(Foto Colombo/FIDAL)

Italia prime impressioni di Europeo

A meno di 48 ore dal colpo di pistola che darà il via ai 100 metri del decathlon, la gara che segnerà l'inizio della rassegna continentale di Zurigo, gli azzurri atterrati oggi in Svizzera cominciano a respirare l’atmosfera dei Campionati. Con le prime sgambate e i primi lanci ai campi di allenamento arrivano anche i primi approcci con l’atmosfera di un Europeo che annuncia sotto le luci dei riflettori tutte le grandi stelle del continente. Ecco le sensazioni degli atleti italiani a pochi giorni dal debutto su pista e pedane del Letzigrund.

Margherita Magnani, 1500: “Dopo il nono posto ai mondiali indoor di Sopot non nascondo di avere ambizioni da finale. Aregawi e Hassan al momento sono le due migliori al mondo, evidentemente un passo davanti alle altre, e la lotta per l’oro porterà a crono di rilievo. Sarà l’occasione giusta per provare ad abbassare il mio primato, credo di valere un crono leggermente più basso e conto sulle mie qualità da combattente per passare il turno”.

Diego Marani, 200: “Arrivo dal settimo posto agli Europei del 2012 e sono qui per migliorarlo. Quest’anno però il livello è molto più alto, e per conquistare la finale bisognerà correre su tempi importanti. Lemaitre e Gemile sono diversi metri davanti agli altri, ma dopo di loro la lotta è aperta, siamo tutti raccolti in un decimo”.

Giordano Benedetti, 800: “Bosse è il grande favorito, poi sul podio ci metto i polacchi Kszczot e Lewandowski. Abbiamo costruito questa stagione per andare in finale. Lo stadio è emozionante, ho corso qui qualche anno fa per una staffetta e ricordo ancora l’atmosfera magica e la pelle d’oca”.

Eleonora Giorgi, 20km marcia: “Arrivo da una stagione che mi ha regalato tanto, compreso il record italiano della 20km di marcia. Purtroppo nell’ultimo periodo ho dovuto fermarmi per due settimane per un problema a un ginocchio. Favorite? Le russe in prima battuta, seguite da cinque-sei atlete che possono dire la loro per il podio”.

Hannes Kirchler, disco: “Sto vivendo la mia migliore stagione in carriera e una continuità di risultati che mi dà forza. Le due esperienze all’estero fatte quest’anno con il mio tecnico Diego Fortuna sono state determinanti. La prima in primavera negli Stati Uniti dove con tutto il gruppo dei discoboli ci siamo allenati con Mac Wilkins (campione Olimpico del disco a Montreal ’76, il primo discobolo nella storia a superare i 70 metri, ndr). La seconda nelle ultime settimane in Germania, fianco a fianco a un grandissimo come il tedesco Robert Harting. La qualificazione è sempre imprevedibile, ci sono solo tre lanci per trovare la spallata giusta, ma la continuità di risultati e le misure che lancio costantemente, anche in allenamento, mi danno la tranquillità e la determinazione per affrontarla nel modo giusto”. 

Fabio Cerutti, 100 e 4x100: “Fare la gara individuale era fra i miei obiettivi ma non era scontato. Per questo sono particolarmente felice di essere qui e grato nei confronti di chi mi ha dato la possibilità di dimostrare quanto valgo: la condizione è la migliore della stagione, com'è giusto che sia. La 4x100? C'è stato l’innesto di nuovi ragazzi, molto giovani, e stiamo lavorando sodo per migliorare questa staffetta”.

Roberta Bruni, asta: “Non vedo l’ora di scendere in pedana. Siamo in tante al di sopra dei 4,40 e questo rende la gara molto interessante e stimolante. Voglio farmi valere!”. Sonia Malavisi, asta: “E’ il mio primo campionato importante a livello assoluto e dopo il bronzo junior lo scorso anno a Rieti sono felice di mettermi alla prova su una rassegna così importante. Scendo in pedana determinata e per dare del mio meglio”.

Lorenzo Perini, 110hs: “Sono il più giovane della squadra e voglio godermi appieno questo campionato. L’atmosfera in squadra è molto positiva, c’è entusiasmo e siamo molto uniti. Io, Fofana e Dal Molin in gara non guardiamo in faccia a nessuno, poi fuori dallo stadio andiamo tutti insieme a mangiare una pizza. È stimolante”.

a.c.s.

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