Mondiali U18: Diaz 17,30 nel triplo!

14 Luglio 2017

A Nairobi, il sedicenne cubano migliora il primato mondiale del connazionale Lazaro Martinez. Il giamaicano Russell da applausi nei 110hs, doppietta Kenya nel mezzofondo.

di Nazareno Orlandi

Il record del mondo di Jordan Diaz nel triplo infiamma la terza giornata dei Mondiali Under 18 di Nairobi, in Kenya. L'impresa del giorno è del cubano al primo anno di categoria, piombato nella leggenda dell'hop-step-jump giovanile grazie al suo imperiale 17,30 (+0.6) con il quale peraltro è balzato anche in testa alle liste mondiali stagionali Under 20 e settimo di quelle assolute. Miglioramento-monstre nella finale pirotecnica di oggi: Diaz è decollato al terzo tentativo (17,00, -0.8) aggiornando già così il primato dei campionati, ma no contento ha aggiunto altri trenta centimetri nella prova successiva, incrementando il suo precedente pb di 64 centimetri. Dalla vetta delle liste all-time ha scalzato il connazionale Lazaro Martinez che lo aveva realizzato a L'Avana nel 2014 (17,24). Si rinnova dunque la lunga e gloriosa tradizione cubana nei salti con due ori in due giorni, dopo il sigillo di Maikel Vidal nel lungo. Il resto del globo nel triplo - ricordando sempre le assenze di nazioni leader come Usa e Gran Bretagna - si è arreso oltre un metro più indietro: medaglie sudamericane per l'ecuadoriano Frixon David Chila (15,92, +0.4), argento, e il colombiano Arnovis de Jesus Dalmero (15,89, +0.7), bronzo.

C'è mancato poco che non cadesse anche un altro record del mondo, quello dei 110 hs. Quantifichiamo il "poco": otto centesimi. Probabilmente il giamaicano De'Jour Russell li ha persi in una partenza non impeccabile che però non gli ha impedito di siglare la seconda prestazione di sempre tra le barriere da 91 cm con un mostruoso 13.04 (+0.1), maxi-record dei campionati. E' una delle rising stars di questa rassegna iridata e non ha lasciato scampo all'argento Hao-hua Lu di Taipei (13.41) e al francese di bronzo Thomas Wamaverbecq (13.55).

Colpo di scena nei 400 uomini: la medaglia più preziosa è andata alla nazione favorita (Giamaica) ma ha un volto diverso rispetto a quello prevedibile. Anthony Cox è scoppiato nei metri conclusivi e per il suo connazionale quindicenne Antonio Watson (46.59) è stato "elementare" beffarlo nel finale, fiancheggiato dall'atleta di Guyana Daniel Williams (46.72), d'argento, e dal bronzo delle isole Turks e Cacos, Colby Jennings (46.77), tutti al personale. Solo quarto Cox in 46.77. Tra le donne, un progresso di oltre un secondo (52.74) ha consentito a Barbora Malikova di scoppiare di gioia per il titolo mondiale dei 400: sensazionale la crescita della ceca che prima di Nairobi vantava un personale di 54.03, già migliorato in semifinale. Non è stato sufficiente per la keniana Mary Moora abbassare il proprio primato fino a 53.31 (argento), bronzo di marca brasiliana con Giovana Rosalia Dos Santos (53.57). 

MEZZOFONDO Il Kenya ha festeggiato le sue due prime medaglie d'oro con la doppietta del Kenya nei 1500 maschili e nei 2000 siepi donne. E in entrambe le specialità davanti ai "cugini" etiopi. Oro nei 1500 per George Meitamei Manangoi, fratello d'arte: il maggiore ha vinto sulla stessa distanza l'argento ai Mondiali di Pechino due anni fa. Oggi con 3:47.53 ha stoppato gli etiopi Abebe Dessasa (3:48.65) e Belete Mekonen (5:50.64), sugli altri gradini del podio. Uno-due Kenya nei 2000 siepi e il 6:24.40 di Caren Chebet vale la migliore prestazione mondiale del 2017. Ha spostato i propri orizzonti anche la nuova vicecampionessa mondiale Mercy Chepkurui (6:26.10), distante il bronzo di Etalemahu Sintayehu (6:35.79).

SALTI Nell'alto ha preso l'ascensore l'ucraina Yaroslava Mahuchick per imporsi con una misura mai vista in un Mondiale Under 18: 1,92, al secondo tentativo. Due centimetri di progresso per la quindicenne e un percorso quasi netto fino alla quota vincente, con l'unica sbavatura a 1,82. La svolta della gara è stata sull'1,85, domato senza inciampi dall'ucraina e fallito dalla polacca Martyna Lewandowska che poi ha sbagliato due volte a 1,87: argento. Bronzo alla tedesca Lavinja Jurgens con 1,79. 

LANCI Capitolo lanci: la martellata più potente è quella dell'ucraino Mykhaylo Kokhan (82,31) che ha lasciato le briciole alla concorrenza. Tradotto: Damneet Singh argento con 74,20 (India), Raphael Winkelvoss bronzo 71,78 (Germania). A suggellare il primo posto parziale di Cuba nel medagliere (tre ori) è stata Silinda Morales che ha fiondato il disco a 52,89. per l'argento l'ha spuntata la tedesca Leia Braunagel (51,29), bronzo Cina per Quantong Liu (50,10).

LE QUALIFICAZIONI La brasiliana Lorraine Martins 23.90 (0.0) è stata la più veloce nelle batterie dei 200 femminile, gara nella quale spiccava l'assenza del bronzo dei 100, la giamaicana Kevona Davis. Sotto i 24 anche la quindicenne tedesca Talea Prepens, 23.93 nonostante 1.6 di vento contrario. Quarto tempo parziale per la fresca campionessa del mondo dei 100 Mizgin Ay (24.22, -1.6). Al maschile il leader dopo il primo turno è il francese Paul Tritenne che con 21.08 (-1.0) ha... tritato il pb (era 21.41). Terzo tempo per il vincitore dei 100 Thsenolo Lemao (21.27, +0.6). La cinese Quijiao Tan ha fatto il vuoto nella qualificazione del triplo chiudendo in testa con 13.16 (+0.9). Pass diretto per due nel disco uomini: Oleksiy Kyrylin ha scagliato l'attrezzo da 1500 gr. a 60.30, il cileno Claudio Romero già quarto nel peso rincorre con 59.08. Nelle semifinali degli 800 donne ha brillato la keniana Lydia Jeruto Lagat (2:10.47). La prima giornata dell'eptathlon ha consegnato la leadership alla spagnola Maria Vicente (3600 punti).

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