Mondiali Allievi, Comini super 74,58

18 Luglio 2015

A Cali, il giavellottista ascolano va in finale con quasi 8 metri di PB a soli 22 centimetri dal record italiano. Giacomo Brandi nono nella marcia (44:48.39). Staffetta mista promossa (3:25.71).

di Raul Leoni

Il quarto appuntamento mattutino dei Mondiali allievi di Cali coincide in casa Italia con il giorno delle Marche: prima Giacomo Brandi arriva ad una manciata di secondi dalla zona-punti nei 10000m di marcia (nono con 44:48.39), poi l’ascolano Simone Comini compie l’impresa nelle qualificazioni del giavellotto: con un progresso di quasi otto metri in due lanci di 69.78 e 74.58 (partendo dal 66.96 della scorsa stagione, 66.57/SB: la MPN di Gottardo è 74.80) si qualifica con la nona misura per una finale alla quale approdano solo coloro che hanno fatto la prestazione richiesta (dodici oltre i 73.00). Altra finale colorata d’azzurro sarà quella della staffetta 4x400m mista, gara nuovissima: con una formazione che schierava in partenza le ragazze – Rebecca Borga e Linda Olivieri – e poi i ragazzi – Andrea Romani e Vladmir Aceti – il quartetto azzurro compie una rimonta spettacolare sulle squadre partite con gli uomini e agguanta il passaggio diretto (3:25.62, quinto tempo delle batterie) dietro la Polonia, costringendo la Germania al ripescaggio. Nella marcia femminile, ritirata Anthea Mirabello, Vanessa Tomei è 24^ (25:20.22).

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LE GARE DELLA QUARTA GIORNATA (18 luglio - mattina)

Giavellotto F (eptathlon) – Una mattinata positiva, a tratti esaltante, finisce in tono minore: il 28.99 di Sofia Montagna, se non salvare la sua classifica dopo due nulli, poco aggiunge alle prospettive dell’eptatleta di Vigevano (parziale di 4130 punti prima della partenza negli 800m di chiusura). Per ora viaggia al 32° posto nella classifica che vede il dominio della scuola “alpina”: alle spalle di un eccezionale 54.57 dell’ucraina Alina Shukh, il 52.87 di Geraldine Ruckstuhl dà alla Svizzera la leadership (5180), poi la coppia austriaca Andrea Obetzhofer (5141)-Sarah Lagger (5106). La cubana Rodriguez scivola indietro, sesta con 4988 punti.

4x400m M/F (batterie) – Gara nuovissima e vigilia tribolata: Alessia Tirnetta accusa un’indisposizione e quindi la seconda frazione viene assegnata all’ostacolista Linda Olivieri, comunque determinata a riscattare la sfortunatissima semifinale individuale. Quindi il quartetto azzurro parte con Rebecca Borga, Linda Olivieri, Andrea Romani e Vladimir Aceti: l’obiettivo tattico, come dicono a casa Italia, è quello di provare a tenere con le ragazze e poi sfruttare le frazioni maschili per rimontare rispetto ai quartetti che hanno schierato gli uomini nelle prime due frazioni. Fatto sta che il piano riesce alla perfezione; lancio da 56.0 di Rebecca Borga, poi la novarese Olivieri è incontenibile, 54.5, proiettando nella lotta un Andrea Romani in overdose da adrenalina (47.5) e poi Aceti (47.6) agguanta il secondo posto, la qualificazione diretta (3:25.62). La Polonia vince, ma è a un passo (3:25.19): dietro resta addirittura la Germania (3:25.71), a godersi i patemi del ripescaggio: c’è una pletora di squalifiche, ma la posizione italiana resta solida, in finale col quinto tempo. Fuori Giamaica, fuori Francia, fuori Bahamas: i britannici, si sa, non amano le novità e quindi non ci sono. Grande.

Giavellotto M (qualificazione) – Dopo il gruppo A, visto che in sei sono andati oltre la norma standard di 73.00, si è quasi tentati di chiudere il libro dei sogni. Invece Simone Comini ci tiene a tenerlo aperto, per sé e per l’Italia: il primo lancio sembra già da punto esclamativo, 69.78 e tre metri di progresso rispetto al PB della scorsa stagione, poi rimasto intonso a causa di un problema alla spalla. Ma l’ascolano, come aveva garantito a Milano, quel malanno l’ha superato: eccome, secondo turno e arriva un 74.58 che resta appena 22 centimetri sotto lo storico record di Leonardo Gottardo, quello che garantì al padovano il quinto posto ai Mondiali di Marrakceh 2005. Tra i magnifici 12, domenica sera ci sarà anche un azzurro: impresa enorme dell’allievo di Armando De Vincentis, che è il nono della lista.  

Marcia 5000m F (finale) – Partono in 35 e, inizialmente, all’attacco delle due etiopi non crede quasi nessuno. Le azzurre Anthea Mirabello e Vanessa Tomei iniziano invece molto prudenti, procedendo in coppia: si punta magari al PB, il passaggio al secondo chilemtro è di 9:45.86 per l’abruzzese, 9:46.26 per la gemellina romana. Ai 3km davanti ci sono ancora una dozzina di ragazze, ma il gruppo tende a sfilacciarsi sulla spinta della coppia cinese. Poi Anthea Mirabello lascia la compagnia e Vanessa Tomei resta sola: 14:54.60 e 20:09.46 i suoi passaggi. Poi accade l’incredibile: l’etiope Ayalnesh Dejene è l’unica del gruppo di testa in grado di resistere al finale della cinese Ma Zhenxia e della russa Ola Eliseeva: finisce così, Cina 22:41.08, Russia 22:45.09 e al bronzo Etiopia (!) 22:48.25. La pescarese di Spoltore Tomei è 24^ in 25:20.22.

Lungo F (eptathlon) – La cosa si fa interessante, con i capovolgimenti di fronte che avevamo già visto nel decathlon: spunta in zona medaglia, alla quinta prova e forte del suo 6.21 di ottima fattura, Sara Lagger. Ma l’austriaca deve ancora inseguire, davanti c’è la tedesca Maihofer (4470 a 4452). E Adriana Rodriguez? La cubana rischia di rovinate tutto, due nulli e poi riesce ad acciuffare un 5.66 al terzo salto (bronzo virtuale, 4425). Sofia Montagna continua sulla falsariga della prima giornata: 5.43 (0.0), qualcosa meno della Farnesina, per 680 punti e 3673 di totale (31^).

Marcia 10000m M (finale) – Al via vanno in 41 e si inizia con un ritmo controllato: poi i più baldanzosi incrementano al chilometro 4:30-4:20-4:10 quando al comando va il cinese Zhang Jun (12:59.60). Giacomo Brandi si mantiene nel secondo gruppo, poi via via l’esercito dei concorrenti si spezza qua e là: a metà gara il marchigiano è decimo (22:10.20) – facendo i ritmo nel terzo gruppo – mentre davanti il colombiano Cesar Alberto Herrera si incolla al battistrada (21:22.39 per Zhang, 21:22.41 per il sudamericano). L’atmosfera è surreale, perché Herrera è appena appena un outsider di seconda schiera e la tribuna è già stata scottata dalla debacle di Anthony Zambrano nella finale dei 400 metri. Non può durare, ovviamente: il beniamino delle folle cede quasi di schianto dopo il settimo chilometra: per le medaglie restano in quattro, con l’attivisismo Zhang, il messicano Gonzales e i due russi Sliva e Shrobokov. Brandi è sempre decimo: procede sul piede di 4:30-4:35 al chilometro. In testa sono ormai tre per il podio, Sliva boccheggia e crolla: vince il russo Sergey Shrobokov (42:24.41), meritato l’argento di Zhang (42:33.68), poi Federico Gonzalez rinnova la tradizione messicana con il bronzo (42:54.55). Giacomo Brandi è a un passo dalla zona-punti, 9° in 44:48.39, a 12” dal coreano Song. Alla prova dei fatti, l’azzurro è il secondo degli europei: non male.

GLI AZZURRI IN GARA NELLA QUARTA GIORNATA (18 luglio, ora italiana)

Ore 16.45 – marcia 10000m M (finale) Giacomo Brandi
Ore 17.00 – Lungo F (eptathlon) Sofia Montagna
Ore 17.55 – Giavellotto M (qualificazione/73.00) Simone Comini
Ore 18.00 – marcia 5000m F (finale) Anthea Mirabello, Vanessa Tomei
Ore 18.50 – 4x400m M/F (batterie/2+2) ITALIA (Rebecca Borga, Linda Olivieri, Andrea Romani, Vladimir Aceti)
Ore 19.15 – Giavellotto F (eptathlon) Sofia Montagna
(Sessione pomeridiana 18 luglio, ora italiana 19 luglio)
Ore 00.00 – Disco M (finale) ev. Giacomo Marinai
Ore 00.05 – Triplo F (finale) Chiara Bertuzzi
Ore 00.15 – 200m F (semifinali/2+2) Alessia Pavese
Ore 00.45 – 200m M (semifinali/2+2) Michele Rancan    
Ore 01.05 – Alto M (finale) Stefano Sottile
Ore 01.15 – 800m F (eptathlon) Sofia Montagna
Ore 01.45 – Martello F (finale) Alessia Beneduce
Ore 01.55 – 400hs F (finale) Ilaria Verderio



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