Kuchina, 2 metri sopra Bruxelles?

31 Agosto 2017

Nella capitale belga, la seconda finale della IAAF Diamond League attende la campionessa mondiale dell’alto in una stagione che l’ha già vista 18 volte sopra i 2 metri

di Giorgio Cimbrico

In quarant’anni di storia, il Memorial Van Damme a Bruxelles ha ricordato il povero Ivo, scomparso prima di arrivare a 23 anni, con una formidabile collezione di prestazioni nel mezzofondo, veloce, medio e prolungato: i record del mondo di Sebastian Coe nel miglio, di Daniel Komen nei 5000, di Salah Hissou, Paul Tergat e Kenenisa Bekele nei 10.000, di Brahim Boulami e di Saif Saaeed Shaheen nei 3000 siepi, di Maria Mutola e di Svetlana Masterkova nei 1000 sono i picchi di una catena di montagne dure da scalare. A queste prestazioni va affiancato il 3’26”12 di Hicham El Guerrouj che trascinò Bernard Lagat a 3’26”34, secondo e terzo tempo di sempre. Solo il Golden Gala 1998 ne produsse uno migliore, il 3’26”00 del magnifico marocchino.

Quest’anno la responsabilità di tenere alta la tradizione è affidata alle donne: i 5000 avranno Hellen Obiri, dominatrice della stagione, campionessa del mondo e arrivata non lontana dal mondiale di Tirunesh Dibaba, e ai 1500 è stato riservato un posto d’onore: la sfida tra Faith Kipyegon, Sifan Hassan e Jenny Simpson è, Caster Semenya a parte, la rivincita di Londra.

Ma la regina, l’attesa è lei, Maria Kuchina ora signora Lasitskene, campionessa del mondo, imbattuta, capace di allineare quest’anno diciotto prestazioni da 2,00 in su (comprese le prestazioni ancelle, quelle ottenute nel corso di una gara), di essere in possesso di nove delle dieci migliori misure del 2017, di attaccare due volte il record del mondo (il 2,09 di Stefka Kostadinova ha tagliato proprio in queste ore il traguardo dei trent’anni) e tre volte quello russo, il 2,07 di Anna Chicherova, superato nella stessa stagione, il 2011, in cui l’atleta di nascita armena stabilì anche il record del Memorial Van Damme: 2,05. La stagione di Maria può essere sintetizzata in questa colonna di misure, luoghi e date.

La stagione 2017 di Mariya Kuchina-Lasitskene: tutti i salti sopra i 2 metri
2,00i Mosca 18/1
2,03i Mosca 21/2
2,03 Eugene 27/5
2,00 Opole 4/6
2,00 Roma 8/6
2,00 Hengelo 11/6
2,04 Hengelo 11/6 (tre tentativi a 2,10)
2,00 Stoccolma 18/6
2,00 Zhukovsky 24/6
2,01 Losanna 6/7
2,06 Losanna 6/7 (tre tentativi a 2,10)
2,00 Londra 9/7 (due tentativi a 2,08)
2,01 Yerino 14/7
2,00 Padova 16/7
2,00 Montecarlo 21/7
2,05 Montecarlo 21/7 (tre tentativi a 2,08)
2,01 Londra 12/8
2,03 Londra 12/8 (tre tentativi a 2,08)

Ai Mondiali ha colpito la sua sicurezza: dopo aver fallito la prima prova a 1,99 ed essersi trovata provvisoriamente terza, alle spalle di Yuliya Levchenko e di Kamila Licwinko, è andata ad affrontare 2,01 (superati) e senza lasciarsi emotivamente smuovere dal progresso di Levchenko (record personale portato a 2,01), ha risolto con 2,03 alla prima prova.

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Se il picco dovesse essere raggiunto, sarebbe il secondo record del mondo ottenuto nei salti al vecchio Heysel, ora Stadio Re Baldovino. Il primo e unico è il 4,92 di Yelena Isinbaeva datato 2004. Per parte paterna Yelena è caucasica come Maria, nata nella regione di Kabardino-Barcalia.

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