Mondo, 5ª strada tris di Jenny Simpson

15 Settembre 2014

La miler USA vince il miglio della 5th Avenue a New York per la terza volta. In sommario, tutte le corse su strada in Europa, Asia, Africa e America.

Miglio della quinta strada, nessuna come la Simpson

Il classico 5th Avenue Mile di New York è stato vinto dagli statunitensi Jennifer Simpson-Barringer (oro a Daegu e argento a Mosca sui 1500 metri) e Jordan McNamara, ma è la Simpson a meritare i titoli di copertina negli USA, perché con la vittoria di sabato ha conquistato il terzo successo nel miglio di New York (il secondo fu un anno fa, il primo nel 2010), impresa mai riuscita in precedenza ad altre specialiste. Per quanto possano valere i tempi, la Simpson si è imposta in 4:19.4, due decimi più rapida di Brenda Martinez (prima nel 2012), e un secondo e mezzo davanti alla terza, l'irlandese 22enne Ciara Mageean, già nota per aver vinto tre medaglie d'argento di peso (ai mondiali allievi 2009, ai mondiali junior 2010, agli europei junior 2011). Fuori dalle prime tre atlete di grande livello, quali le altre statunitensi Uceny, Hasay e Cain, le britanniche England e Weightman, le kenyane Lagat e Kipyego. Successo strappato coi denti per McNamara: i cronometri hanno sentenziato 3:51.0 per lui e per l'altro miler USA Garrett Heath. A un solo decimo l'altro irlandese Paul Robinson, che ha bruciato di un'inezia Augustine Choge.

Solo Africa in Repubblica Ceca

La pioggia battente e le basse temperature non hanno penalizzato i buoni riscontri tecnici della mezza maratona di Ústí nad Labem (oltre 5.000 al via), vinta dall'etiope Adugna Tekele Bikila in 1:00:45 (43:08 al 15° km) e dalla kenyana Gorreti Jepkoech in 1:09:35, cui la partecipazione alla corsa è stata proposta all'indomani della sua brillante vittoria ottenuta sette giorni prima a Praga sui 10 km in 31:05. Nella gara maschile cinque atleti hanno chiuso sotto l'ora e due minuti, e il favorito Atsedu Tsegay (personale di 58:37) ha chiuso appena sesto in 1:03:03. Dietro Tekele, che non vinceva una mezza maratona dal debutto sulla distanza di tre stagioni orsono a Belgrado, l'altro etiope Azmeraw Bekele (59:39 di personale), secondo in 1:00:58, terzo l'ugandese Geoffrey Kusuro in 1:01:04, quarto il kenyano Richard Kiprop Mengich (terzo quest'anno nella mezza di Berlino) in 1:01:19. La Jepkoech, pur fallendo il primato della corsa (1:09:07), ha bissato il successo di Praga migliorando il personale stabilito un anno fa a Udine, e staccando di oltre un minuto le kenyane, come lei tutte in gara a Praga lo scorso fine settimana: Helah Kiprop (1:10:48), Esther Chemtai (1:10:51) e Flomena Chepchirchir (1:11:14).

Porto è kenyana con Kipyego e Rionoripo

La 21enne kenyana Purity Cherotich Rionoripo ha vinto la mezza maratona di Porto in 1:10:40 all'esordio sulla distanza, precedendo di nove secondi la lusitana, Sara Moreira, che in 1:10:49 ha migliorato il primato personale a dieci mesi dalla nascita del primo figlio (vanta un 1:10:08 a Newcastle, con declivio), e guarda con ottimismo all'impegno nella maratona di New York del prossimo novembre. Tris tutto kenyano nella gara maschile con crono eccellenti: Bernard Kiprop Kipyego, ben coadiuvato dal pacemaker Titus Mbishei, ha chiuso in 1:00:38, battendo Vincent Kiprop Chepkok (1:00:53) e lo stesso Mbishei (1:01:14).

Lo stesso tempo di Kipyego, 1:00:38, è stato impiegato dall'altro kenyano Daniel Wanjiru per affermarsi nella mezza maratona austriaca di Wachau, precedendo di oltre un minuto Bernard Bett (1:01:44).

Maratone in Europa

Germania: a Colonia esordio con vittoria del kenyano 28enne Anthony Maritim, che ha preso il largo nella seconda parte di gara e si è imposto in 2:10:26. In carriera vanta una vittoria nella Deejay Ten di Milano nel 2010, e partecipazioni a Udine e alla Roma-Ostia. In dodicesima posizione l'italiano Lorenzo Zanon (2:40:30). Solo terzo il favorito giapponese Yuko Matsumiya, in 2:18:41. Di stampo kenyano anche la 42 km femminile vinta da Julia Mumbi Muraga in 2:28:00. La Mumbi fu quarta un anno fa a Milano in 2:33:37. Nella maratona di Münster, in Renania, il relativamente noto Josphat Kiprono Leting ha messo in fila colleghi molto più conosciuti nel circuito delle 42 km. In 2:10:40, e con la seconda metà della gara più veloce della prima di 35 secondi, ha preceduto Duncan Cheruiyot Koech (2:12:04), Evans Taiget Kipkorir (2:12:15) e David Tarus (2:12:39). Non pervenuti nelle prime posizioni gli altri nomi noti Francis Kiprop, Jairus Chanchaima e Moses Kigen. Non c'è stato lo sperato primato della corsa femminile: l'etiope Ayano Bule si è imposta in un modesto 2:40:40.

Prima a Marsiglia

Edizione d'esordio della 42 km provenzale con 6.000 adesioni ma meno di 500 partecipanti all'arrivo. Vince il qatariano 30enne Bellor Minigwo Yator, ex-Kenya, in 2:13:50 sul kenyano Stanley Bett (2:14:42). Polonia: a Wroclaw pokerissimo del Kenya nella classifica maschile dell'edizione numero trentadue della maratona locale, con Felix Kangogo vincitore in 2:13:41 e circa tre minuti di vantaggio sui connazionali. A Agnes Chebet la corsa femminile in un poco significativo 2:42:41. A Tallinn vince un etiope, Tesfaye Beyene, in 2:17:29. Successo etiope anche in Cina, a Tanyuan (30.000 iscritti), per merito di Raimi Haier Lemi in 2:13:08, mentre nella corsa femminile il successo non è sfuggito alla kenyana Alice Chelangat in 2:32:14. Per finire, la svizzera Jungfrau Marathon, impegnativa corsa in montagna che si disputa nella regione alpina bernese, che citiamo per i sesti posti conquistati da Ivana Iozzia in 3:42:20 e da Hannes Rungger in 3:13:14. Successi alla 41enne francese Aline Camboulives in 3:27:21, e al kenyano Paul Maticha Michieka in 3:01:58.

Settembre in strada, torna Kisorio

Ancora mezze maratone in Europa: a Copenhagen doppietta firmata Etiopia con Shumet Mengistu che in 1:02:43 ha avuto la meglio solo negli ultimi quaranta metri sul kenyano Benson Olenakeri (1:02:46), un 32enne che ha fatto da anni della Spagna la base tecnica. Tra le donne, Amane Berisho Shankule in 1:11:50 ha preceduto la kenyana Rael Kimayo (1:12:25), gia seconda nella locale maratona internazionale in maggio.

Tra gli altri risultati del fine settimana, la vittoria del kenyano Raymond Kemboi a Vannes in 1:03:49, quella del connazionale Hillary Maiyo nella Wizz Air Half Marathon di Budapest in 1:05:05, e il ritorno di Matthew Kisorio (58:46 nella mezza maratona, terzo risultato di sempre) allo scadere della sospensione di due anni: dopo il rientro vincente in una 15 km, si è imposto in una mezza maratona in 1:04:50. Entrambe le gare si sono disputate in Kenya. Fuori Europa anche la mezza colombiana di Medellin, con successi di Ben Mutai in 1:04:28 su Gilbert Yegon 1:05:05 e della peruviana Ines Melchor (1:13:21), sulla colombiana Kelly Arias (1:15:29).

Pista in Brasile, marcia in Polonia

Fuori dal contesto della Continental Cup, si segnala una manifestazione a San Paolo con doppietta della sprinter Ana Claudia Silva, che ha vinto i 100 in 11.28 (11.22 in batteria) e i 200 in 23.08. Discreti anche il triplo di Keila Costa (13,98), il peso con la Arcanjo (17,56), e il disco con Fernarda Borges, che con un lancio di 63,53 ha realizzato la seconda miglior misura della carriera, in una stagione dove è scesa in pedana per ben 22 volte. In Belgio la medaglia di bronzo dell'eptathlon agli Europei di Zurigo, la 20enne Nafissatou Thiam, si è migliorata nel triplo, saltando 12,82 contro un vento sfavorevole misurato in oltre due e metri e mezzo. Nella riunione internazionale di marcia a Katowice si sono registrati due successi degli atleti guatemaltechi: l'argento olimpico dei 20 km Erick Barrondo ha vinto i 10 km in 40:05 sull'ucraino 41enne Andriy Kovenko (40:34), mentre Mirna Ortiz, al nuovo record nazionale in 43:09, ha preceduto le lituane Virbalyte (43:13, altro primato nazionale) e Aidietyte (44:36).

Mondiali militari di cross a Beirut

L'edizione numero 56 della manifestazione si è disputata dieci giorni fa a Beirut, registrando l'en plein maghrebino nel cross corto e in quello lungo maschile. Sul percorso di 4,8 km vittoria dell'algerino Rabah Aboud davanti ai connazionali Merbouhi e Belkheir. Sui 12 km tripletta marocchina con, nell'ordine per le medaglie, Fathi, Houdadi e El Hiba. Atleti più noti, come il marocchino Hitrane e il francese ex-kenyano Theury, si sono classificati al quarto posto. Nella gara feminile, sui 4 km, oro alla polacca Lewandowska sulla connazionale (ex-ucraina) Kalendarova-Ochal, bronzo alla marocchina Arafi. A squadre (sei atleti per nazione per comporre la classifica), ori a Marocco nel cross lungo, all'Algeria nel cross corto e alla Polonia nel cross femminile (per le notizie, grazie a Baronet, Hubbeling, Juck).

Harting k.o.

Robert Harting ha subìto la rottura del legamento crociato anteriore e del legamento medio collaterale del ginocchio sinistro, in seguito a una caduta. Per il discobolo tedesco sono previsti circa nove mesi di assenza dalle pedane. Le previsioni indicano in giugno il mese del possibile rientro. Nel prossimo fine settimana, fari sul Dècastar di Talence (in gara il duo francese Mayer e Djimou, la campionessa del mondo Melnychenko, e ancora Sintnicolaas e Behrenbruch tra gli atleti di spicco), e il solito fitto calendario di corse su strada, dove spiccano la "Dam tot Damloop" olandese con al via l'olimpionica di maratona Tiki Gelana, e la mezza maratona di Philadelphia, con Geoffrey Mutai, Bernard Lagat e Dathan Ritzenhein nella corsa maschile.

Marco Buccellato

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