Internazionale, pista e strada dal mondo



La stagione in pista, in Europa, volge al termine. Restano da disputare alcuni meetings in Polonia, in Germania e nelle repubbliche baltiche, il "Decanation" di Parigi e il meeting di prove multiple di Talence. In Asia, prima dell'avvio dei Giochi del Commonwealth di Nuova Delhi (e dei successivi Giochi Asiatici), tra due domeniche sarà in programma l'ultimo meeting internazionale giapponese con la partecipazione di Tyson Gay e di alcuni dei migliori atleti del circuito. Vediamo cosa è successo nell'atletica internazionale oltre alla "Continental Cup", che ha degnamente occupato la prima pagina del week-end appena trascorso.

Chambers in Polonia

Il campione europeo indoor dei 60 metri Dwain Chambers, prima della trasferta sarda che lo vedrà impegnato oggi al "Terra Sarda" ha gareggiato a Cracovia domenica vincendo i cento metri in 10.45. Mediocri i risultati del meeting: ostacoli a Bochenek in 13.82, disco donne alla Potepa con 58.28.
 
La Ceplak all'ultima gara

Jolanda Ceplak ha corso l'ultima gara internazionale a Celje la scorsa settimana in Slovenia. Continuerà a livello societario per qualche tempo. Tra i risultati, ungheresi in evidenza con 76.40 di Pars nel martello e 20.01 di Kurthy nel peso.

Disco, Kanter ancora lontano

Gerd Kanter ha vinto un piccolo meeting a Tallinn con la misura di 68.14. Sempre nella capitale estone tra dieci giorni si disputerà l'ultima riunione di livello della stagione con i migliori della specialità, incluso il campione olimpico Kanter.

Strada: torna la Kiplagat

Lornah Kiplagat è tornata al successo aggiudicandosi il titolo nazionale olandese dei 10 km a Tilburg in 31:42 (assente l'altra ex-kenyana Hilda Kibet per infortunio). Nella gara internazionale tre reduci dalla recente attività in pista, le etiopi Meselech Melkamu, Emebet Anteneh e Genet Yalew, hanno occupato tutti i gradini del podio (31:33 per la vincitrice Melkamu). Di marca etiope anche il successo maschile, con Abera Kuma primo in 27:51.

La Masai vince a Hyde Park

Nel suggestivo contesto del parco londinese Linet Masai si è agigudicata la tredicesima edizione della Adidas Women’s 5K Challenge in 15:06, precedendo l'altra kenyana Sylvia Jebiwott Kibet e la scozzesina Stephanie Twell, che nel finale di stagione ha gareggiato molto e bene, mantenendo le aspettative di una ancor giovane carriera partita di slancio già nelle categorie giovanili.

Mezze maratone, si ricomincia

Ottima quella di Lilla. In un cast ben qualificato il successo è andato a Wilson Kiprop in 59:39 sul connazionale Bernard Kiprop Kipyego (59:40), e su Silas Kipruto, secondo all'ultima Stramilano (59:52). Nella corsa femminile eccellente debutto di Florence Kiplagat, ex-iridata di cross, prima in 1:07:40 e otto secondi più veloce di Peninah Arusei.

Negli USA successo di Yusuf Songoka (ben conosciuto anche in Italia), che ha vinto la Dodge Rock 'n' Roll Virginia Beach Half Marathon in 1:02:46 precedento Patrick Ivuti (1:02:51). Disputata in condizioni climatiche perfette, In Australia Nicole Chapple ha vinto la gara di Melbourne in 1:10:55. Nella mezza polacca di Pila, valida anche come campionato nazionale, successi del kenyano Kveva in 1:03:31 e della polacca Gortel in 1:12:542.

Chicago, gran cast femminile

Ad un mese dalla maratona di Chicago c'è la conferma della partecipazione della russa Liliya Shobukhova, vincitrice uscente in 2:25:56 e leader della classifica delle World Marathon Majors, che troverà la principale avversaria nella tedesca Mikitenko, attuale seconda in classifica. Al via anche la vincitrice di due anni fa Lidiya Grigoryeva, terza la scorsa stagione. Prima della trasferta americana, la Mikitenko sarà a Newcastle tra due domeniche per la classica Great North Run, dove troverà avversarie del calibro di Jessica Augusto, Berhane Adere e Mara Yamauchi.

Tragico incidente in Grecia

Il coach della nazionale ellenica Costas Spanidis, 51 anni, è morto ieri pomeriggio in un incidente stradale avvenuto nei dintorni di Salonicco, probabilmente a causa di un infarto. Spanidis, ex-discobolo e già allenatore di alcuni tra i migliori lanciatori greci (tra cui l'argento olimpico Kelesidou), aveva ricevuto il secondo incarico di commissario tecnico lo scorso anno, dopo essere stato già responsabile tecnico della nazionale greca dal 2004 al 2008, ed avervi rinunciato per motivi familiari.

Lutto in Germania

E' scomparso a causa di un infarto a 55 anni l'ex-siepista Frank Baumgartl, che sotto la bandiera della DDR vinse il bronzo olimpico a Montreal 1976, nell'edizione che vide, per l'ultima volta nella storia dei Giochi moderni, un podio completamente monopolizzato da atleti europei. Fu un bronzo dolceamaro per l'atleta tedesco, che sbagliò l'ultima barriera e cadde, perdendo l'argento quando intravedeva la possibilità di insidiare l'oro dello svedese Gärderud, primo al traguardo col record del mondo di 8:08.02.




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