Internazionale, maratone senza fine (e frontiere)



Va in archivio anche l'edizione 2004 dei mondiali di mezza maratona, con titoli a Paul Kirui e Sun Yingjie (a squadre Kenya ed Etiopia, e quinto posto di qualità delle azzurre). Sul sito federale si è avuta naturalmente notizia della manifestazione di Nuova Delhi con il report ed il relativo link diretto ai risultati ufficiali, per cui andiamo ad esaminare il resto dell'attività internazionale degli ultimi giorni. Fatiche da strada Il bollettino delle maratone internazionali è piuttosto robusto stavolta: a Kosice, in Slovacchia, si è imposto il polacco Adam Dobrzynski, all'undicesima maratona della carriera, con il record della corsa, in 2h12'35", aggiudicandosi un montepremi di 10,000€. L'atleta europeo ha preceduto Pius Maritim Kipruto (Kenya, 2h15'44"), mentre la giapponese Rika Tabashi è scesa al primato personale (con un migliormanento di cinque minuti!) di 2h33'52", vincendo la gara femminile e staccando di circa quattro minuti la britannica Sue Harrison. La maratona di Kosice è la più antica sul suolo europeo, essendo giunta alla sua ottantesima edizione, e fra i partecipanti ha ben figurato anche il primo ministro slovacco, Mikulas Dzurinda, esperto maratoneta, alla quattordicesima partecipazione a Kosice. Maratona di Ostenda, Belgio, sabato scorso: vittoria ad un rappresentante del Kenya (ma va?), Elijah Yator, in 2h12'51", seguito dal connazionale Henry Kapkiai (non il più noto Michael, omonimo) in 2h13'37". Ben più interessante il riscontro fornito dalla Twin Cities Marathon di St.Paul del Minnesota, USA, al confine con lo stato del Wisconsin: esaurendo in breve il capitolo maschile con la vittoria di Augustus Kavutu Mbusya, Kenya, in 2h13'33", gran figura hanno fatto le specialiste russe, capeggiate da Irina Permitina che si è migliorata di oltre sei minuti chiudendo in 2h26'53", seguita da Silviya Skvortsova (2h27'28") e Viktoriya Klimina (2h32'07"). Il tutto a ridosso delle suggestive rive del Mississippi, in una giornata di sole e con condizioni ideali per lo svolgimento della corsa. Maratona dei tre paesi (un percorso che tocca Germania, Svizzera ed Austria) all'ennesimo maratoneta di quella inesauribile e naturale riserva che è il Kenya, Richard Mutai, che vince in 2h16'42". Non è granché, ma l'idea è davvero ricca di evocazioni culturali ed è semplicemente magnifica. Una ex-kenyana, l'olandese Lornah Kiplagat, ai piedi del podio sui 10000 metri sia a Parigi che ad Atene, sarà invece al via nella maratona di New York, il 7 novembre. Il percorso di 250 chilometri della "Spartathlon 2004" (Atene-Sparta) è stato appannaggio del tedesco Jens Lukas (25h49'56") che ha battuto il campione uscente, l'austriaco Markus Thalman. Alla nipponica Kimi Noto la gioia del primo posto femminile in 29h57'40". Ancora lunghe distanze, stavolta in montagna: la trentunesima edizione della "Hochfelln Mountain Run" di Bergen (il 26 settembre), ha visto i successi del neozelandese Jonathan Wyatt, già esperto maratoneta, e di Antonella Confortola. 41'25"1 il tempo del neozelandese per assicurarsi la vittoria sui quasi nove chilometri del percorso. 51'23"0 il risultato dell'italiana, che ha battuto la polacca Izabela Zatorska. Spagna tra corse e ritiri Il miglio su strada di Berango, giunto alla diciassettesima edizione, ha riportato sabato scorso i successi dei portoghesi Rui Silva e Carla Sacramento; Silva ha battuto atleti di rango quali Estevez, Hierro e Viciosa. Fresco anche l’annuncio del ritiro dall’attività di due specialisti del salto triplo, Raul Chapado e Concepcion Paredes, ex-pluriprimatista nazionale e ventuno volte campionessa spagnola. In Asia le piste scottano ancora Gli Asian All-Stars Championships di Singapore hanno portato tre primati nazionali per altrettante nazioni asiatiche: nell'alto maschile primati per l'indiano 18enne Roy e per il vietnamita Duy Bang (2,25), e nel peso femminile limite migliorato per Zhang Guirong con 18,37: l'atleta gareggia per Singapore da un paio di stagioni, ma è nata in Cina. L'addio definitivo alle competizioni da parte di Heike Drechsler si è celebrato a Papeete, in occasione del Grand Prix di Tahiti. La diva tedesca ha chiuso la carriera con il miglior salto stagionale nonché unica vittoria del 2004 (6,49), superando la 18enne ceka Scerbova (6.19), già a 6,68 nel corso dell'anno. Ottimo finale di stagione per il saltatore Jaroslav Baba, bronzo ad Atene, che ha valicato quota 2,30. Un altro grande che ha segnato il passo d'addio pochi giorni fa, Frank Fredericks, ha ottenuto un prestigioso incarico nel team del Comitato Olimpico Internazionale che visiterà e valuterà le città candidate ad ospitare i Giochi Olimpici del 2012 (Londra, Madrid, Mosca, New York e Parigi). Non si ferma più In Giappone è ancora tempo di corse lunghe, come capita ogni anno, e c'è chi è capace di migliorarsi ancora: il 18enne kenyota Martin Irungu Mathathi, ad esempio, un bell'elenco di diecimila corsi nella stagione, che a Niigata ha migliorato anche il personale sui cinquemila metri portandolo a 13'03"84. La due giorni di Niigata ha visto in gara anche nomi noti come lo sprinter Asahara (10"23), i tre kenyoti Gitahi (27'45"68), Kanyi (27'51"15) e Julius Maina (27'54"98), e la sorella di Koji Murofushi, Yuka, che ha vinto disco e martello. Buoni anche i 10km femminili, grazie a tre atlete di casa sotto i trentadue minuti, la Ogoshi (31'47"88), la ben nota Ozaki (31'49"13) e la Kano (31'53"07). L'iridata junior dell'eptathlon, la sudafricana Justine Robbeson, continua a progredire nel giavellotto, uno dei punti di forza delle sue sette fatiche: a Potchefstroom ha migliorato il personale di specialità lanciando a 55,82. Ancora primati Da Izhevsk, Russia, due migliori prestazioni mondiali di Tatyana Sibileva sulle distanze dei 25 e dei 30 chilometri di marcia su pista: 1h57'38" (ottenuto di passaggio, la gara era sui 30 km) e 2h24'56". Sempre da Izhevsk, 1h31'43"5 di Marina Smyslova sui 20km femminili e 1h22'43" di Sergey Lystsov nella venti maschile. Un altro World Best (categoria under18) viene dai 110 ostacoli, per merito del greco Kostas Douvalidis (nato il 10 marzo 1987), che a Skopelos ha migliorato con 13"22 il precedente limite appartenente al francese Doucouré (13"26), che prima di rovinarsi da solo nella finale di Atene sembrava il più accreditato avversario di Liu Xiang, vincitore del titolo olimpico. Le nuove prospettive dell'ostacolista greco sono rivolte ora ai campionati europei junior, che avranno luogo a Kaunas (Lituania) la prossima stagione. Buoni e cattivi? Mentre i due ungheresi terribili Annus e Fazekas sono stati sospesi per due anni dalla propria federazione, giunge notizia di un probabile scagionamento dall'accusa di uso di sostanze dopanti per la turca Sureyya Ayhan. Saggio parlare al condizionale. Sempre in Europa orientale, ma in tema elettorale, ulteriore mandato conferito al presidente della federazione russa Balakhnichev, che non ha avuto avversari con 85 voti a favore su 105, nell'ambito della quarta conferenza dell'ARAR (All-Russia Athletics Federation), tenutasi sabato scorso a Mosca. Prossimamente: la maratona di Chicago, domenica prossima, che promette risultati strabilianti (annunciati in gara Evans Rutto, che qui realizzò il più veloce debutto di sempre sulla distanza in 2h05'50" lo scorso anno, e fu vincitore a Londra 2004 davanti a Stefano Baldini, nonché l'ex-primatista del mondo Khannouchi, che a Chicago ha fatto la storia, e Daniel Njenga, vincitore a Tokyo quest'anno) ed altri appuntamenti su strada in Europa, a Bruxelles ed Eindhoven. Marco Buccellato


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