La 4x100 azzurra seconda a Parigi: 38.75



Ottimo secondo posto della 4x100 azzurra questa sera a Parigi, nel corso del meeting Areva, nona tappa della Diamond League Samsung. Il quartetto composto da Roberto Donati, Simone Collio, Emanuele Di Gregorio e Giovanni Tomasicchio ha corso in 38.75, finendo battuto solo dalla Gran Bretagna, vincitrice in 38.70. Discreta fluidità complessiva, con un Collio in grande spolvero, la staffetta italiana ha attaccato la retta finale alla pari dei britannici, finendo battuta di un'inezia. Il tempo finale avvicina lo stagionale del quartetto veloce, il 38.72 realizzato in occasione del Golden Gala dell'Olimpico di Roma. Ritirata la Francia, che ha fallito il primo cambio, anche a causa di un infortunio del primo frazionista, Pognon. Terza la Polonia, 39.14. Poca Italia, nel resto della serata allo Stade de France. Ottavo posto per Fabrizio Donato nel salto triplo, con 16,74 (+0.3; vittoria al cubano Giralt, 17,49); medesima posizione per Giuseppe Gibilisco nell'asta, con un solo salto valido nella gara, a 5,40 (quota superata alla seconda prova, prime di tre nulli a 5,60; successo al francese Lavillenie, 5,91 e tre tentativi falliti a 6,07); ritirata Elisa Cusma nei 1500 metri.

La serata del Meeting Areva ha proposto un gran numero di risultati di straordinario livello. Su tutti, il 12.89 (vento +0.5 m/s) ottenuto nei 110 ostacoli dallo statunitense David Oliver, crono che si colloca a due soli centesimi dal record del mondo del cubano Dayron Robles. Non ha deluso, perlomeno a livello di emozioni, nemmeno l'attesissimo duello tra i giamaicani Usain Bolt e Asafa Powell, e il francese Lemaitre, nei 100 metri: Bolt si è imposto in 9.84, davanti a Powell (9,91) e all'altro giamaicano Blake (9.95); Lemaitre, probabilmente schiacciato dal peso del recente 9.98 e dall'attesa spasmodica nei suoi confronti, è finito al quinto posto, in ogni caso con un notevole 10.09. Stupefacente il responso dei 1500 metri donne: supremazia, con tanto di strepitoso 3:57.65, per la russa Anna Alminova, che ha trascinato altre tre avversarie al di sotto dei 4 minuti (primato francese della Dehiba, 3:59.76), ed altre dieci sotto i 4:05 (tutte e 15 le classificate sotto i 4:08!). In questa messe di risultati, perdono visibilità il 44.49 di Jeremy Wariner nei 400 (con Jonathan Borlee al primato belga in 44.77, anche miglior crono europeo 2010), l'1:43.50 del sudanese Kaki negli 800 metri, il 14:27.41 della keniota Vivian Cheruyot nei 5000 metri, e l'8:00.90 dell'altro keniota Kipruto nei 3000 siepi. Diventa addirittura qualcosa al limite della routine l'eccellente 2,02 nell'alto di Blanka Vlasic (Croazia), capace di battere in un bel duello la statunitense Chauntee Howard, ferma a 2,00.

Nella foto, la staffetta 4x100 italiana vincitrice a Bergen nell'Europeo per Nazioni: Maurizio Checcucci, qui parte del quartetto, a Parigi è stato sostituito da Giovanni Tomasicchio (Giancarlo Colombo/FIDAL)

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