Internazionale, la Cina domina i Giochi Asiatici



Nello spazio approfondito dedicato all'atletica internazionale di questa settimana, ampio risalto ai Giochi Asiatici di Guangzhou, l'ultima grande kermesse del 2010 e del primo decennio del nuovo secolo. Liu Xiang è tornato protagonista vincendo e convincendo, e guarda con ottimismo ai Mondiali dell'anno prossimo. A seguire, i principali risultati della restante attività nel mondo ed una breve panoramica di notizie.

Giochi Asiatici, un'ottima edizione

Si è conclusa a Guangzhou la manifestazione di area orientale. Nelle sette giornate di gare non sono mancati gli acuti ed i risultati di rilievo, che hanno influito sulle statistiche stagionali mondiali, al limite delle prime trenta posizioni per specialità, in più di quaranta casi. Il medagliere finale del programma di atletica leggera ha largamente premiato la selezione cinese padrona di casa, che ha fatto incetta di medaglie d'oro (tredici), d'argento (quindici) e di bronzo (otto). Ottimo anche il bottino della sorprendente India (cinque ori, due argenti, quattro bronzi), del Bahrain (cinque ori e quattro bronzi), un paese che può contare però, nel mezzofondo, di atleti di acquisita nazionalità e in origine nativi dell'Africa sub-sahariana (Kenya), e della Corea del Sud (quattro ori). Molte le battaglie eprse dal Giappone, che ha fatto incetta di argenti e bronzi (otto per metallo), e di soli quattro ori. In totale, sono stati realizzati quasi cinquanta nuovi primati nazionali.

Le ultime gare in pista

Ecco più in dettaglio quanto successo dalla terza giornata di gare alla conclusione della manifestazione: nella velocità, annunciata la doppietta della giapponese Fukushima, ha invece sorpreso Femi Ogunode, un nigeriano di 19 anni che corre per il Qatar, che si è prima aggiudicato i 400 in 45.12 e poi i 200 con 20.43, siglando tre primati nazionali juniores. Esiti inattesi in diverse gare: gli 800 maschili sono stati dominati da un iraniano (Sadjad Moradi, già conosciuto alle cronache, vincitore con 1:45.45), e da un iracheno (Adnan Taees Akkar, secondo in 1.45.88), in una gara in cui non hanno trovato spazio sul podio specialisti del calibro del saudita Al-Salhi, il kuwaitiano Al-Azimi ed il notissimo Bilal Mansour Ali, che corre per il Bahrain da molti anni e vanta ottimi personal best su 800 e 1500 metri, dove in precedenza era giunto terzo e dove aveva trovato già gloria l'iraniano Moradi, secondo in 3:37.09 (primo il saudita Shahween in 3:36.49). In uno dei finali più avvincenti, quello dei diecimila metri maschili, vittoria di un 21enne del Bahrain, Bilisuma Shume, che ha migliorato di oltre un minuto il personale trionfando in 27:32.72, lasciando l'argento al qataregno Essa Ismail Rashed (27:33.09). Shume è stato etiope fino a meno di un anno fa, Rashed è invece un atleta del Qatar da sei stagioni, viene dal Kenya ed era conosciuto come Daniel Kipkosgei.

Liu Xiang, stadio in delirio

Le cronache riportano il ritorno a grandi livelli dell'ex-campione olimpico e ex-recordman mondiale. Ripresosi dall'odissea degli infortuni (che culminarono nel dramma di Pechino 2008), Liu Xiang ha sorpreso anche se stesso dal punto di vista cronometrico, siglando la terza prestazione mondiale stagionale in 13.09. La vittoria più attesa dal pubblico cinese, presente in circa settantamila unità.

Lanci d'autore

Ottime prestazioni sia tra gli uomini che tra le donne: il saudita Al-Hebshi ha vinto l'oro nel getto del peso maschile con 20.57. L'iraniano Hadadi ha dominato il disco con 67.99 (argento con record nazionale al qataregno Ahmed Mohamed Dheeb con 64.56). Nel giavellotto oro al giapponese Murakami con 83.15.

Le maratone

Il personaggio di spicco della 42 km maschile era Mubarak Hassan Shami (ex-Richard Yatich), un atleta molto conosciuto anche in Italia, che trionfò nella maratona di venezia cinque stagioni fa, e che fu d'argento mondiale sia nella maratona che sulla mezza distanza. Il successo è però andato al coreano Ji Young-Jun in 2:11:11 sul giapponese Kitaoka (2:12:46). Solo terzo Shami in 2:12:53. Pronostico rispettato nella maratona femminile, dove la cinese Zhou Chunxiu (2:25:00) ha preceduto la connazionale Zhu Xiaolin (2:26:35) e la nord-coreana Kim Kum-Ok (2:27:06). Zhou Chunxiu è bronzo olimpico di maratona, ed è stata argento mondiale a Osaka, e quarta a Berlino un anno fa.

Marcia, Cina pigliatutto

Dopo l'oro nelle venti km uomini e donne, eccellenti prestazioni a firma dei padroni di casa anche nella cinquanta chilometri, con primo posto di Si Tianfeng in 3:47:04, secondo di Li Lei in 3:47:34 e terzo del giapponese Morioka in 3:47:41. Due coreani a completare la cornice delle performances di valore, Lim Jung-Hyun, quarto in 3:53:24 (primato nazionale), e Kim Dong-Young, quinto in 3:53:52.

Staffette

Cinesi sotto i 39 secondi nella 4x100 uomini (37.78, ancora record nazionale), con in ultima frazione il vincitore dell'oro dei 100 metri, Lao Yi. Giapponesi battuti dai sauditi nella 4x400, che hanno fatto più del previsto e a suon di record nazionale (3:02.30). Mentre l'oro della 4x400 femminile è andato in 3:29.02 alle indiane, già prime ai Giochi del commonwealth e in odore di conferma, quello della 4x100 se l'è aggiudicato una sorprendente Thailandia in 44.09, precedendo cinesi e giapponesi.

Donne asiatiche

Tra i personaggi della manifestazione c'è una atleta vietnamita, Truong Thanh Hang, che ha conquistato due argenti su 1500 metri prima e 800 metri poi, in entrambi i casi con primati nazionali portati a 4:09.58 e 2:00.91. Nei 1500 ha peso dalla campionessa del mondo in carica Maryam Jamal (4:08.22), negli 800 dalla kazaka Matsko (2:00.29). Le già citate indiane trionfatrici sui 10000, Preeja Sreedharan e Kavita Raut, hanno mancato di pochissimo l'exploit anche sui 5000, perdendo in volata da Mimi Belete (Bahrain, ex-Etiopia, 15:15.59). La Sreedharan ha avuto l'argento a 40 centesimi dalla Belete. la Raut il bronzo in 15:16.54. Quinta la Fukushi, giapponese di alto livello, alla seconda batosta dopo il quarto posto sui 10000.

Le altre gare

Nell'alto successo dell'uzbeka Radzivil con 1.95, nel salto triplo grande chiusura di stagione della kazaka Rypakova con 14.78. Nei lanci doppietta cinese nel disco, con Li Yanfeng (66.18, tra i migliori lanci al mondo nel 2010) e Song Aimin (64.04). Giavellotto a sorpresa alla nipponica Ebihara con 61.56, record nazionale.

News dagli atleti

Tatyana Lebedeva salterà la stagione 2011 perché in attesa del secondo figlio. Tornerà nell'anno olimpico, a 36 anni. Di ritorno dalla recente maternità è invece la top-runner statunitense Kara Goucher, che sarà in gara in una mezza maratona in gennaio, a quattro mesi dal parto.

Stagione indoor orfana di alcune delle migliori saltatrici in alto del mondo: rivedremo direttamente nella stagione all'aperto sia Blanka Vlasic, atleta dell'anno 2010, che Chaunte Howard-Lowe. Niente indoor nemmeno per Yelena Slesarenko, ex-olimpionica, che non ha ancora del tutto recuperato la condizione ottimale dopo il doppio intervento chirurgico cui si è sottoposta la scorsa estate.

Il neo-olandese Churandy Martina, velocista di origini antillane, non ha in programma di competere ai Campionati Europei indoor di Parigi. La Gran Bretagna potrà contare sull'apporto della saltatrice anguillana Shara Proctor (sesta ai Mondiali di Berlino), che possiede già il passaporto del Regno Unito. Un altro ritiro nel settore lanci in Germania: dopo il prematuro stop annunciato da Petra Lammert, ora è Peter Sack a dire basta, attraverso le pagine di un social network. La causa della decisione è sempre la stessa, i ricorrenti infortuni che minano il proseguimento dell'attività.

I cross del fine settimana

Vincono Joseph Ebuya e Linet Masai in Francia, ma si gareggia un po' ovunque in Europa: i due kenyani si sono imposti del cross di Leffrinckoucke a spese rispettivamente di Imane Merga e Emebet Anteneh, entrambi etiopi. A Llodio (Spagna) vittoria dell'eritreo Teklemariam Medhin su Josphat Kiprono Menjo. A Tilburg (Olanda) successi di stampo europeo per il tedesco Uliczka e l'austriaca Herzog, tra le migliori interpreti continentali del panorama crossistico recente. In Portogallo un'altra pretendente al titolo europeo di cross, Jessica Augusto, si è imposta facilmente a Torres Vedras su alcune delle migliori connazionali. I "trials" britannici per l'Europeo di cross sono stati vinti da Andy Vernon e Louise Damen.

Maratone in Europa

Due corse in Europa, a La Rochelle e San Sebastian: in Francia ottime prestazioni di due etiopi poco conosciuti, 2:09:40 di  Haile Haja Gemeda e 2:10:25 di Azmeraw Bekele Molalign, all'esordio sulla distanza. Quarta prestazione europea stagionale per l'ucraino Sitkovskiy in 2:10:46, preceduto per il terzo posto dal kenyano Nahashon Kimaiyo (2:10:36). Tutto etiope anche l'esito della corsa femminile, con Haftu Goteitom prima in 2:28:24, Meseret Debele seconda in 2:30:42 e Marta Markos terza in 2:32:14. A San Sebastian 2:13:29 del kenyano Elijah Muturi Karanya sul campione uscente, lo spagnolo Rafael Iglesias (2:13:44). Tutti i numeri dell'anno sono fruibili nella sezione statistiche con le graduatorie mondiali aggiornate.




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