Internazionale, news del dopo-Berlino



La rubrica internazionale torna dopo una breve pausa. All’attenzione ecco gli spunti dagli ultimi risultati dall’estero, i fatti e le news più interessanti in attesa della finali del Grand Prix di Salonicco, in calendario sabato e domenica.

 

Gli ultimi giorni 

 

L'apertura delle cronache va al ritiro di due longeve e titolatissime campionesse, Steffi Nerius e Franka Dietzsch, che hanno chiuso la carriera con alcune  appendici post-Berlino. La Nerius (62.90 domenica a Elstal nella finale della coppa nazionale) ha congedato il pubblico tedesco con una ultima grande affermazione sulla pedana mondiale, mentre la Dietzsch è stata condizionata dai problemi circolatori e a un piede, mancando l'appuntamento iridato cui teneva in modo particolare per una gran chiusura di carriera. Assieme alle due lanciatrici (ma la Nerius potrebbe essere in pedana a Salonicco nel prossimo week-end), si ritira una terza atleta tedesca di primo piano, l'eptatleta Kesselschläger.  

 

Sta per dire basta anche Nadine Kleinert, che come è noto si darà al pugilato, ma capace ancora di regalarsi un argento mondiale nel peso a suon di doppio primato personale. Nel dopo-Berlino ha perso ancora dalla neozelandese Vili a Thum (19.07 per la tedesca, eccellente 20.45 per l'atleta Maori, e anche 21.03 di Bartels nel peso maschile) e a Bad Kostritz, lanciando a 19.49 (20.41 per l'imbattibile Vili). Nell'occasione è tornato in pedana anche "Hulk" Harting, vincitore con un lancio di 65.93.

 

Kozmus onora le medaglie

 

Nel dopo-mondiale buone gare di martello maschile. A Celje lo sloveno Kozmus, olipionico e iridato, ha portato il record nazionale (e mondiale stagionale) ad 82.58 (dopo l'81.77 di Zagabria). Nella serie anche 81.76, 81.91 e 80.56. Nella stessa gara record anche per il kuwaitiano Al-Zankawi, che ha quasi raggiunto gli ottanta metri con 79.74 (al secondo lancio già al primato con 79.31), superando l'ungherese Pars di otto centimetri. Il lanciatore asiatico aveva già migliorato il record nazionale del Kuwait a Zagabria con 78.52.  

 

In Cina, sul fronte femminile, buon 19.02 della Gong Lijiao nel peso. Per finire, Gerd Kanter. Il grande deluso del Mondiale ha lanciato a 68.97 sabato scorso a Helsingborg, una delle sue pedane preferite. In extremis diamo anche la notizia dell'ultimo test premondiale di Alekna (69.59 in Lituania prima di partire per Berlino, con serie di 69.31, 68.80, nullo, 68.48, nullo, 69.59). 

 

Gli eredi di Jan 

 

L'uomo dal braccio d'oro, Jan Zelezny, è già stato emulato dalla connazionale Spotakova, olimpionica e primatista mondiale di lancio del giavellotto. Ora crescono altrii talenti locali come il 21enne Frydrych (84.96, allenato dallo stesso Zelezny) e lo junior Vadlejch (78.07, primato ceko under 20). Le misure sono state ottenute a Plzen domenica scorsa.  

 

Murofushi di nuovo in pedana

 

Nessun risultato particolarmente importante dai campionati universitari di Tokyo, a parte il buon 10.13 di Eriguchi sui cento metri. Koji Murofushi ha superato i problemi fisici che gli hanno impedito di scendere in pedana ai Campionati del Mondo, e cercava una gara di fine stagione per lasciare un'impronta in un anno in cui ha gareggiato soltanto una volta (ai campionati nazionali di Hiroshima in giugno, 73.26, quindicesimo titolo). L'ex-campione olimpico ha ritrovato la competizione domenica scorsa  al Concordia Throws Center di Eugene, dove  allena l'ex-olimpionico del disco Mac Wilkins. Il test è stato più che soddisfacente, 78.36. Il filmato del lancio, per gli ammiratori della tecnica del grande martellita nipponico, è già disponibile sul sito di Mac Wilkins.

 

Numeri sparsi 

 

Citazioni dai più recenti meetings internazionali, grazie alle note fornite dall'amico Alfons Juck: il 5.06 di Yelena Isinbayeva (alla terza vittoria al “Letzingrund”) è stato il venticinquesimo primato del mondo ottenuto nel corso del "Weltklasse" di Zurigo. Sempre in tema salti, Blanka Vlasic a Zagabria (2.08, a un centimetro dal primato mondiale) è volata oltre i due metri per la centiventisettesima volta nella carriera (in ottanta gare). 

 

Infortuni 

 

Stagione finita in leggero anticipo per il francese Leslie Djhone, per la russa Gulnara Galkina-Samitova (che ha conquistato il quarto posto nei tremila siepi ai Mondiali pur correndo infortunata al ginocchio) e per la neoprimatista mondiale di lancio del martello Wlodarczyk. L'intervento chirurgico si è reso necessario non solo al nostro Andrew Howe, ma anche al campione d'Europa di salto in lungo indoor Sebastian Bayer (piede destro). Il tedesco tornerà ad allenarsi nel mese di ottobre. Sempre per il salto in lungo, ecco alcuni risultati ottenuti pochi giorni prima del Mondiale, giunti in ritardo dall'Ucraina: Lukashevych 8.18, Makarchev (visto recentemente anche in Italia) 8.15, Kuznetsov 8.06.  

 

Tutti in strada 

 

L’esplosione del calendario autunnale si avrà domenica 13 con la mezza maratona di Rotterdam (con Samuel Wanjiru), cui seguirà la maratona di Berlino sette giorni dopo, dove Haile Gebrselassie è atteso ad un nuovo tentativo di record del mondo (in gara anche il secondo più veloce di sempre, Duncan Kibet).  

 

Mary Keitany 1:07:00 

 

Mary Jepkosgei Keitany si è imposta nella mezza maratona di Lilla in sessantasette minuti, settima prestazione di tutti i tempi, ma non primato personale dell'atleta kenyana (nel Mondiale di Udine corse in 66:48, perdendo dall'olandese naturalizzata Lornah Kiplagat, che in Friuli fece anche il record del mondo in 66:25).  L'etiope Teyba Erkesso è giunta seconda in 1:08:39. Ottimi risultati anche nella gara maschile, con successo di Steve Kibiwott in 59:37, davanti al semisconosciuto Chanchima (59:43, un minuto e mezzo di miglioramento) e su Evans Barkokwet Kiplagat, terzo in 59:56. 

 

Non è stato il solo exploit del fine settimana. In Olanda, a Tilburg, Peter Kamais ha corso i dieci chilometri in 27:09, ad otto secondi dal limite mondiale di Micah Kogo. Nei giorni scorsi, la Hokkaido Marathon di Sapporo è stata vinta da due ben noti specialisti trentatreenni, Daniel Njenga (Kenya, una intera carriera da maratoneta spesa a Chicago, dopo essere stato primatista mondiale junior dei tremila siepi) e Kiyoko SHimahara. Il kenyota si è imposto in 2:12:03, la giapponese in 2:25:10. 

 

USA 

 

Negli USA un paio di interessanti mezze maratone: a Columbus (con 35 metri di declivio) vittoria di Tesfaye Bekele in 1.00:47 sul kenyano Enock Mitei (1:00:47), tra le donne affermazione di Tayba Naser (Bahrain, ex-Etiopia) in 1:10:21, un secondo su Belaynesh Zemedkun e due su Caroline Rotich. A Virginia Beach 1.01:29 di WIlliam Chebon Chebor sul 19enne etiope Lilesa (1:02:15). In Russia, i campionati nazionali femminili di mezza maratona si sono disputati sabato a Cheboksary, con vittoria di Sylvia Skvortsova in 1:10:30 sull'ospite kenyota Lenah Cheruiyot (seconda in 1:10:37. 

 

Gran Bretagna 

 

A Glasgow successo di Jason Mbote in 1:01:19 sull'etiope Hailu Mekonnen (1:01:29). Caroline Cheptanui (1:09:03) ha distanziato nettamente l'etiope Kuma nella mezza delle donne (1:10:42). Nella splendida cornice di Hyde Park passerella di campionesse mondiali: Vivian Cheruiyot si è imposta sui cinque chilometri in 15:11 sulla gazzella Linet Masai (15:12). 

 

In arrivo un missile terra-aria: è Bolt 

 

Il giamaicano (sei medaglie d'oro e cinque record del mondo in un anno solare tra Olimpiadi e Mondiali) sarà a Salonicco per le World Athletics Final, dove manca dal 2006. Correrà i duecento metri. Bolt concluderà la stagione a Daegu, impegnato sulla distanza breve, così come la connazionale Veronica Campbell (presenti anche al meeting di Shanghai così come la Isinbayeva, un cast favoloso in ogni gara). Bolt è reduce dal 19.57 di Bruxelles, terza prestazione in carriera e quarta nella storia della specialità. Tra un terremoto cronometrico e l'altro, Bolt ha conquistato la copertina del prestigioso "Sports Illustrated", a distanza di nove anni dall'ultima copertina riservata ad una star dell'atletica. Era Marion Jones. 

 

Primato di squadra 

 

A Bruxelles c'è scappato anche il limite mondiale della 4x1500 maschile, siglato da William Biwott (3:38.5, vincitore domenica a Rieti), Gideon Gathimba (3:39.5), Geoffrey Rono (3:41.4, a Rieti ha fatto il pacemaker) e Augustine Chjoge (3:36.9). Il totale dà 14:36.23. Per un bilancio statistico aggiornato (e per chi ama consultare le graduatorie e soprattutto interpretarle) sono disponibili le liste mondiali 2009 agigornate a poche ore fa nella sezione "attività/statistiche" del sito.

 

Oggi il Memorial Nemeth, in pedana la Claretti 

 

Sulla pedana del centro IAAF di Szombathely si celebra oggi il primo meeting dedicato alla memoria di Pal Nemeth, notissimo tecnico ungherese di lancio del martello, scomparso nei mesi scorsi. In pedana il campione olimpico e mondiale Kozmus contro il magiaro Pars. Nella gara femminile le atlete di maggior caratura saranno il bronzo mondiale Martina Hrašnová, Tatyana Lysenko, Kathrin Klaas e Clarissa Claretti, che domenica ha gareggiato a Dubnica classificandosi terza con 67.09 (vittoria alla Hrašnová con 72.40). 

 

Marco Buccellato




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