di Warri il triplista Tosin Oke (16,98), l'ostacolista Miles Ukaoma (48.84) e Patience Okon George (51.31 sui 400 donne). Cento uomini a sorpresa di Ogunlewe in 10.19. Il semisconosciuto 20enne Tega Odele, mai sceso sotto i 21 secondi sui 200, ha vinto il titolo nazionale in 20.47 con vento leggermente contrario. Nell'eptathlon record nazionale di Uhunoma Osazuwa con 6.106 punti. In primavera è stata terza al Multistars di Firenze. In giugno aveva gareggiato in due eptathlon in una settimana, migliorando prima lo stagionale a Kladno (5.828) poi superando quota seimila (6.008) nella Coppa Panamericana di Ottawa, dove si è classificata seconda a 60 punti dal successo.

Che Eaton!

Visto il tema appena introdotto delle prove multiple, ecco la sua migliore espressione, il fuoriclasse USA Ashton Eaton, che nell'American Track League di Atlanta ha abbassato il personale sui 400 in 45.55, perdendo solo dal bahamense Gardiner (45.11), un personaggio da seguire con attenzione: da quando ha preso seriamente i 400 piani, cioè quest'anno, non ne ha perso uno, firmando un 44.27 e un 44.30. Eaton ha anche corso i 100 in 10.47 ed è reduce da altre buone cose in California (2,03 in alto, 42,03 nel disco). A Atlanta Asafa Powell ha mancato di poco la discesa numero 91 sotto i 10 secondi (10.01), mentre LaShawn Merritt ha corso il settimo 300 metri più veloce della storia in 31.53. Due delle altre sei prestazioni appartengono a lui.

Ultime imprese del weekend

Dopo un lungo inseguimento del minimo mondiale, il giavellottista USA Sam Crouser ha fatto cnetro a Portland con un lancio di 83,33. In una atletica austriaca attonita per il terribile infortunio occorso all'astista Kira Grunberg, il discobolo Lukas Weisshaidinger ha disintegrato il personale centrando minimo mondiale e olimpico in condizioni ideali a Schwechat: 64,62 al quarto lancio e exploit finale con 67,24, record nazionale superiore di quattro centimetri al già sorprendente 67,20 di Gerhard Mayer ottenuto sulla stessa pedana tre mesi fa.

Bird's Next

News in prossimità mondiale: lo staff tecnico di Genzebe Dibaba ha sciolto le riserve. La primatista mondiale dei 1500 metri (il suo 3:50.07 a Montecarlo è il risultato-copertina dell'anno) cercherà l'inedito doppio successo su 1500 e 5000 metri. Decisione presa anche da Allyson Felix: la scelta di concentrarsi ai mondiali di Pechino sui 400 anziché sui 200 estromette di fatto dalla gara individuale la world-leader Francena McCorory e impedisce agli USA di schierare quattro atlete sui 200. Dopo la decisione della Felix di non presentarsi sui 200 è arrivata quella di Shelly-Ann Fraser-Pryce, che ha confermato il doppio impegno: 100 e 200. Ancora incerta sulla partecipazione iridata è invece Valerie Adams, non soddisfatta del rendimento al rientro dopo l'intervento chirurgico dello scorso autunno. Allarme Storl: il tedesco campione del mondo di getto del peso gareggia con antidolorifici visto lo stato del tendine, peggiorato nonostante un primo intervento chirurgico. Storl ha intenzione di posticipare un secondo intervento a Olimpiadi terminate.

No Kolodko, no party

Per la prima volta nella storia dei Campionati del mondo, la Russia potrebbe non presentare alcuna pesista: la Kolodko è alle prese con un lento recupero dopo un infortunio, la Tarasova ha quasi rinunciato per problemi fisici nonostante la presenza ai campionati nazionali di Cheboksary, al via oggi. Zero russi anche nel disco uomini dopo l'infortunio di Butenko. Nel frattempo si torna a parlare di Yelena Isinbayeva, che ha ripreso da un paio di settimane a saltare negli allenamenti. Il ritorno della Zarina è al momento fissato per la Coppa del Governatore di Volgograd, sua città natale, in gennaio.

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