Istanbul lancia otto azzurri

08 Marzo 2012

Più di metà della squadra italiana impegnata domani nei primi turni del Mondiale. Di Martino, Cusma, e Weissteiner subito per la finale

A Istanbul c’è chi la finale l’ha già programmata per la mattina di venerdì. “Domani è la mia finale”. Parole di Lorenzo Valentini (Studentesca Ca.Ri.RI), 21 anni da compiere, esordiente in azzurro. Correrà la terza batteria dei 400 metri, alle 11.30 italiane. “Il mio obiettivo è migliorarmi, o confermare il personale di 46.88 che ho realizzato ad Ancona. Qualunque cosa dovesse venire in più, sarà tutto di guadagnato”. Il punto di vista, ovviamente condivisibile, di chi si affaccia per la prima volta alla ribalta mondiale. Non è il caso di Elisa Cusma (Esercito), l’ottocentista modenese che è ormai una veterana azzurra, con le sue 23 presenze. Per lei, l’obiettivo è l’ingresso in finale. “Il fatto di non correre su tre turni, ma solo su due – racconta l’azzurra – non mi piace moltissimo, ma devo farmene una ragione. Bisognerà correre forte fin dal via”. Bisognerà correre non forte, ma fortissimo, perché a passare direttamente sarà solo la vincente delle tre batterie in programma; più tre tempi di ripescaggio. A confortare la brava Elisa, oltre alla buona forma palesata quest’anno, anche il fatto di correre l’ultima delle tre batterie (alle 11.06), per di più in compagnia di una delle favorite, la russa Elena Kofanova. Ci sarà bisogno di lottare, ma anche questa non è una novità, considerato che si gareggia ai Campionati del Mondo.

Una che non si tira indietro quando c’è da battagliare è Maria Enrica Spacca (Forestale), fighter dei nostri 400 metri, attesa alle 9.35 dalla prima batteria (corsia 4, contro la bulgara Stambolova e la ceca Rosolova); passano alla semifinale le prime due, ma il ripescaggio di 6 tempi mantiene viva la speranza. Silvia Weissteiner (Forestale) sarà impegnata nella prima delle due batterie dei 3000 metri (ore 9.50 italiane); non potrà dunque contare sul piccolo-grande vantaggio di conoscere già il tempo della prova precedente, ma beneficerà della compagnia della locomotiva etiope Meseret Defar (a patto che quest’ultima non esageri, naturalmente). Chiuderanno la giornata di qualificazione, nel pomeriggio, le ostacoliste Veronica Borsi (Fiamme Gialle) e Marzia Caravelli (Cus Cagliari), e lo sprinter Simone Collio (Fiamme Gialle). Prima annunciate, e poi riviste le batterie degli ostacoli (causa una conferma, poi ritirata - o rivista - della Ennis). Alla fine, Veronica Borsi è nella terza (ore 16.14 italiane), mentre Marzia Caravelli è nella quarta (corsia tre). “Punto a passare il turno e avvicinare il mio personale – dice l’azzurra – sono in ottime condizioni di forma e vorrei riuscire a correre attorno agli otto secondi netti”. Il record nazionale, il 7.97 di Carla Tuzzi, è a un passo, o poco più. “In verità non è poi così vicino, 9 centesimi non sono uno scherzo. Della questione di Ancona (la squalifica per falsa partenza, ndr) ho cancellato tutto, mi dispiace solo aver perso il titolo italiano”.

Chiude la lista degli azzurri della prima giornata Simone Collio (otto dunque gli italiani impegnati domani, i sette citati qui più Antonietta Di Martino): la sua batteria dei 60 metri (la terza) vede al via anche il giamaicano Lerone Clarke (in ottava, accanto a Collio, che sarà in settima). Passano alla semifinale i primi due, con otto tempi da ripescare nelle otto batterie. Due i titoli iridati in palio nella prima giornata del Mondiale: il peso maschile (possibile match Hoffa-Storl), e il pentathlon (confronto spettacolo tra la russa Chernova e la britannica Ennis).

m.s.

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