Lancio 2010, voce ai protagonisti



Tanti i volti dell'atletica nazionale presenti oggi a Milano. Ognuno con la sua storia, i suoi progetti e i sogni per questo 2010 appena iniziato. Si ricomincia da due dei protagonisti degli Euroindoor di Torino che dopo le medaglie vinte al coperto hanno poi dovuto fare i conti con un'intera stagione vessata dai problemi fisici: "La fortuna è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo - esordisce con una battuta il campione europeo indoor del triplo Fabrizio Donato - Sono già 5 mesi che mi sto allenando. Avevo bisogno di recuperare il gesto tecnico. Sono pronto per le indoor. Il 10 febbraio  debutto a Stoccolma, poi gli Assoluti". A fargli eco è Claudio Licciardello, il quattrocentista siciliano che a Torino era stato argento individuale e oro con la 4x400: "Ora sto bene, l'infortunio l'ho recuperato del tutto. Non ho messo i chiodi fino alla scorsa settimana e non ho finalizzato la stagione indoor, ma sarò in pista il 10 a Stoccolma e il il 21 a Birmingham. Non escludo di poter comunque correre vicino ai miei limiti. La preparazione del 2010 è concentrata sull'aperto. Credo come sempre e più di sempre nella 4x400, anche perchè il quattrocentismo italiano ora può contare su diversi bravi interpreti".

Chi, invece, ha già iniziato a gareggiare e sulla stagione al coperto ci sta già facendo più di un pensiero è l'astista Giuseppe Gibilisco: " Il 5,60 del mio esordio a Cottbus è stato un buon inizio. Venivo da uno stage di Sud Africa e poi ho continuato ad allenarmi in Germania dove conto di fare qualche altra gara in ottica Mondiali. Mi esalto nelle manifestazioni importanti. Gli Europei di Barcellona? Io almeno 10 euro ce li scommetterei su di me...". Sorridente e grintosa come sempre la martellista Clarissa Claretti: " Sono in forma, ora mi preparo per i Campionati Italiani Invernali in casa a San Benedetto del Tronto dove punto a tirar fuori subito una buona misura. Poi Coppa Europa e dritta su Barcellona". Nonostante l'infortunio, nemmeno il marciatore Giorgio Rubino perde il sorriso: "Tranne il piede, va tutto bene. A Saluzzo stava procedendo tutto per il meglio. Sopportavo carichi importanti di lavoro e ho pure fatto il personale in allenamento sull 20 km. Poi questo piccolo intoppo fisico, ma sono pronto a tornare alla grande. Per me il quarto posto di Berlino è stato solo un punto di partenza. Quest'anno voglio al medaglia!" In linea con lui l'altro marciatore delle Fiamme Gialle, Marco De Luca, ottavo sulla 50 km iridata di Berlino: "Per noi agli Europei cambierà poco in termini di concorrenza. A Barcellona voglio partire per difendere il settimo posto di Goteborg. Ora che sono diventato papà, dormirò pure meno la notte, ma a quanto parte non mi cambia molto, visto che sulla 35 km di Montalto sulla scia di Schwazer ho fatto la seconda migliore prestazione italiana di sempre".

Tanto entusiasmo anche nei visi dei tre giovani protagonisti dei Mondiali Under 18 di Bressanone. Così parlano le tre "gemme azzurre". "Ogni medaglia del 2009 - racconta la campionessa iridata dell'alto Alessia Trost - è stata un'emozione diversa. Porto con me la Gymnasiade di Doha, una sfida bellissima con tanto di primato personale a 1,89 a dicembre. Le indoor? Sabato un primo test ad Udine, poi solo i Campionati Italiani ad Ancona. All'aperto vediamo che succede alle Olimpiadi Giovanili...". Con lei il bronzo dei 400hs, José Reynaldo Bencosme: "Ho tanti bei ricordi dei Mondiali di Bressanone, anche al di fuori della pista. Su tutti, però quello della mia prima maglia azzurra e della mia prima medaglia. Incredibile!" "Il bronzo mondiale di Bressanone - esclama lo sprinter Giovanni Galbieri - è stato il ricordo più bello della mia vita! Una sorpresa anche per me. Mi sto riprendendo dai problemi fisici che ho avuto dopo l'estate e punto a ritrovarmi forte e veloce all'aperto".

Commenta così il suo nuovo incarico di Tutor dei ragazzi del "Progetto Azzurro Londra 2012", l'olimpionica Gabriella Dorio: "Stare con i ragazzi è sempre una cosa fantastica. La chiave è trovare il giusto feeling. Mi auguro di aiutarli a fare delle scelte adeguate, a motivarli e a trasmettere loro l'entusiasmo che serve per fare atletica. L'importante è che sappiano anche divertirsi". Le fa eco Fabrizio Mori che con lei e Stefano Baldini condividerà la stessa missione: "I nostri sono un impegno e una responsabilità importanti. Il movimento dell'ostacolismo italiano in questi ultimi tempi è cresciuto, rivelando nuovi giovani protagonisti. La cosa che conta ora è tenere insieme questi talenti e contribuire a farli crescere al meglio."

a.g.

Nella foto in alto, il Presidente FIDAL Franco Arese in mezzo agli atleti intervenuti alla conferenza stampa; in quella in basso, l'olimpionica Gabriella Dorio tra le "gemme azzurre" dei Mondiali U18 di Bressanone (Giancarlo Colombo per FIDAL)

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