Under 18: Rachele Mori martello record

12 Settembre 2020

Nella mattinata del sabato ai Campionati Italiani Allievi di Rieti 70,41 nel martello per la livornese: battuta dopo sei anni la migliore prestazione italiana di categoria. Amani 6,05 nel lungo

di Nazareno Orlandi

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A Rieti la seconda giornata dei Campionati Italiani Allievi in diretta streaming su atletica.tv. Si assegnano 20 titoli italiani, tra cui quelli dei 200 metri, nel Mennea Day, il giorno del ricordo del 19.72 di Pietro Mennea a Città del Messico nel 1979.

Ancora Rachele Mori. Un altro record per la giovane livornese, nuova promessa dei lanci. Ai Campionati Italiani Allievi di Rieti, nella mattinata del day 2, la 17enne azzurrina dell’Atletica Livorno scaglia il martello da 3kg oltre i settanta metri e sigla la migliore prestazione italiana under 18 con 70,41 battendo dopo sei anni il primato di Lucia Prinetti (70,27 a Nanchino il 21 agosto 2014). Completa così la collezione: due settimane fa agli Assoluti di Padova aveva già aggiornato il record italiano U18 ma anche U20 con il martello più pesante, da 4 chilogrammi, quello delle grandi. L’atletica, come noto, è questione di famiglia: zio Fabrizio è il campione del mondo dei 400hs di Siviglia 1999, il fratello Federico è una colonna della nazionale giovanile di rugby, il cugino Gabriele si è classificato terzo nei 100 metri ieri, sempre a Rieti. Nella finale di stamattina, Rachele Mori conferma il titolo già vinto lo scorso anno ad Agropoli e cresce di oltre mezzo metro rispetto al 69,83 stagionale. Gli altri due posti sul podio vanno a Laura Lazzarato (Malignani Libertas Udine, 57,91) ed Elisabetta Barreca (Arcs Cus Perugia, 57,01).

VIDEO | IL LANCIO RECORD DI RACHELE MORI
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“BEL PERIODO PER NOI MORI” - “Finalmente è arrivato questo record che avevo nel mirino già da un po’ – le parole della giovane Mori allenata da Riccardo Ceccarini -. La gara non era partita come volevo, ero lenta nelle rotazioni. Al quinto lancio è uscito questo ‘settanta’: ho accelerato al terzo giro ma alla fine mi sono un po’ bloccata, potevo farlo meglio. Poi nell’ultimo lancio, che era più lungo, mi sono sbilanciata ed è uscito un nullo. Potrebbe non esser stata l’ultima gara dell’anno: ne parlerò con il mio allenatore e proveremo ad attaccare un altro record. I Mori e lo sport? ‘Gabrielino’ ha fatto il personale e quindi possiamo dire che questi campionati siano andati bene per noi! Un saluto lo mando a mio fratello Federico che è stato a Parma in raduno con la Nazionale maggiore di rugby”.

SALTI – Vive a Lainate, ma studia ad Arese, alle porte di Milano. Il suo saltatore preferito è Barshim (“Ha tanta testa”) ma di Bondarenko ha seguito gli esercizi per recuperare da un infortunio. Edoardo Stronati (Pro Sesto Atl.) con 2,08 è il campione italiano dell’alto. Lo studio, sollecitato dalla mamma prof di tedesco, ma anche il divertimento con gli amici: queste le giornate del lombardo allenato da Daniela Frasani che ha trovato la misura vincente al secondo tentativo e che poi ha rinunciato al 2,10 dopo il tentativo alla stessa quota mancato da Alberto Murari (Gs Lugagnano). 2,04 per il secondo posto, ma anche per il terzo, che finisce nella bacheca di Andrea Cesana (Atl. Vedano). Niente doppietta 100+asta per Great Nnachi (Cus Torino), oggi ottava con 3,40 dopo il titolo di ieri nello sprint. La tricolore dell’asta è comunque una saltatrice al primo anno di categoria: Chiara Centenaro (Audace Noale) festeggia grazie al 3,70 al primo assalto, a cinque centimetri dal personale. Un terzetto di tecnici per la longilinea 2004 veneziana di Scorzé (Marco Chiarello, Laura Foffano e Manfred Menz) che per nove anni si è dedicata alla ginnastica artistica e poi – percorso naturale per molte – si è appassionata da un anno e mezzo al salto con l’asta. Linda Donna (Fiame Gialle Simoni) centra 3,65 e poi non riesce nel sorpasso a 3,75 e dalla stessa società del litorale romano arriva anche la terza classificata, Camilla Antonipieri (3,60), dieci centimetri di progresso. Triplete Marta Amani (non c’è la “ì” accentata, ma si pronuncia Amanì). La lunghista seguita da Fiorella Colombo a Bienate Magnago, nel milanese, ritrova i sei metri che fin qui mancavano nella stagione estiva dopo il 6,23 delle indoor che ne aveva rivelato il valore. E’ il terzo titolo di fila in meno di un anno dopo i sigilli di Forlì tra le cadette e di Ancona in inverno. La 2004 del Cus Pro Patria Milano atterra a 6,05 (+0.9) e stacca Matilde Guarino (Assi Giglio Rosso Firenze) che pareggia il personale con 5,75 (+0.6), e Francesca Orsatti (Cus Parma, 5,68/+1.3).

LANCI - Appassionato di cinema americano e filosofia, studente di liceo scientifico a Udine, Alessandro Feruglio è un altro prodotto della scuderia del martello di Mario Vecchiato. Non si è arreso alla sfortuna: qualche anno fa si è rotto entrambi i crociati, uno dopo l’altro, un doppio infortunio che gli è costato lo stop per un’intera stagione. Ma è rientrato con più forza: nel 2018 a Rieti ha vinto da cadetto, oggi trionfa da allievo, sfiora i settanta metri nel martello (69,71) e fa doppietta con il compagno di squadra della Malignani Libertas Davide Vattolo (65,47), entrambi davanti a Davide Pio Franco (Atletica Olympus, 62,43).

BATTERIE E QUALIFICAZIONI

Nei 200 metri che assegnano il titolo in una giornata speciale ed evocativa per questa distanza, cioè il 12 settembre che sarà per sempre Mennea Day nell’anniversario del 19.72 di Città del Messico 1979, le batterie vedono al comando la sorpresa Alessandro Vasoli (Atl. Gavirate) negli uomini con 21.89 (+0.3) davanti al più atteso Loris Tonella (Atl. Biotekna Marcon, 21.97/+0.3), entrambi migliorati, e tra le donne spunta Ilenia Angelini (Asa Ascoli Piceno) con il personale di 24.94 (+1.3). Sub 25 secondi anche Habiba Faissal (Cus Parma) che scende a 24.95 (+0.8). Nel peso femminile, con finale nel pomeriggio, il 15,69 di Benedetta Benedetti (Studentesca Milardi Rieti) è il lancio più lungo della qualificazione, seguito dal 14,01 di Anna Musci (Alteratletica Locorotondo). Tra gli uomini, il favorito d’obbligo Emmanuel Musumary (Cento Torri Pavia) parte da 17,43.

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