La Mantia: "A Madrid sogno un grande risultato"



Il meeting di Madrid non è stato certamente felice per i colori azzurri: quattro italiani in gara ma poche le note positive in quello che era considerato un importante test sulla stessa pista dove la prossima settimana si disputeranno gli Europei indoor. L’esame è stato però importante per capire su quale materiale ci si dovrà impegnare nella rassegna tricolore, facciamo riferimento soprattutto alla pedana del salto triplo, dove Magdelin Martinez ha ottenuto la seconda piazza con 14,30 e la La Mantia è finita quinta con 13,91. E’ proprio la siciliana, appena rientrata dalla Spagna, a spiegare come le due azzurre si sono trovate: “E’ una pedana molto lenta, almeno se paragonata a quella decisamente ottima di Ancona dove avevamo gareggiato domenica. Poi era strana, basti pensare che quando andavamo a togliere i segnalini dalla pista, si toglievano anche parti della stessa, una cosa che non mi era mai capitata. Non mi è piaciuta molto, devo dire la verità”. - Ad Ancona eri andata vicina ai 14,50, quattro giorni dopo un deciso passo indietro. Cosa ha pesato? - Tante cose, a cominciare dal viaggio. Soo partita da casa alle 11, a Milano ho dovuto aspettare quattro ore la partenza del volo, sono atterrata a Madrid alle 9 di sera. Inoltre dopo Ancona ho caricato abbastanza in allenamento, e quindi non ho smaltito la fatica. Devo dire comunque che potevo sicuramente fare meglio, il 13,70 d’entrata l’ho ottenuto staccando almeno 30 centimetri prima dell’asse. - Ieri ha vinto la russa Pyatykh che ha ribadito di non voler fare gli Europei, e come lei altre primattrici continentali. Con una misura come quella di Ancona potresti andare lontano. Ci pensi mai? - Molto, forse anche troppo. Non voglio illudermi. Certamente le difficoltà incontrate ieri mi stanno facendo riflettere, ma credo che la prossima settimana tutte tireremo fuori una misura migliore. Non credo però che quella pedana consenta misure oltre i 14,80. Poi si vedrà. Quattro erano gli italiani impegnati nella capitale spagnola. Oltre a Martinez e La Mantia, c’era Andrea Longo, che negli 800 ha palesato grandi difficoltà, rimanendo staccato dopo metà gara e chiudendo settimo in 1:50.80. Il piede sinistro, che domenica gli aveva consigliato di rinunciare agli 800 dopo la vittoria tricolore di sabato sui 1500, è tornato a farsi sentire. Il padovano sarà comunque in gara domani a Lievin sui 1000: in base all’esito della gara deciderà se confermare o meno la sua presenza agli Europei. Nel peso Dodoni non è andato al di là del nono posto con 18,81. Tra le altre gare il protagonista assoluto è stato l’americano Dwight Phillips, il campione olimpico di salto in lungo che si è aggiudicato i 60 in 6.47. g.g.

Condividi con
Seguici su: