Kinder+Sport Cup, primi titoli cadetti a Jesolo



Tradizione rispettata in pieno, perché la prima giornata della "Kinder+Sport Cup" viene condizionata inizialmente dalla pioggia e poi dalla temperatura invernale. Inevitabile rinviare a domani mattina (ore 11) l'asta cadetti, con la pedana spazzata dal vento freddo. Tuttavia i ragazzi fanno del loro meglio per onorare l'appuntamento e i protagonisti di giornata sono due atleti laziali: Tiziano Di Blasio (fratello d'arte: il maggiore Patrizio è stato azzurro quest'anno agli Europei juniores) domina il martello demolendo il suo personale con 64.97 all'ultimo lancio (4^ prestazione di sempre per la categoria, mentre nell'alto Erika Furlani (figlia dell'ex azzurro Marcello, 2.21 da junior, e della velocista di origini senegalesi Kathy Seck) salta 1.68 e sfiora 1.73 del suo nuovo personale all'aperto (ha però 1.74 indoor). Doppietta veneta nel disco, con il titolo che va alla veronese di origini congolesi Wendy Baonga (miglioratsati a 33.77). Sorpresa nella marcia maschile: vince un pugliese, ma non viene dalla Don Milani di Tommaso Gentile, bensì da Locorotondo e si chiama Gregorio Angelini. Nel lungo sempre condizionato dal vento il più bravo è il lombardo con ascendenti siracusani Alessandro Li Veli (6.66 ventoso, 6.58 regolare).

LA CRONACA DELLA PRIMA GIORNATA [LE FOTO/Photos] 

Martello M (finale): Il freddo pungente non spaventa i ragazzi del martello, che danno vita ad una finale di eccellente livello con numerosi primati personali. La struttura fisica dei protagonisti, ovviamente, è ancora in formazione: ma quella di Tiziano Di Blasio, un colosso di 14 anni appena compiuti da 1 metro e 89 per 120kg è già destinata a fare la differenza. Romano di Dragona, Tiziano è fratello minore di Patrizio Di Blasio, azzurro agli Europei juniores di Tallinn. Cresciuto alla scuola giovanile delle Fiamme Gialle Simoni con Tommaso Mattei, il nuovo campione non si è fatto condizionare dalla tensione del debutto - per di più come capolista stagionale - è ha migliorato nettamente il personale già al primo lancio con 61.81, poi qualche nullo di lunga gittata ed infine un 64.97 (4° cadetto di sempre) mostruoso per un ragazzo che ha iniziato solo in questa stagione, sia pure con l'esempio del fratello.

300hs F (batterie): Il vento che soffia contrario sul rettilineo condiziona pesantemente le prestazioni, ma i valori individuali trovano ugualmente spazio. Il miglior tempo è di Greta Fornasa, vicentina di Valdagno, che con 46"34 lascia indietro per il momento la favorita assoluta della specialità. Che poi è in sostanza una debuttante, visto che la triestina Miriam Martini è passata solo all'inizio di questa stagione dall'arrampicata sportiva alle piste di atletica.

300hs M (batterie): Il favorito esce allo scoperto subito in prima batteria e si chiama Giuseppe Biondo, palermitano cresciuto allo Stadio delle Palme dopo aver praticato il nuoto. Bella struttura e talento polivalente, il ragazzo siciliano si cimenta anche nelle prove multiple: e il papà Carlo è stato saltatore in alto da 2.00. Segna 40"68 ed è il migliore del turno, davanti al laziale Manuel De Iacovo (41"09) e al piemontese Lorenzo Pravato (41"12). In finale con un netto miglioramento (41"37) il reggiano Davide Cellario, figlio dell'ex azzurro di decathlon e ostacoli Stefano (fratellastro dello sprinter Giovanni, che ha preso parte ai Mondiali allievi di Lille in luglio).

Disco F (finale): Doppietta veneta, ma le prime della classe sono di diversa provenienza ed estrazione: Wendy Baonga è di origini congolesi, anche se nata e residente a Verona, mentre Giulia Camporese viene da Padova, scuola Cus, ed è seguita dall'ex azzurro della marcia Stefano Grosselle.

Alto F (finale): Pronostico rispettato, perché Erika Furlani aveva già credenziali nella stagione al coperto (personale a 1.74, confermato con 1.72 outdoor). Genetica in azione anche in questo caso, visto che la ragazza dei Castelli, ora residente con la famiglia a Rieti e attiva al "Guidobaldi", è figlia di Marcello (altista azzurro con 2.21 già da junior) e della sprinter di origini senegalesi Kathy Seck. La paiazzata, Asja Cogliandro, è uno dei paradossi della nostra atletica: è alta 1.84 e si allena una volta alla settimana, visto che il suo sport è la pallavolo e lei gioca in serie C a Chieri nell'Involley come centrale.

300m F (batterie): "Deb" alla ribalta, considerato che le prime due del turno eliminatorio sono ragazzine classe '97 (Anna Schena 41"24 e Alessandra Pecco 41"72). La favorita per la finale di domani è però la lombarda Denise Rega, una "cagnaccia" che in stagione è stata l'unica a scendere sotto i 40" (39"92, oltre al 9"99 sugli 80m) e qui controlla la sua batteria in 41"77 in condizioni ambientali tutt'altro che favorevoli.

300m M (batterie): Un pizzico di dramma, perché il capolista stagionale Mattia Venza - già reduce da un infortunio - riesce appena ad agguantare la finale B e poi ha un malore dopo il traguardo, probabilmente per il freddo e lo sforzo. Altro colpo di scena, la squalifica (poi rientrata) del laziale Simone Serafini, vincitore della 1^ batteria. E così il ruolo di leader del gruppo se lo accolla Marco Ribotta, piemontese dell'UG Biella, unico a scendere sotto i 37" (non male, sempre considerando il dato ambientale). Quest'anno ha deciso di dedicarsi solo all'atletica dopo una carriera da cestista.

Lungo M (finale):Il nuovo campione è un lombardo con origini siracusane, Alessandro Li Veli: il vento condiziona le rincorse, ma lui ha già in bacheca un titolo nazionale studentesco vinto l'anno scorso.

Marcia 4000m M (finale): Sorpresa delle sorprese, non vince l'ennesimo prodotto dell'Atletica Don Milani: però il titolo va ugualmente ad un pugliese, di Locorotondo, Gregorio Angelini (allenato dal papà Tommaso). A dire il vero ci prova a rispettare il pronostico Vito Leggieri, appunto uscito dal gruppo tarantino di Tommaso Gentile, ma lo tradisce la tecnica e viene escluso per squalifica.

LE FINALI DELLA PRIMA GIORNATA

CADETTI

Lungo: 1.Alessandro Li Veli (lom) 6.66 (+3.7, 6.58/+1.4), 2.Filippo Randazzo (sic) 6.53 (+4.5, 6.26/+1.4), 3.Edoardo Cipriano (lom) 6.52 (+2.6)
Martello: 1.Tiziano Di Blasio (laz) 64.97, 2.Davide Di Fazio (fvg) 55.70, 3.Andrea Zimello (ven) 54.57
Marcia 4000m: 1.Giacomo Angelini (pug) 18'57"45, 2.Giuseppe Inglese (Bas) 19'10"46, 3.Luigi De Rosa (cam) 19'14"82

CADETTE

Alto: 1.Erika Furlani (laz) 1.68, 2.Asja Cogliandro (pie) 1.64, 3.Sofia Cornalba (lom) 1.62
Disco: 1.Wendy Baonga (ven) 33.77, 2.Giulia Camporese (ven) 31.89, 3.Giada Larice (fvg) 30.08

Raul Leoni

Nella foto in alto, il romano Tiziano Di Blasio, classe '97, ha stabilito la quarta prestazione cadetti di sempre con 64.97 nel martello; sotto l'altista Erika Furlani (Giancarlo Colombo/FIDAL)

File allegati:
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