Mondo, Helsinki chiama l'Europa

18 Giugno 2012

Il Campionato Europeo di Helsinki è alle porte, negli USA sta per scoccare l'ora dei Trials. La grande atletica è attesa a un mese e mezzo di fuoco

di FIDAL

Campionati nazionali in Europa: Francia

Tre titoli nazionali per Christophe Lemaître nella rassegna di Angers: dopo aver vinto la 4x100 col suo club di Aix-les-Bains in 39"73, il tre volte campione europeo ha vinto la sfida sui 100 metri con il campione d'Europa junior Jimmy Vicaut scendendo per la prima volta quest'anno sotto i dieci secondi (9"94) ma con l'ausilio di un vento superiore alla norma (2,6 metri al secondo, 10"05 per Vicaut, 10"10 per l'ex-lunghista Biron). Lemaître ha completato l'en-plein domenica aggiudcandosi i 200 in 20"31 (vento 0,5), ancora davanti a Vicaut, battuto con lo stesso tempo (20"58) dalla novità Bassaw.

Nelle altre gare dei campionati francesi, buon test per il recuperato marciatore Diniz, due volte campione europeo, che ha coperto i 10000 metri in pista in 39'46"74, ben cinque atlete sotto i tredici secondi nei 100 metri ostacoli, con 12"88 per la Decaux e la Diawara, e 45"39 per Fonsat nei 400 piani. In assenza di Tamgho (fuori causa anche per Londra e con la testa già al 2013), il triplo uomini è andato a Correa (personal best di 16,74). Conferma per Darien sui 110 ostacoli, vinti controvento in 13"28. Asta senza storia, vince Lavillenie con 5,85. Allunga ancora la gittata dei salti la due volte olimpionica di triplo Mbango, ora francese, che chiude la pratica con 14,27. Ospite di riguardo la gabonese Zang-Milama, che sui 100 piani ha eguagliato il fresco record nazionale in 11"03.

Germania

In pista e in pedana a Wattenscheid tutti i migliori, fatta eccezione per il campione del mondo di giavellotto De Zordo (forfait dell'ultimo momento per il solito problema al gomito e ancora senza minimo olimpico) e per il campione europeo di salto in lungo Reif, alle prese con seri problemi tendinei. Dalla prima giornata segnaliamo il 4,70 di Silke Spiegelburg nell'asta, con mancato miglioramento del primato tedesco a 4,81, il 66.47 dell'albatros del disco femminile Nadine Müller e il 73,65 della campionessa e primatista del mondo Heidler nel martello. Nella gara di disco, nota anche per la junior Anna Rüh, miglioratasi ancora fino a 63,14, miglior lancio mondiale under 20 della stagione.

Ancora, ritovata continuità per Carolin Nytra nei 100 ostacoli (un 12"74 che eguaglia quanto fatto all'esordio di Mannheim una settimana prima), l'ennesimo titolo per la pesista Kleinert con 19,18 e la vittoria di John nei 110 ostacoli in 13"52 con beffa per il giovane Traber, lanciato verso il titolo ma caduto a pochi metri dal traguardo. Nella giornata conclusiva di domenica, formalità sbrigate per gli altri campioni del mondo Storl nel peso (20,96) e Harting nel disco (67,79). Pronostico rispettato anche nel giavellotto femminile, con titolo alla Obergföll (65,86) sulla campionessa d'Europa Stahl (64,35, stagione iniziata in sordina e ora in continuo progresso di due metri a gara). Per concludere, 5,82 di Malte Mohr nell'asta, nel giorno dell'annuncio del ritiro dall'attività di Danny Ecker. Infortunato per Wattenscheid, chiuderà la lunga carriera a fine agosto.

Ucraina

Quattro giornate di fuoco nell'impianto di Yalta: apertura con 11"11 di Olesya Povh sui 100 metri, poi tutta una serie di ottime cose nei lanci femminili, ad iniziare dal 6,95 ottenuto da Viktoriya Rybalko nel lungo, con secondo posto misurato a 6,80 per la novità Tverdokhlib (l'eptatleta Melnychenko ha saltato 6,74 in qualificazione), e dal 14,71 della triplista Knyazeva, che ha battuto la fresca campionessa universitaria USA Demydova, miglioratasi fino a 14,50. Nelle gare di corsa, ottimo 200 donne con Yelizaveta Bryzgina al miglior tempo europeo dell'anno (22"69) davanti alla Pyatachenko (22"71), e 1'58"46 di Nataliya Lupu sugli 800 con quattro atlete sotto i due minuti. Lanci: ancora un progresso per la martellista "under 23" Skydan (74,21). Uomini; segnaliamo il 2,31 di Protsenko nell'alto e la vittoria nel martello per il veterano Dryhol (46 anni) con 78,32.

Polonia

Giunti all'edizione numero 88, i campionati polacchi (sede a Bielsko-Biala) hanno confermato la ambizioni da podio europeo e olimpico dei lanciatori Majewski (21,07 nel peso uomini), Malachowski (66,89 per il discobolo) e Wlodarczyk (74,71 per la martellista campionessa del mondo a Berlino).

E' andato assai bene anche l'attuale numero uno polacco del martello Pawel Fajdek (80,32) che ha stimolato l'ex-campione olimpico Ziolkowski, vicino al miglior lancio stagionale con 78,32. Degli altri grossi nomi, Adam Kszczot ha vinto gli 800 in 1'46"53 e l'ostacolista Noga ha dominato i 110 in 13"38.

Belgio, exploit di Kevin Borlée

A Bruxelles eccezionale record belga del campione d'Europa dei 400 Kevin Borlée, che in batteria è sceso a 44"56, nona prestazione continentale di sempre a poco più di due decimi dal record europeo di Thomas Schönlebe. Una prestazione confermata 24 ore dopo dal 44"63 con cui Borlèe ha vinto la finale. Il gemello Jonathan non è stato a guardare, e ha vinto i 200 in 20"32. Altri risultati interessanti da Anne Zagré (12"92 sui 100 ostacoli, record nazionale), che ha vinto anche i cento piani in 11"42.

Grecia

Lo stato febbrìle totale, dovuto soprattutto alle vicende politiche e all'europeo di calcio, contagiano anche i novantottesimi campionati nazionali di Atene: L'ostacolista mulatto Douvalidis (13"41 quest'anno) avvicina il record in 13"47, l'ex-campione d'Europa dei 400 ostacoli Periklis Iakovakis, dopo aver ritrovato la salute fisica, riemerge con 49"04, la triplista Perra vince una eccellente finale di triplo con 14,71, battendo la Papahristou (14,58) e la Panetta, terza con 14,50. Per il campione del mondo indoor di salto in alto Dimitrios Hondrokoukis titolo con 2,25. Nele corse veloci, un tempo territorio di caccia, 20"55 di Tsakonas e doppietta della sconosciuta Belibasaki, uscita dal nulla, due titoli in 11"34 e 23"28.

Repubblica Ceka e Europa dell'Est

A Vyskov la rassegna ceka ha prodotto soprattutto il 54"38 di Denisa Rosolova-Scerbova nei 400 ostacoli, specialità cui l'atleta è approdata recentemente dopo una prima parte di carriera spesa nelle prove multiple, poi nel lungo, infine nei 400 piani. Non c'era, a contrastarla, la detentrice el record nazionale Hejnova, che ha gareggiato sui 200. Altri risultati da considerare, il 78,22 di Melich nel martello e il 64,60 della solita Spotakova nel giavellotto. Bulgaria: si rivede il triplista Karailiev (16,93 ventoso), mentre l'ospite kuwaitiano Al-Shammari (33 anni) abbassa il record nazionale dei 110 ostacoli a un impensabile 13"48, e con lui il georgiano Ilariani (13"58).

In Ungheria parlano i lanci: 80,28 per Pars nel martello, 67,91 di Kovago nel disco. Slovacchia: in evidenza, nei concorsi, Martina Hrasnova (73,09 nel martello), mentre dopo l'esito della gara maschile si potrebbe consumare il dramma del campione europeo Charfreitag: sia lui che Lomnicky hanno conseguito solo il minimo olimpico "B", e le condizioni erano chiare, a Londra va chi vince il titolo nazionale. Lo ha vinto Lomnicky, con Charfreitag secondo. A Helsinki, però, ci saranno entrambi.

Russia, che corse

Doppio showdown russo a Mosca e a Zhukovskiy: la corazzata affila le armi nella doppia prospettiva Helsinki-Londra. Nel Memorial Kuts moscovita corposo miglioramento di Svetlana Podosyonova che toglie otto secondi al personale dei 1500 metri approdando a un clamoroso 3'59"61, di un filo su Yekaterina Gorbunova (3'59"89, primo sub-4 della carriera), sulla primatista mondiale indoor Yelena Soboleva (4'00"33), che sta tornando ai livelli precedenti la nota sospensione, e su altre due atlete cronometrate attorno ai 4 minuti, la Khaleyeva (4'00"53) e la Arzhakova (4'00"82). Ai campionati russi giocherà le sue carte anche un'altra atleta tornata dal purgatorio, la quasi 37enne Tomashova (una ex-iridata), sesta a Mosca in 4'01"95. Non sono stati da meno gli 800, con Yekaterina Poistogova a 1'57"93 sulla Kofanova (1'58"83). Nelle gare maschili, lampi dai martellisti Litvinov (80.98) e Ikonnikov (79,46).

Nello Znamensky Memorial (a Zhukovskiy) la Poistogova allunga gareggiando sui 1500 metri e si impone in un altro primato personale (4'00"11) sulla Soboleva (4'01"14), ma trovano la vetrina anche la norvegese Angelsen, capace di valicare l'1,95 nel salto in alto, la Lysenko (75,48) e la pesista Avdeyeva (19,54). Tra gli ostacoli continua l'ascesa della bielorussa Alina Talay (12"79), e nello sprint il lituano Sakalauskas copre i 100 in 10"08, con vento oltre la norma, ma nemmeno tanto (2,3).

Tra i due meeting, i campionati caucasici a Krasnodar, dove Antonina Krivoshapka ha stabilito la miglior prestazione europea stagionale sui 400 in 49"43.

Bielorussia, che lanci (e che salti)

Alcuni giorni fa nell'Olympic Champions Prizes di Minsk, Nadzeya Ostapchuk si è presa la vetta stagionale del getto del peso migliorando di un centimetro il proprio record nazionale con un mglior lancio di 21,13 e altre tre bordate da 20,66, 20,65 e 20,31. Nel martello, l'olimpionica Miankova ha eguagliato record nazionale e miglior lancio mondiale 2012 con 78,19 al secondo turno. Nella stessa gara l'altra martellista Matoshka è progredita di quasi tre metri piazzando un 76,05 in apertura e un 76,56 al lancio successivo. Grandi cose anche nel martello maschile, e senza il capofila mondiale Tikhon. Vince Krivitskiy con 80,25 su Vorontsov (80,25 pure lui), Devyatovskiy (79,60 alla seconda gara in quattro anni), l'azero Marshin (40 anni, 79,45) e Shayunov (79,19). Non è finita: spettacolo dalla pedana del lungo femminile, grazie al doppio over-7 metri conseguito dal duo composto da Anastasiya Mironchyk-Ivanova (7,08) e da Veronika Shutkova (7,01).

Campionati kenyani

Non sono i Trials olimpici, che si disputeranno a breve, ma a Kasarani una gara era valida come selezione per Londra, i 10000 metri femminili. Ha vinto Vivian Cheruiyot in 32'24"51 di due decimi sulla Chepkirui e di circa due secondi sulla Kipyego. Per i titoli nazionali, 10000 uomini a Kennneth Kipkemoi in 27'49"53, e 1500 in uno splendido (in altitudine) 3'33"85 di Caleb Mwangangi Ndiku.

Blake 10"05 a Edmonton

Nel Donovan Bailey Invitational il campione mondiale dei 100 metri ha corso e vinto in 10"05 la sua ultima gara prima di volare a Kingston e preparare con cura i campionati giamaicani, validi come Trials olimpici. In evidenza anche l'altro campione del mondo Jason Richardson che si è imposto nei 110 ostacoli in 13"16.

Altri risultati

Nelle prove multiple di Ratingen l'algerino Larbi Bourrada ha vinto la manifestazione e migliorato il record africano di 30 punti fino a 8.332. In Asia sensibile progresso per la kazaka Pelepenko, che ha corso i 100 ostacoli in 12"69. Ai duemila metri di quota di Artashat (e col beneficio di quasi due metri di vento a favore), 8,20 del lunghista Sargsyan. In Slovenia il 33enne altista Prezelj ha portato il record nazionale a 2,32, mancando di poco i 2,35. Sempre nell'alto, Barshim è tornato a superare la misura di 2,30 a Varsavia. In Finlandia, notevole 8,32 (con vento a 2,2) del lunghista finlandese Ollikainen a Jamsa. In Svizzera, record nazionale per Nicole Büchler nell'asta con 4,60.

USA

Nel New Jersey International Invitational clamoroso 9"97 del semisconosciuto Phil DeRosier, sceso già a 10"11 in batteria (un decimo meglio del personale). In finale, il tempone con vento regolare di 0,8. Nei campionati USA junior di Bloomington, doppietta in 10"28 (con quasi due metri di vento contrario) e 20"57 di Tyreek Hill, e primati femminili di categoria con la martellista Ashe (68,22) e la discobola Vaughan (60,59). Negli attesi 400 maschili, 45"37 di Aldrich Bailey su Arman Hall (45"77).

Niente Giochi

Non è in grado di giocarsi le Olimpiadi ai Trials l'oro di Atene Dwight Phillips, che tornerà in pedana nel lungo l'anno prossimo per l'ultima stagione di una grande carriera. Fuori causa anche il saltatore in alto Dusty Jonas, alle prese con il tendine d'Achille dopo un grave infortunio risalente alla stagione indoor. Niente Trials (e niente Giochi) anche per la quasi 40enne Deena Kastor-Drossin, impossibilitata ad allenarsi per problemi alla schiena, che aveva in animo di calare le sue chances nei 10000.

E ora i Trials

Tantissimi i motivi di interesse nel drammatico "dentro o fuori" di Eugene, all'inizio del quale mancano tre giorni. Tyson Gay correrà i 100 metri dove, però, gli americani danno per favorito Justin Gatlin. Dopo le recenti prodezze nella velocità, Sanya Richards-Ross deciderà dopo i 400 se cercare la seconda qualificazione individuale anche nei 200 metri. Ci sono anche i Trials britannici a Birmingham, con Farah uomo-simbolo (farà i 1500) e Kenenisa Bekele che disputerà un test importante sui 10000 in chiave-Londra.
 



Condividi con
Seguici su: