Laura Gibilisco, martello di bronzo
Da oggi non c’è più un solo Gibilisco nell’albo d’oro degli azzurri ai Mondiali juniores: Giuseppe vinse il bronzo nell’asta ad Annecy 1998, ma nella prima finale della giornata nella rassegna di Grosseto l’iridato di Parigi è stato raggiunto da una concittadina e omonima, Laura Gibilisco. La 18enne siracusana ha conquistato il bronzo nel martello con un lancio da 60.95, una medaglia ipotecata subito al primo turno della finale. La bielorussa Smolyachkova ha vinto il titolo con 66.81, mentre la cinese Yang ha fatto suo l’argento con 61.67. In curva, allo Stadio Olimpico, c’era tutta la famiglia di Laura, in primo luogo la mamma Pina e il papà Salvatore. E inoltre il fratello maggiore Giuseppe, sull’esempio del quale – essendo lui mezzofondista - ha iniziato a frequentare il Campo Scuola Pippo Di Natale a Siracusa e ha incontrato il suo attuale tecnico, Pier Paolo Mancarella, a sua volta ex martellista. Da ragazzina ha cominciato a lanciare l’attrezzo, inusuale per le categorie di giovanissimi, e poi ha fatto collezione di primati nazionali di tutte le fasce di età. “La medaglia era il mio obiettivo – Laura non si nasconde di certo – e comunque nella finale ero molto tranquilla. Ai Mondiali allievi del 2003, a Sherbrooke, ero stata quarta: una delusione che ho smaltito in fretta e infatti anche qui, quando sono arrivata all’ultimo turno di lanci, mi sono detta che peggio di quarta non sarei potuta arrivare”. Ma è chiaro che il podio rappresenta per la lanciatrice siciliana una grande gioia. Un altro traguardo in un’annata che già ha riservato a Laura l’impegno della maturità di Ragioneria e la soddisfazione del primato italiano juniores, fissato ancora a 62.66. Nella stessa finale del martello a Grosseto era presente anche un'altra italiana, Silvia Salis: ma la genovese, dopo la bella prova in qualificazione, non ha trovato i giusti automatismi e si è persa al dodicesimo posto con un anonimo 53.76.
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