Le voci degli azzurri: ''Non molliamo''

16 Marzo 2020

In questi giorni di attesa e apprensione, continua la preparazione degli atleti di punta verso gli appuntamenti stagionali. Le parole di Re, Vallortigara, Crippa, Fabbri e Bogliolo

Sono giorni particolari per tutti, giorni di apprensione e di attesa. L’attesa di ricominciare la vita di sempre, l’attesa per gli atleti di tornare ad allenarsi senza le restrizioni che l’emergenza Coronavirus impone. In questo contesto, sempre nel rispetto delle indicazioni previste dal decreto del 9 marzo, continua la preparazione degli azzurri verso gli appuntamenti in calendario per la stagione 2020, in attesa - anche qui - di saperne di più, soprattutto sui Giochi olimpici di Tokyo (31 luglio-9 agosto), l’evento che tutti aspettano da quattro anni. 

È un compleanno in pista per Davide Re (Fiamme Gialle) che spegne 27 candeline a Rieti: “Lo stato d’animo resta buono, anche se sono preoccupato per l’emergenza nazionale e per la programmazione delle gare - commenta il primatista italiano dei 400 metri -. Spiace festeggiare il compleanno in quarantena, senza le classiche pastarelle al campo, ma sicuramente potremo recuperare quando tutto sarà finito. Gli allenamenti vanno bene, per fortuna essendo un atleta nazionale ho l’opportunità di andare al campo e quindi la mia routine non è stata stravolta più di tanto. Non possiamo usare la palestra, certo, ma i pesi li facciamo in pista all’aria aperta. Spero che si sappia presto qualcosa sulla stagione per capire come regolarci. Sto approfittando di questo periodo per riposarmi e per studiare, quando non sono in pista”.

A Siena continua il percorso di Elena Vallortigara (Carabinieri) dopo l’1,96 degli Assoluti di Ancona che l’ha riportata su misure di valore internazionale per il salto in alto: “Fortunatamente non ci sono grandi variazioni - spiega - la settimana scorsa sono riuscita ad allenarmi tutti i giorni nel mio campo tranne martedì, ma ho compensato con un campo da calcio. Se la struttura continua a rimanere aperta, per la mia attività cambia poco, perché riesco a saltare, allenarmi in pista e fare lavori specifici. Per le gare, di certezze non ce ne sono e penso che la cosa migliore sia proseguire il lavoro generale di costruzione che comunque avrei fatto in questo periodo, per poi finalizzare quando ci saranno notizie più specifiche, anche sui Giochi olimpici. Farsi tanti programmi su quello che può essere o non essere è veramente uno spreco di energie in questo momento”.

“La vera difficoltà - continua Vallortigara - è mantenere un atteggiamento positivo e anche un po’ distaccato: sento che questa situazione di panico e insicurezza generale ha un impatto su di me, come su tutti. Mi ritengo fortunata di poter andare al campo e mantenere un minimo di normalità nelle mie giornate, perché quando entro lì dentro sembra non sia successo nulla, riesco a lasciare tutto fuori. Ma i problemi sono altri, la salute delle persone: nel mio piccolo cerco di rimanere attaccata all’obiettivo perché penso possa farmi bene, sperando torni presto la normalità. E che tutti tornino alla propria vita con maggiore consapevolezza. Questo periodo deve far riflettere tutti”.

Anche il primatista italiano dei 10.000 metri Yeman Crippa (Fiamme Oro) ha partecipato sui social alla campagna #DistantiMaUniti lanciata dal ministero per le Politiche giovanili e lo sport per sensibilizzare i giovani a restare in casa. La sua attività, a Trento, non si ferma: “Mi sto allenando - racconta - ma la situazione è più difficile del solito perché quando andiamo a correre devo stare molto più attento, devo avere sempre con me l’autocertificazione. Per un po’ non sarò in pista e in palestra, ma per i lavori in ciclabile e in strada non c’è problema. Non è una bella situazione perché i raduni sono stati cancellati: proprio domani sarei dovuto partire per gli Stati Uniti. È tutto slittato ed è più brutto, ma personalmente non mollo, so che si risolverà tutto e la mia preparazione per Tokyo continua, pur con qualche ostacolo in più. Sarebbe stato peggio se non avessimo potuto allenarci per nulla”. 

Reduce da una stagione indoor da favola, culminata nel primato italiano al coperto nel peso (21,59), Leonardo Fabbri (Aeronautica) è a casa a Firenze: “Abbiamo deciso di staccare per qualche giorno dopo gli impegni della stagione al coperto nella quale ho gareggiato molto - fa sapere - ma la mia attività prosegue a casa, dove continuo a fare esercizi e tra due settimane tornerò nella mia sede di allenamento di Bologna per ricominciare come al solito”.

Anche l’ostacolista Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro) ha portato un po’ di lavoro a casa: “Sì, ho sistemato gli attrezzi in salotto e quando non sono al campo riesco ad allenarmi tra tapis roulant, cyclette ed elastici - sottolinea -. Sono ad Alassio e mi sto allenando a Boissano, dove abbiamo il permesso di entrare al campo. La situazione continua a cambiare: mentalmente voglio credere che si gareggerà ancora, ma non si può sapere. I miei allenatori stanno un po’ modificando i programmi ma lavoriamo come se dovessimo fare regolarmente la stagione outdoor. Cerco di mollare di testa e di restare sempre concentrata anche se quello che sta succedendo in Italia e in tutto il mondo è veramente una situazione incredibile”.

naz.orl.

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