Kinder Cup a Ravenna, un'occhiata al futuro



A Ravenna con un occhio al futuro, stavolta con maggior attenzione del solito. Perché, oltre ai temi di consueto interesse per la rassegna tricolori cadetti – la 34^ della serie, considerando anche la vecchia categoria “under 16”, denominata “ragazzi” fino al 1981 – la manifestazione di Ravenna impegna il movimento per un evento a venire, che ci deve interessare da vicino: vale a dire quello dei Mondiali “under 18” di Bressanone 2009. E come è successo nella fase di avvicinamento a Grosseto 2004 – la prima volta dei Mondiali juniores in Italia – anche in questo biennio lo staff tecnico federale del settore sarà concentrato sulla necessità di presentare in occasione dell’evento iridato una formazione azzurra almeno competitiva, se non vincente come lo fu quella dei mondiali grossetani soprattutto per merito del fenomeno Andrew Howe. I dettagli dell’operazione saranno formalizzati nelle prossime riunioni del settore, ma fin d’ora si può immaginare che molti dei futuri azzurrini di Bressanone usciranno da questi Campionati cadetti di Ravenna (12/14 ottobre). Al Campo Scuola “Marfoglia” scenderanno le rappresentative regionali, per giocarsi il trofeo tricolore a squadre che dallo scorso anno si intitola “Kinder Cup”, ma – nell’ottica accennata in precedenza – la prestazione dei singoli assumerà ancora maggior valore. A quanto è dato sapere, la prima fase del progetto federale di approccio a Bressanone 2009 riguarderà ragionevolmente i nati del ’92: eppure uno dei dati che balza agli occhi nella valutazione della categoria cadetti in questa stagione è la qualità della classe ’93. Si sono messi in evidenza diversi atleti giovanissimi, che sono anche balzati ai vertici delle rispettive specialità e forse saranno in grado di competere per il la maglia tricolore già a Ravenna: per quanto un anno di differenza sia uno svantaggio notevolissimo in questa fascia di età. Proviamo anche a fare qualche nome, tanto per corroborare la considerazione iniziale: e l’assunto è convalidato soprattutto nel settore femminile. Alcuni nomi erano già noti dalla categoria “ragazze”: ad esempio l’altista Alessia Trost e la giavellottista Martina Clean, che lo scorso anno avevano rispettivamente eguagliato e battuto i limiti nazionali “under 14” (sia pure ufficiosi) nell’alto e nel vortex. Quest’anno sono arrivati altri progressi, per la Trost 1.71 alla rassegna giovanile delle Tre Regioni a Novo Mesto, per la Clean 44.71 ad inizio stagione nel giavellotto. Un altro nome da appuntare è quello della romana Flavia Battaglia: pochi giorni fa a Caracalla ha corso i 300hs in 44”7 – e si sa quanto le curve strette delle Terme siano ostili al cronometro su questa distanza – pur avendo ancora tutto da imparare sulla tecnica di passaggio della barriera e ancora molto da crescere dal punto di vista fisico. Solo la giovanissima Claudia Salvarani (44”6) aveva saputo far meglio a quell’età: e a ridosso sono arrivati i risultati di altre ostacoliste 14enni come Giada Palezza (sorella della velocista junior Valentina), promettente anche nei salti in estensione, o la bolzanina Giada Busolli. Interessanti anche i tempi di una pattuglia di mezzofondiste d’assalto capeggiate dalla veneta Beatrice Mazzer, capace di 6’32”12 sui 2000m ai Regionali di Mogliano dieci giorni fa, ma schierata sui 1000 a Ravenna per ragioni di squadra. Gli altri nomi sono quelli di Melania Cuguttu, stessa scuola della neo-campionessa allieve dei 1500 Jessica Pulina all’Atletica Ploaghe, o delle altre venete Eva Serena ed Ilaria Dal Magro o ancora della toscana Ann-Caroline Danielsen. Da tenere d’occhio anche l’eclettica trentina Irene Baldessari, sorella di quel Luca che ha appena indossato la maglia tricolore delle siepi allievi a Cesenatico. In campo maschile, invece, i 14enni fanno maggior fatica ad emergere precocemente, ma si sono distinti fin qui il ligure Davide Re (36”11 sui 300m) o il marciatore Leonardo Serra della Don Milani – stesso club di Antonella Palmisano e Giovanni Renò, vincitori nel 2006 a Bastia – in attesa di verificare lo status di transfrontalieri come il mezzofondista Mekonen Magoga o la velocista Judy Ekeh Udochi o la lunghista Daria Derkach. Insomma, non è detto che il primo elenco che uscirà dalla penna dei tecnici federali sia poi quello definitivo: ma naturalmente anche la classe ’92 ha i suoi protagonisti. Un unico limite di categoria ci risulta essere stato migliorato finora nella stagione: quello dei 4000m di marcia, da parte del pugliese della Fiamma Olimpia Palo Massimo Stano, il quale ha percorso la distanza in 17’07”3 a Matera lo scorso 8 settembre. Ma numerosi sono gli inserimenti nelle liste di categoria: l’aggiornamento che abbiamo proposto nell’allegato in calce è peraltro quello alla fine della scorsa stagione. Consultando le liste si può facilmente constatare come si siano registrate prestazioni già significative: ad esempio il 40.89 di Elisa Boaro nel disco degli Studenteschi di Lignano, una misura che fa di questa figlia d’arte la settima lanciatrice “under 16” capace di superare i 40 metri. Da segnalare anche il triplista Leonardo Bruno, un longilineo che aveva iniziato con il salto in alto (1.95 nella passata stagione) e poi ha voluto ripercorrere la strada tracciata dal suo compagno di allenamento Daniele Greco nelle ultime stagioni, sempre sotto la guida di Raimondo Orsini: fatto sta che il leccese ha più volte saltato quest’anno oltre i 14 metri. Sempre a proposito di salti, in un momento nel quale l’asta presenta vuoti generazionali piuttosto consistenti, deve essere visto come un buon auspicio una stagione con quattro cadetti oltre i 4 metri e due – il reggiano Alex Bellesia (4.30) e il reatino Simone Fusiani (4.20) – capaci di inserirsi nella top-10 di sempre della specialità. Un’atmosfera abbastanza frizzante è quella del mezzofondo: ma abbiamo più volte notato in passato che non è questa la fascia di età a rischio, bensì quella superiore degli juniores e delle promesse. Oltre 15 ragazzi sotto i 2’40”0 sui 1000, una decina di ragazze sotto i 6’50”0 sui 2000: sono riscontri stagionali che ben pochi movimenti europei possono permettersi. Il problema è sempre quella di dare continuità, sul piano delle motivazioni e delle metodologie di allenamento, quando i confini tecnici si spostano oltre. In ogni caso il brianzolo Mattia Moretti, capolista dei 1000 con 2’35”00, e i suoi colleghi sono sicuramente in grado di vivacizzare le gare di Ravenna, e poi si vedrà. Dei titolati di Bastia 2006, solo due avranno la possibilità di doppiare a Ravenna: si tratta della discobola veronese Giulia Barberi e del pesista toscano Salvatore Iaropoli, che anche questa volta si presenta capolista stagionale. Ma numerosi saranno gli atleti che già lo scorso anno – sia in Umbria, sia nell’appendice di Chiari, resa necessaria dal maltempo che rivoluzionò i programmi iniziali – furono protagonisti della categoria ad alto livello: dall’ostacolista Silvia Zuin al giavellottista Damiano Coassin, dalla marciatrice Carolina De Rosa all’eclettico Ivan Mach di Palmstein, schierato nell’occasione sulla pedana dell’alto (dove vanta 1.96: ma il toscano avrebbe potuto dire la sua anche sui 100hs). Tra le gare più attese, come sempre, quelle della velocità maschile: anche perché le risultanze stagionali sono tali da aprire i favori del pronostico a più di un atleta. Per esigenze di squadra, il romano Simone Ragozzino sarà al via degli 80m e sfiderà quindi i vari Mita, Didioni e Antonino: anche se forse avrebbe avuto qualche chance in più sui 300 metri. Invece l’altro prospetto capitolino dello sprint, Francesca Cattaneo ha scelto proprio la distanza più lunga: è vero che la ragazzina dell’Area Atletica – figlia di Antonino Cattaneo, già nazionale juniores dei 400hs negli anni ’70 – è capolista sulla distanza con 40”85. Ma bisogna anche tener conto dei risultati ottenuti alle Terme nello scorso fine settimana, sia pure con crono manuale: 9”9 sugli 80m sabato sotto la pioggia e 18”5 controvento il giorno successivo nei 150m. Anche lei, come molti altri, si presenta in gran spolvero: e c’è da sperare che a Ravenna il tempo sia clemente, meglio del solito, per offrire a tutti le condizioni adatte a propiziare progressi personali. Quello che è lecito aspettarsi dalla rassegna cadetti. nelle foto in pagina (Claudio Petrucci): la saltatrice Elena Vallortigara (in alto), protagonista dell'edizione 2006, e la premiazione finale di Bastia Umbra (in basso) File allegati:
- LE LISTE ITALIANE U16 AL 311206
- LA PAGINA DELLA MANIFESTAZIONE



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